L'Opinionista Giornale Online - Notizie del giorno in tempo reale
Aggiornato a:
 
Tattoo Show 2014

LA MODA DEL TATTOO E DEL PIERCING: OMOLOGAZIONE O BISOGNO DI INDIVIDUALITÁ?

Se la bellezza è una promessa di felicità, il dolore, può essere una promessa di piacere. La kermesse di LaSpezia

Il bisogno di farsi tatuare è antico, basta pensare che anche la mummia di Similaun (3300 a.C) ritrovata tra i ghiacci delle Alpi, inizio anni 90, ne evidenziava una sulla schiena. In Europa, nel 700, questa pratica diventata un segno di distinzione, è stata introdotta dall’esploratore J. Cook, in seguito ad un suo viaggio in Polinesia. Il nome è infatti di origine polinesiana è significa “segno sulla pelle” in quelle popolazioni era un segno di appartenenza, di integrazione sociale, quindi non aveva finalità trasgressive. Oggi è diventato un fenomeno di massa, con finalità trasgressive, anche perché al disegno in genere si aggiunge un corpo estraneo nel corpo il pierging.

LE ORIGINI - Anche il piercing, come tecnica per rendere unico il proprio corpo ha origini remote; era utilizzata dai Maori e dai fachiri indiani, ma molto nota anche presso i Maya, gli Aztechi e gli Egizi. In origine l’idea di farsi forare una parte del corpo per assumere un corpo estraneo era legata ad una visione magica del corpo: l’imprevisto le calamità venivano contrastate cercando di vincere la paura e il dolore attraverso un rito. Il tatuaggio o il foro per introdurre un oggetto, considerato un amuleto, avevano un significato rituale, che segnava anche il passaggio tra gli adulti o i guerrieri. Il tatuaggio riapparve nella seconda metà del XIX secolo.

Cesare Lombroso con il saggio L'uomo delinquente, del 1876, ipotizza la relazione tra il tatuaggio e il comportamento del delinquente. Per Lombroso delinquente si nasce anzi mostra caratteristiche antropologiche che lo avvicinano agli animali e agli uomini primitivi, il famoso atavismo, e l'atto di tatuarsi è sintomo di una regressione allo stato primitivo e selvatico. Questo libro è anche un catalogo di tutti i tipi di tatuaggio che erano richiesti in quell’epoca, quelli mostrati come segno d'amore (iniziali, cuori, versi); quelli militari (date, armi, stemmi); quelli legati al mestiere (strumenti di lavoro, strumenti musicali) e infine quelli religiosi (croci, Cristi, Madonne, Santi).

Studi contemporanei articolati del fenomeno hanno dimostrato come tatuaggi e percing non sono riducibili a moda patologica degli adolescenti. Oggi ci sono almeno tre tipologie di cultori di queste pratiche: i quarantenni ex-punk che erano giovani negli anni ’70 e ‘80, i trentenni ex-grunge che erano adolescenti tra gli ‘80 e i ‘90, ed i teen agers o ventenni del 2000, spesso frettolosamente etichettati come no global a questi si aggiungono tutti coloro che si fanno tatuare in modo temporaneo o che indossano più orecchini. Uno dei motivi all’origine di questo comportamento è da ricercare nella subcultura hippy degli anni 60: mostrare la propria nudità, che portò a dimensioni collettive pratiche di matrice protestante, in uso nei paesi del nordeuropea.

TATTOO OGGI - Oggi ciascuno di noi può trovare i centri specializzati, in una qualunque città europea, e farsi tatuare qualunque cosa (parole, simboli tribali, immagini semplici o complesse, colorate ed estese). Può pure farsi applicare un oggetto di metallo in una zona a scelta. Le persone che oggi si fanno tatuare parti del corpo o se lo fanno forare, non seguono in modo manicheo una subcultura e non sono neppure obbligati, solo le prostitute schiave sono marchiate, ma questa è un’altra cosa. Generalmente si tratta di persone che, in questa società dell’egualitarismo esasperato, caratterizzata dalla rabbia nichilista dalla relatività di qualsiasi opinione, cercano di esibire la loro differenza dagli altri.

Questo fenomeno secondo i canoni della sociologia è un nuovo modo di relazionarsi agli altri , in quanto i giovani del XXI secolo non hanno più segni di riconoscimento. L'unico elemento che li rende unici è la propria immagine estetica che si può creare e modificare a piacere. Un tatuaggio infatti è sempre diverso dall’altro, proprio per il suo carattere ‘artigianale’, ovvero ‘fatto a mano’: il tatuaggio può avere lo stesso disegno ma su corpi diversi il tatuaggio sarà sempre diverso.

Chi decide, razionalmente quindi dopo una riflessione, di farsi un piercing o un tatuaggio permanente pensa di vivere un’esperienza per dimostrare a se stesso sopportazione del dolore e per il rischio è comunque l’oggetto di questa esperienza ha una valenza molto relazionale, sono doni estetici che si esibiscono anche nudi. Il dolore, può essere una promessa di piacere anche perché per i cultori di questa pratica sia il piercing che il tatuaggio rendono le persone più seducenti, le distinguono dalle altre.

Nella società postmoderna, il corpo nudo è stato sacralizzato dal rivestimento, ma in modo primitivo, che si oppone alla visione razionalista del corpo come oggetto di dominio e alla visione cristiana del corpo come sede dei peccati. Per il sociologo francese Baudrillard questo fenomeno è sintetizzabile come “circolazione simbolica delle cose” che ha come scopo quello di opporsi ad un mondo liquido che ha annullato tutto ciò che reale, come il dolore, per ridurre tutte le esperienze a fatti solo virtuali che si possono sempre azzerare e ricominciare, ma che non danno senso alla vita.

LA SPEZIA TATTOO SHOW - Il 13-14-15 Giugno 2014 torna alla Spezia, presso i locali dell'Expo, la quarta edizione de La Spezia Tattoo Show, dove è prevista la partecipazione di 150 tra i migliori tatuatori italiani e stranieri che possono operare in sicurezza e tatuare in tempo reale i clienti e i visitatori dell’evento. Il tutto con la supervisione dell’Asl N5 La Spezia e rispettando le normative di legge vigenti.

In programma, stand merceologici del settore (rivenditori di materiali per tatuatori) e di abbigliamento, monili ed accessori; mostre fotografiche e di quadri; musica live, spettacoli di burlesque e body painting, sfilate di abbigliamento. Nei piazzali esterni viene inoltre allestita una mostra di moto e auto americane e relativi stand rivenditori di accessori e parti di ricambio. I biglietti giornalieri costano 10 euro; quello valido per sabato e domenica 15 Eu; l'abbonamento alle tre giornate di kermesse 20 euro. Chi è interessato può consultare il sito www.tattooshow.it.
(di Carlo Baratta - del 2014-04-03) articolo visto 11945 volte

sponsor