Istantanee di un passato non molto lontano!

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istantanee di un passato non molto lontanoLa vita fatta di difficoltà dei nostri nonni e bisnonni contadini

Il pesce? Un’utopia

Sembrano istantanee di un passato lontanissimo eppure è esattamente la vita che facevano i nostri bisnonni o anche i nostri nonni di estrazione contadina. Mangiavano la carne una volta la mese, se andava bene, oppure nelle feste comandate come Pasqua, Natale o nei matrimoni. Per loro la parola “frigorifero” non rientrava nel vocabolario: cercare di non far contaminare i cibi era un’impresa ardua….e perciò li sottoponevano ad essiccazione mentre, per evitare il contatto con le mosche, usavano “l’acchiappamosche”.

La cenere per lavare i panni

L’acqua bisognava andarla a prendere con delle conche alla fontana o al pozzo e il lavaggio degli indumenti era molto laborioso ……infatti, le donne dovevano recarsi con le ceste piene di panni ai lavatoi comuni ed effettuare diversi passaggi di risciacquo per togliere la cenere. Nei paesi di montagna, a causa delle condizioni climatiche avverse, facevano il bucato due volte l’anno. Non era sicuramente una rarità trovare contadini che indossavano abiti rattoppati o rammendati e la peculiarità delle donne era il “grembiule” che indossavano anche nei matrimoni.

Andiamo a scuola! Ti devi portare legna e sgabello

E le scuole? Ci si doveva portare dietro il “ciocco” di legno che serviva per riscaldarsi e alcuni dovevano portare anche lo sgabello da casa. I banchi di legno, erano attaccati tra loro e al posto delle penne odierne vi erano i pennini con calamai; per quello che riguarda i libri, il più delle volte, era uno solo. Alcuni bambini dovevano camminare a piedi anche mezz’ora o un’ora per giungere a scuola (molti camminavano scalzi e si infilavano le scarpe soltanto prima di entrare in classe).

Sassolini, gusci di nocciole o ceci?

Purtroppo, le punizioni da parte di maestri e maestre erano frequenti e i malcapitati dovevano rimanere per diverso tempo in ginocchio dietro la lavagna su sassolini, gusci di nocciole o ceci. L’elemento dominante della dieta era la farina di granturco poiché il frumento spettava ai ceti più abbienti e la polenta era realizzata proprio con questa farina che però essendo quasi esclusivamente l’unico alimento propagava la pellagra. Una curiosità: non si doveva pulire la casa mentre lievitava il pane perché si eliminava la provvidenza.

Il ferro da stiro? Questo sconosciuto!

Per dare la piega ai panni questi venivano infilati sotto i materassi …il ferro da stiro era un lontano miraggio….. I materassi per i letti erano riempiti di foglie di granturco e uno dei metodi per riscaldare quei letti “freddissimi”, e poter avere così un po’ di tepore, era quello di porvi all’intero pietre (avvolte in panni) precedentemente riscaldate nel camino.

A cura di Mariacristina Salini