Nigeriano ucciso a Fermo, Confedercontribuenti: “Basta razzismo”

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Emmanuel Chidi NamdiFERMO – “Il governo prenda provvedimenti. Emmanuel Chidi Namdi, 36 anni, nigeriano, fuggito da Boko Haram e rifugiato a Fermo nelle Marche, martedì 5 luglio è morto a seguito di un pestaggio di due cittadini residenti di cui uno ultrà, per aver reagito ad epiteti razzisti rivolti alla sua compagna. Rammaricati esprimiamo il nostro cordoglio. Un Uomo che difende la sua Donna dalle offese di trogloditi che lo picchiano a sangue in un Paese come l’Italia, figlia della cultura divenuta madre dell’inciviltà e dello sdegno che sfociano sempre più nel razzismo. Questo non è il primo e si spera sia l’ultimo episodio. Scuse e frasi di rito non sono mancate”.

Così in una nota Confedercontribuenti.

“Le scuse sono retorica e la retorica ci sta distruggendo. Salvini e company andrebbero perseguitati per incitamento all’odio razziale, e sarebbe forse utile mettete fuori dal parlamento partiti xenofobi. Per colpa di questi pazzi continua l’assurda lotta tra poveri del nuovo millennio. Salvini e amici alimentano la rabbia, non giustificabile, di disoccupati e pensionati italiani che non si vedono assistiti nel bisogno come invece appaiono i profughi”, commenta Carmelo Finocchiaro, presidente nazionale di Confedercontribuenti.