Bere acqua, un gesto da campioni: una corretta idratazione è fondamentale nella pratica sportiva

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AcquaMILANO – Le Olimpiadi di Rio 2016 sono iniziate e in questo periodo, che vede protagonista lo sport ai massimi livelli, è fondamentale ribadire quanto una regolare attività fisica, anche di intensità moderata, sia importante per tutti. È noto, infatti, che contribuisce a migliorare la qualità della vita con effetti positivi sulla salute fisica e psichica. Al contrario, la scarsa attività è implicata nell’insorgenza di alcuni tra i disturbi e le malattie oggi più frequenti: dal diabete di tipo 2 alle malattie cardiocircolatorie fino ai tumori.

Gli italiani, in parte, si dimostrano ancora eccessivamente sedentari.

Lo Studio PASSI 2012-2015 dell’Istituto Superiore di Sanità evidenzia, infatti, che la popolazione italiana si distribuisce quasi equamente fra i tre gruppi di fisicamente attivi, parzialmente attivi e sedentari. La sedentarietà è associata all’avanzare dell’età, al genere femminile, a uno status socioeconomico più svantaggiato, per difficoltà economiche o basso livello di istruzione. Maglia nera al Sud Italia (eccezion fatta per Molise e Sardegna) rispetto al Centro e al Nord.

Lo sport quindi andrebbe incentivato a tutti i livelli ma va praticato con alcuni accorgimenti, a partire dal dare spazio ad una corretta idratazione. Bere acqua preserva l’integrità fisica e influenza le performance: è di certo un “gesto vincente” per i grandi campioni dello sport ma anche per tutti coloro che praticano una moderata attività fisica.

Innanzitutto è consigliabile bere già nella fase preparatoria ma soprattutto non dimenticarsi di assumere acqua durante gli allenamenti: la qualità e il recupero saranno migliori.

“Va ricordato che con il sudore non si perdono solo liquidi ma anche sali minerali, circa 1,5 g ogni litro. Per un reintegro idrico rapido è bene bere acque con un apporto salino contenuto perché assimilabili in tempi molto veloci”, suggerisce il Dottor Alessandro Zanasi, esperto dell’Osservatorio Sanpellegrino e docente all’Università di Bologna.

Diversa invece la tipologia di acqua consigliata al termine dell’attività fisica: “Sono da privilegiare acque minerali con un residuo fisso più elevato che permettono un maggior apporto di sali, la cui assimilazione avviene in tempi più lunghi, quindi ideali per il recupero”, raccomanda Zanasi.

La quantità di acqua necessaria varia con lo sport praticato, la sua durata e le condizioni climatiche: si va da 1 litro e mezzo a 3 al giorno. Soprattutto negli sport di lunga durata, come ad esempio la marcia, oppure quelli praticati all’aperto come il beach volley, occorre bere continuamente piccole quantità di acqua, ad esempio un bicchiere ad intervalli regolari, anticipando la comparsa dello stimolo della sete.

Consigli preziosi, quindi, non solo per chi pratica sport per professione ma per tutti. Mantenersi idratati è fondamentale prima, durante e dopo qualsiasi tipo di attività fisica: per chi va in palestra, per chi fa jogging ma anche nelle passeggiate all’aperto.