Esodo di agosto: i possibili rischi di un lungo viaggio

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L’indagine che evidenzia quanto sono preparati gli italiani sui rischi che corrono durante il viaggio in auto

Esodo di agosto

Secondo quanto emerge da uno studio condotto da In a Bottle (www.inabottle.it), con metodologia WOA (Web Opinion Analysis) su 1.300 italiani tra i 20 e i 55 anni, la stragrande maggioranza di quanti si metteranno in viaggio per le vacanze, è male informato o poco cosciente di alcuni fattori di rischio che potrebbero compromettere la salute durante l’esodo.

Per molti infatti le maggiori preoccupazioni dipendono da variabili come: il caldo (21%); la cattiva viabilità (38%); la speranza di arrivare in fretta a destinazione (23%), gli incidenti per strada (22%); mentre disidratazione, shock termici e alimentazione scorretta sono “nemici” poco considerati dagli italiani.

La ricerca mette in evidenza il giudizio di 40 esperti tra medici e nutrizionisti non solo per comprendere i rischi legati alla salute durante l’esodo di agosto, ma anche per capire quanto sia informato il viaggiatore sui rischi che corre.

Secondo lo studio per un esperto su 2 (49%), solo 19% degli italiani è informato sui rischi che si corrono durante il viaggio in auto; il 45% degli intervistati è male informato; ed il 4% non lo è affatto.

In effetti per la grande maggioranza (59%), i rischi maggiori sono rappresentati da fattori climatici come la pioggia e le alte temperature; o dalla situazione del traffico. Ma gli esperti ammoniscono: la sana alimentazione e la corretta idratazione sono fattori che se sottovalutati, mettono in serio rischio il viaggio.

Mettersi in auto assonati, inoltre, o senza aver riposato a sufficienza, e non portare le giuste scorte d’acqua, sono per medici e nutrizionisti i principali comportamenti scorretti e poco considerati dagli italiani che partono per le vacanze.

Seguono poi il mettersi in viaggio mangiando troppo o troppo poco; partire subito dopo i pasti; consumare cibi eccessivamente grassi, o bevande alcoliche e caffè, prima e durante il viaggio; utilizzare in maniera errata il condizionatore; fare poche soste.

Secondo il parere degli esperti tra le conseguenze di tali comportamenti si trovano: la disidratazione; l’aumento del rischio di fare incidenti; seguiti da altri elementi negativi per la salute come colpi di sonno; mal di gola e raffreddore; senso di spossatezza; mal di schiena e cervicale.

Spiega Luca Piretta, Specialista in Scienze della Nutrizione Umana all’Università La Sapienza di Roma:

Spesso non ci si rende conto che guidare richiede la massima attenzione e anche una buona preparazione se il tempo di viaggio è lungo. È importante pensarci già dal giorno prima. La sera precedente al viaggio bisogna garantirsi un’alimentazione che permetta un sonno ristoratore, perché il sonno interrotto è la prima causa del colpo di sonno alla guida. – e aggiunge – La mattina della partenza conviene fare una buona colazione con latte o yogurt, e due fette biscottate con un velo di marmellata oppure anche un cornetto con un cappuccino”.

“Conviene avere a portata di mano una bottiglietta d’acqua naturale da bere . Bisogna fermarsi o alternarsi alla guida ogni 2 – 3 ore e possibilmente fare due minuti di camminata per attivare la circolazione delle gambe e risvegliare e distrarre la mente. Non bisogna mai partire per un lungo viaggio a stomaco vuoto perché la concentrazione prolungata può causare delle ipoglicemie”.

Il decalogo dell’esodo sicuro:

1. Inizia a pensare al viaggio già la sera prima

2. Assicurati di consumare un cena che permetta un sonno ristoratore

3. Evita alcolici, fritti ed altri alimenti che possono aumentare il reflusso gastroesafageo

4. Non partire mai a stomaco vuoto

5. Prepara una colazione varia, nutriente e leggera

6. Assicurati di avere in macchina le giuste scorte d’acqua

7. Bevi ogni mezz’ora uno o due sorsi d’acqua

8. Usa saggiamente l’aria condizionata per evitare mal di gola e disidratazione

9. Fermati ogni due ore per favorire la circolazione sanguigna

10. Chiacchiera e tieni vivo il viaggio per tenere alta la concentrazione