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FIGLI DI GENITORI SEPARATI E VACANZE ESTIVE

Le vacanze estive dei figli di genitori separati potrebbero essere fonte di stress

L’estate è un periodo tanto atteso dai bambini. Nelle ultime settimane di scuola si fa il conto alla rovescia dei giorni che mancano alla chiusura delle lezioni, si attendono con ansia le vacanze estive, un periodo dedicato ai giochi, al relax al mare o alle escursioni in zone di campagna o montagna.
Per i bambini figli di genitori separati, per quanto attesa e desiderata, l’estate rappresenta un periodo particolarmente delicato, poichè dovranno far i conti con la separazione dei genitori e dividersi tra le vacanze con mamma e quelle con papà.
Il periodo estivo appare impegnativo soprattutto per quei bambini che hanno vissuto da poco l’evento della separazione dei genitori.
Il periodo invernale è intriso di impegni, e nel tran tran quotidiano di scuola e attività ricreative o sportive i bambini percepiscono meno l’assenza di uno dei genitori, spesso il padre, forse perchè anche i loro coetanei vivono meno la loro presenza in casa. La rassicurante routine quotidiana, viene però spezzata dalle vacanze estive, un periodo in cui la famiglia trascorre più tempo insieme, organizza vacanze, giornate in spiaggia o di relax, crea dei momenti di condivisione e divertimento. In questi frangenti di vita estiva, potrebbe essere forte nel bambino il confronto con i coetanei, e potrebbe riaccendersi in loro il desiderio di avere entrambi i genitori con lui, e non uno solo o il genitore con il nuovo partner.
Tuttavia per quanto delicata questa situazione, i genitori hanno la possibilità di far vivere ai bambini il periodo estivo in maniera serena, e di condividere e attutire la malinconia del non avere vicino entrambi i genitori. Questo non è semplice, e richiede molto impegno da parte di mamma e papà, che dovranno trovare un accordo sulla gestione del bambino durante il periodo estivo.
Alcuni suggerimenti pratici per genitori sono:

- accordarsi sulla gestione del bambino nel periodo estivo, evitando discussioni e confronti accessi in sua presenza. Non dimentichiamoci che discutere davanti al bambino di come organizzarsi con lui, potrebbe indurre il bambino a pensare erroneamente che possa essere stato lui la causa del litigio tra i genitori, o ancora peggio a colpevolizzarsi sulla loro separazione. Soprattutto in separazioni conflittuali è molto difficile accordarsi in maniera armonica, tuttavia per il benessere del bambino è opportuno che i genitori imparino a confrontarsi e a trovare un accordo prima di comunicare qualsiasi decisione al figlio, e soprattutto che evitino di far diventare una competizione tra loro il pretesto di una vacanza estiva.
- preparare il bambino al cambiamento delle vacanze. Perchè il bambino viva in maniera serena i cambiamenti che si hanno nella sua routine quotidiana è fondamentale che sia a conoscenza di come il suo tempo venga organizzato, in modo da evitare che si creino false aspettative, e che sia preparato a come trascorrerà l’estate. - trascorrere serenamente il tempo passato in loro presenza o assenza. I bambini hanno bisogno di un adeguato tempo per abituarsi alla ristrutturazione familiare avvenuta con la separazione e compito del genitore sarà quello di rassicurare il bambino sul nuovo status di famiglia,di mostrarsi sereno sia quando il bambino è con lui che con l’altro genitore, e soprattutto evitare di fare commenti poco piacevoli sull’ex compagno, sul suo comportamento o sulle sue abitudini. Sarebbe opportuno che si preparasse il bambino alla vacanza con l’altro genitore mostrando gli aspetti piacevoli e divertenti che potrà trascorrere con l’altro genitore, anche in sua assenza, mostrando fiducia nell’ex compagno.
- ritagliarsi del tempo da trascorrere con i figli, senza l’intrusione di nuovi compagni. Questo aspetto è molto importante laddove la separazione è avvenuta da poco, e il bambino si sta ancora abituando a trascorrere le vacanze senza l’altro genitore. In questi casi sarebbe opportuno valutare la possibilità di rimandare sia la presentazione del nuovo compagno/a sia la condivisione con lui o lei della vacanza, in modo da dedicare la giusta attenzione e tempo ai bisogni di nostro figlio. I bambini crescono in fretta e cambiano abitudini repentinamente. La vacanza potrebbe rappresentare un ottimo momento per conoscere meglio il figlio, per condividere esperienze e momenti che lui ricorderà da adulto.
- evitare l’effetto “boomerang “ del bambino tra i genitori. Per favorire un periodo sereno del tempo trascorso con l’altro genitore, sarebbe opportuno che il tempo trascorso con lui fosse di almeno 7 o 15 giorni, a seconda dell’età del bambino, evitando al bambino di essere sballottato 3 giorni a casa o in vacanza da un genitore e 3 giorni con l’altro. Il bambino ha bisogno di tempo dei suoi tempi per abituarsi e adeguarsi ad una nuova situazione, e, laddove possibile, bisognerebbe garantire una certa continuità nella sua routine quotidiana, una continuità che tenga conto dei suoi bisogni.
- accogliere lo stato emotivo del bambino. É possibile che durante il periodo trascorso con uno dei genitore senza l’altro, il bambino possa manifestare tristezza, percepire la mancanza del papà o della mamma ed esprima tali emozioni attraverso capricci o malinconia. In questi casi un attento genitore potrebbe decodificare lo stato emotivo del figlio, e affrontare le sue emozioni, capendo cosa si nasconde dietro al capriccio, evitando un atteggiamento indulgente alle richieste capricciose.
Oltre a questi piccoli accorgimenti, ciascun genitore dovrebbe essere bravo nel mettere da parte rancore, risentimento e dolore, e gestire al meglio l’affidamento del bambino, con maggiore impegno durante le vacanze estive. In questa periodo bisognerebbe porre molta attenzione allo stato emotivo del bambino, considerando i suoi bisogni ed evitando che diventi un pacco postale tra mamma e papà. La gestione serena del bambino richiede anche un grande impegno nel sedare le ansie e la paure legate a lasciare il bambino con l’altro genitore.
Un grande gesto d’amore per nostro figlio potrebbe essere quello di far percepire la fiducia nell’ex-compagno, mostrandosi contenti che il bambino abbia la possibilità di trascorrere del tempo con lui e evitando raccomandazioni o preoccupazioni eccessive.
Non dimentichiamoci che il bambino ha bisogno sia dell’accordo di mamma e papà per una crescita serena, sia di poter contare sempre della loro presenza in qualsiasi momento della sua vita, presente e futura.

(di Dott.ssa Chiara Alcini - Dott.ssa Carmela Di Blasio - Dott.ssa Grazia Angelucci - Associazione Forensics Psychè - www.psicologoabruzzo.com - del 2013-08-20) articolo visto 7577 volte
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