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L'INTENSO LAVORO DEL PROGRAMMA ALIMENTARE MONDIALE DELLA NAZIONI UNITE (WFP)

Un'organizzazione impegnata da sempre nel aiuto di aree e popolazioni bisognose

Per conoscere meglio la funzione del WFP, dobbiamo parlare del PAM, un soggetto che è il braccio degli aiuti alimentari del sistema delle Nazioni Unite. L'aiuto alimentare è uno dei tanti strumenti creati per promuovere la sicurezza alimentare di tutte quelle persone che necessitano in ogni momento di cibo per una vita attiva e sana.
Le politiche che regolano l'uso del World Food Programme sono relative agli aiuti alimentari, che devono essere orientati verso l'obiettivo di sradicare la fame e la povertà, per questo motivo, il WFP continuerà ad utilizzare gli aiuti alimentari per sostenere lo sviluppo economico e sociale, incontrare profughi e affrontare altre esigenze alimentari di emergenza, con il relativo supporto logistico, e nel promuovere la sicurezza alimentare mondiale in conformità con le raccomandazioni delle Nazioni Unite e della FAO. Le attività del WFP sono quelle di fornire aiuti alimentari, per salvare vite umane di rifugiati e altre situazioni di emergenza, per migliorare la qualità della vita delle persone più vulnerabili in momenti critici della loro vita, e per aiutare a costruire le attività e promuovere l'autonomia delle persone e delle comunità povere, in particolare attraverso programmi di lavori ad alta intensità di manodopera.
In questo contesto, ci piace segnalare che in queste ultime settimane il WFP si è impegnato su diversi fronti nel mondo. Ha per esempio, accolto un generoso contributo da parte del Governo del Regno Unito di £ 28.300.000 (circa 43 milioni di dollari), che permetterà di fornire assistenza alimentare alle decine di migliaia di siriani bisognosi sia all'interno che all’esterno del proprio paese. Grazie al sostegno del Regno Unito e degli altri donatori, il WFP sarà in grado di fornire razioni di cibo alle famiglie sfollate all’interno della Siria e di dare sostegno al più di mezzo milione di rifugiati nei paesi limitrofi.
Lo stesso, userà una parte del nuovo contributo del Regno Unito per fornire voucher alimentari a migliaia di profughi siriani che sono o rifugiati in campi della Turchia o rifugiati urbani in Libano. In entrambi i paesi, la presenza di così tanti rifugiati sta mettendo a dura prova la capacità delle comunità e dei governi. Il Regno Unito sta anche aiutando il WFP a migliorare la sua capacità logistica fornendo mezzi blindati e attrezzature di protezione personale per assistere i monitor di campo all'interno della Siria che si muovono in zone pericolose. Anche il Giappone sta collaborando col WFP.
Il governo nipponico ha infatti, annunciato un contributo di più di 2,3 milioni di dollari a favore del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP), per assistere le persone del Lesotho che soffrono la fame a causa delle difficoltà nell’ottenere cibo sufficiente per se stessi e per le loro famiglie. Si stima che circa 725.000 persone, quasi un’abitante su tre del Lesotho, si troveranno ad affrontare quest’anno l’insicurezza alimentare. Il WFP sta assistendo le persone vulnerabili con distribuzioni di cibo e 125.000 dei più bisognosi riceveranno del denaro attraverso il Cash for Assets programme, che affronta i problemi del degrado del territorio e del suolo e consente ai destinatari del Programma di acquistare il proprio cibo dal mercato locale, stimolando così l'economia locale.
Gli Stati Uniti, dal canto loro, hanno consegnato un carico di 25.000 tonnellate di grano per distribuirlo in Siria, come parte dell’operazione di assistenza alimentare d'emergenza fornita dal Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP). Il contributo, del valore di oltre 19 milioni di dollari, consentirà al WFP di aggiungere la farina di grano nel paniere alimentare mensile di oltre un milione di persone. Il WFP sta dando priorità alle zone dove ci sono gravi carenze di pane, soprattutto nelle aree rurali del paese. Gli Stati Uniti sono il maggiore donatore del WFP nella lotta contro la fame nel mondo e hanno contribuito più di tutti finora nelle operazioni di soccorso dell'agenzia alimentare delle Nazioni Unite a sostegno dei vulnerabili siriani all'interno del paese e di coloro che sono fuggiti nei paesi vicini. Dall'inizio della crisi, gli Stati Uniti hanno contribuito con quasi 125,5 milioni di dollari per le operazioni di emergenza del WFP in Siria.
Sempre il paese martoriato è il protagonista degli aiuti del Kuwait, che ha donato ben 40 milioni per fornire assistenza ai siriani in acuto stato di bisogno. A tal proposito, il Direttore Esecutivo del WFP, Ertharin Cousin, ha detto che il Kuwait ha aperto la strada in questa regione, fornendo un supporto eccezionale al popolo della Siria e a più di un milione di profughi che sono fuggiti nei paesi vicini. Il WFP deve spendere circa 19 milioni di dollari a settimana per finanziare la sua operazione di assistenza alimentare diretta e attraverso i voucher. Il numero delle persone da assistere è in crescita e per questo motivo tale contributo è davvero molto apprezzato.
La donazione del Kuwait permetterà di coprire metà della spesa necessaria, alle Agenzie Alimentari con sede a Roma, per nutrire i siriani e i rifugiati vulnerabili fino alla fine di giugno. Concludiamo col segnalare che anche i Paesi Bassi, hanno ultimamente sostenuto il lavoro del WFP donando un nuovo contributo di 10 milioni di dollari che gli consentirà di sostenere più di 250.000 persone con un’assistenza alimentare, aiutandole a ricostruirsi una vita più sicura dal punto di vista alimentare in zone dell'Afghanistan colpite da ricorrenti disastri naturali.
Il WFP utilizzerà questa donazione per sostenere le attività “Food-for-Asset”, consistenti in progetti di infrastrutture su piccola scala che aiutano a costruire la sicurezza alimentare e la resilienza alle catastrofi. Tali progetti sono identificati ed eseguiti dalle comunità, con il supporto tecnico e il sostegno materiale da parte del WFP. Iniziative importanti, dunque, che fanno capire quanto sia necessario il lavoro delle strutture delle Nazioni Unite per alleviare le condizioni che sono presenti in tante parti del mondo.
(di Maurizio Piccirillo - del 2013-05-27) articolo visto 4995 volte
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