I giovani tagliati fuori dalla “digital economy”

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Lavoro computerROMA – I giovani si sentono tagliati fuori dalla digital economy e non credono di avere le competenze adatte, nonostante siano una generazione di “nativi digitali”: è questo il risultato di una ricerca d’opinione su 6.000 ragazzi tra i 18 e i 24 anni condotta in 15 Paesi da YouGov, agenzia internazionale di ricerche di mercato, e commissionata da Vodafone.

L’Organizzazione Internazionale del lavoro (Ilo) stima che più di 200 milioni di giovani sono disoccupati, oppure hanno un lavoro ma vivono in stato di povertà. In molti Paesi la disoccupazione giovanile è a livelli record, in Italia è al 38%, e diversi studi dimostrano che un periodo prolungato senza lavoro subito dopo aver terminato gli studi può avere un effetto negativo duraturo sulla fiducia e sulla stima in sé stessi.

Paradossalmente la disoccupazione giovanile sta crescendo mentre le aziende fanno fatica a trovare quelle professionalità digitali che sarebbero necessarie per la crescita futura. La Commissione europea stima che circa 500.000 lavori digitali all’interno dell’Unione Europea rimarranno scoperti entro il 2020.

La pubblicazione dei risultati del sondaggio è avvenuta in occasione del lancio, da parte di Vodafone, del più vasto programma internazionale sulle professioni del futuro, per aiutare 10 milioni di giovani in 18 Paesi a trovare lavoro. L’iniziativa si basa su una piattaforma web, Future Jobs Finder, che offre ai giovani una porta d’accesso a nuove competenze e opportunità di lavoro nella digital economy.