Napoli, rilasciati in mare sei esemplari di tartagura marina “Caretta Caretta”

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tartagura marina Caretta CarettaNAPOLI – Nella mattinata di ieri, assetti navali in forza al Reparto Operativo Aeronavale di Napoli, in collaborazione con personale tecnico/scientifico della Stazione Zoologica “Anton Dohrn” di Napoli, hanno proceduto al rilascio in mare di complessivi sei esemplari di tartaruga marina della specie “Caretta caretta”; di questi, 5 esemplari erano nati lo scorso 1° ottobre, nel nido situato in località Lago Patria (CE), ed erano stati tenuti sotto osservazione, nel primo delicato stadio di vita, presso i laboratori veterinari della prefata Istituzione scientifica, mentre il sesto esemplare, un giovane maschio, era stato curato e riabilitato presso il Centro Recupero Tartarughe Marine della Stazione Zoologica dopo essere stato rinvenuto in mare con un amo conficcato nella gola.

Il rilascio è avvenuto al largo delle isole partenopee, ad una distanza di circa 18 miglia dalla costa, affinché gli splendidi esemplari liberati potessero immediatamente sfruttare le favorevoli correnti marine di direzione meridionale, presenti al largo del Golfo di Napoli, dalle quali si lasciano trasportare e nelle quali sono presenti i microrganismi planctonici di cui si nutrono soprattutto gli esemplari “neonati”.

L’attività così conclusa si inserisce nel novero di quelle che la Guardia di Finanza diuturnamente pone in essere a tutela dell’ambiente in generale e più in particolare dell’ecosistema e della biodiversità marina; il costante presidio degli spazi marini di competenza permette, in tale settore, di opporre un deciso contrasto alle svariate attività illecite che nello scenario marittimo campano vengono perpetrate a danno dell’ecosistema marino, come ad esempio la pesca illegale dei datteri di mare, molto
fiorente in costiera sorrentina, quella dei ricci, che sta contribuendo al depauperamento di tale specie dai nostri fondali marini, nonché la pesca di frodo a strascico in zone vietate (sotto costa) che tanti danni arreca alla fauna marina o la pesca delle specie ittiche
protette (tonno rosso, pesce spada).

L’attività ispettiva si concentra inoltre anche sull’uso di attrezzature da pesca vietate, come le reti da posta derivanti (cd. “spadare”), nelle cui maglie restano spesso impigliate tartarughe e delfini; numerosissimi sono stati nel corso dell’anno i sequestri di tali attrezzi illegali, soprattutto nelle acque costiere salernitane.

Il Reparto ha inoltre da lungo tempo avviato un’attività di collaborazione con le due Aree Marine protette presenti nel Golfo di Napoli, quella della Gaiola e quella di Punta Campanella, ponendo in essere una costante attività di vigilanza delle acque ricomprese nelle predette aree al fine di scoraggiare e reprimere comportamenti predatori delle specie ittiche che le popolano da parte di pescatori senza scrupoli.

La presenza costante, nelle acque costiere della Campania, di unità navali ed aree del Reparto Operativo Aeronavale di Napoli della Guardia di Finanza, che operano per l’adempimento dei compiti istituzionali di polizia economico – finanziaria sul mare e lungo la costa, garantisce pertanto non solo la prevenzione e la repressione delle condotte illecite in genere, ma anche la pronta disponibilità di intervento in casi di necessità, integrando efficacemente il dispositivo di sicurezza della navigazione e contrastando il danno all’ambiente potenzialmente derivante da un non corretto svolgimento delle attività umane in mare.