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PITTI WOMAN: INTERVISTA ALLA STILISTA DILETTA CATENI

All'interno del salone di moda internazionale la voce di una giovanissima stilista, in auge tra i designer emergenti

FIRENZE - Pitti Woman, il salone della moda di fama internazionale che si è tenuto a Firenze dal 18 al 21 giugno alla Fortezza Da Basso di Firenze, è da anni uno dei posti migliori in Europa dove scoprire le tendenze della moda femminile per la stagione che verrà.
Migliaia sono stati i visitatori e gli stilisti che hanno affollato la fiera. Tra i designer emergenti troviamo la giovanissima stilista di sciarpe e foulard Diletta Cateni, fondatrice del brand The Artistylist. Per le sue creazioni Diletta combina l’arte della fotografia con la moda in maniera ricercata, colorata, ed originale, stampando le fotografie che scatta su tessuti come cashmere e modal.
Che aria si respira a Pitti?
R - A Pitti da sempre si respira aria di scoperta, di freschezza, di voglia di novità. In questa edizione in particolar modo si è notata una grande affluenza, soprattutto di pubblico straniero. A Pitti trovi sempre “il mondo che passeggia”, che scopre, acquista, e crede nelle novità.
Come descriveresti questi quattro giorni trascorsi in fiera?
R - Questi quattro giorni posso definirli “di fuoco”, in tutti i sensi: l’arrivo del caldo dà sempre inizio al “mood Pitti”. Sono soddisfatta dei risultati raggiunti, questa per me è stata la terza stagione e molti clienti italiani cominciano a conoscermi, mentre i clienti stranieri sono entusiasti di iniziare a farlo.
I tedeschi in particolare hanno apprezzato e amato molto il mio prodotto e questo è per me fonte di incredibile soddisfazione.

Quali novità presenta la tua collezione rispetto a quelle passate? Quali materiali hai utilizzato per la tua nuova collezione?
R - Come avevo anticipato durante una intervista rilasciata all’azienda di e-commerce Zalando un paio di mesi fa, nella mia nuova collezione ho messo un po’ da parte lo stile pop art che ha caratterizzato le mie collezioni passate per dare un tocco più “underground” ai prodotti. Il mood underground viene da un viaggio a Berlino che ho fatto qualche mese fa.
A Berlino girovagai per la città fotografando tutto ciò che catturava il mio sguardo, soprattutto i murales. Sembrava quasi che fossero i graffiti stessi a chiedermi di fotografarli! Immortalarli con la mia macchina fotografica e diffondere le foto di quei muri è stata per me una vera e propria missione.
Non appena sono tornata a casa mi sono fiondata nella mia camera e ho iniziato a lavorare alla nuova collezione di sciarpe in cashmere e modal. Nell’arco di soli quattro giorni in cui ho a malapena toccato cibo e il cuscino del letto ho realizzato un’intera collezione di 50 sciarpe con stampe che raffiguravano i muri di Berlino che mi avevano tanto colpito e che avevo fotografato durante il mio viaggio.
In questa nuova collezione troverete inoltre occhi stampati su ogni sciarpa. Gli occhi mi aiutano ad interpretare ciò che vedo, oggetti o persone che siano, e sono perciò alla base di ogni mia creazione artistica. Sono gli occhi a farmi emozionare, per questo ho sentito il bisogno di dargli tanta importanza nelle mie stampe.

Ci potresti raccontare un poco come avviene la stampa delle fotografie sui tessuti da te scelti?
R - Il processo di stampa che uso è quello “digitale”. Essendo i punti forti dei miei prodotti proprio le stampe, chiaramente queste, a prodotto finito, devono risultare quasi come se stessero “abbracciando” chi la indossa. I colori devono essere brillati e risaltare su tutto il resto, abbiamo quindi scelto una delle migliori stamperie d’Italia che si occupa di curare il processo di stampa nel miglior modo possibile, dando vita ai colori sulla sciarpa.
Hai mai seguito corsi di fotografia?
R - L’amore per la fotografia non nasce a caso…la storia è un po’ buffa. Quando ho frequentato il liceo scientifico, si svolgeva presso la scuola un corso di fotografia tenuto dal mio professore di religione. Partecipai fin da subito poiché l’arte mi ha sempre incuriosita, fino a che non ho continuato per tutti e 5 gli anni successivi, partecipando anche a varie mostre e facendo concorsi qua e là. Ho sviluppato quest’arte anche una volta finito il liceo e senza pensarci troppo è diventata parte del mio lavoro. Come si dice: impara l’arte e mettila da parte!
Rivedremo The Artistylist a Pitti W 2014?
R -Sí, non vedo l’ora di partecipare al prossimo Pitti! Sono una persona molto entusiasta del suo lavoro e di ciò che fa, perché AMO ciò che mi dà emozione e il mio lavoro mi emoziona moltissimo! Adesso sto già pensando a come sviluppare la prossima collezione, portare sempre novità è ciò che aiuta a sopravvivere in questo mondo.
Una delle idee che mi piacerebbe realizzare, per esempio, è quella di espandere il mio portafoglio prodotti al di là delle sciarpe, diffondendo la mia arte e le mie stampe nel più ampio modo possibile…Non vi libererete di me molto facilmente! Per rimanere aggiornati sulle mie prossime collezioni o per dare un’occhiata ai miei lavori passati potete sempre seguirmi sul mio sito ufficiale.

(di Redazione - del 2013-07-01) articolo visto 4464 volte
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