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Charles James - Beyond Fasion

CHARLES JAMES: BEYOND FASHION

Il MET celebra il couturier Charles James

Il Metropolitan Museum of Art celebra Charles James. Dopo oltre 35 anni dalla sua morte uno dei talenti creativi della moda ottiene il dovuto riconoscimento con una mostra inaugurale al rinnovato Costume Institute, ribattezzato “Anna Wintour Costume Center”.

Charles James: Beyond Fashion” aprirà al pubblico il prossimo 8 maggio ed esplorerà il processo creativo di colui che è considerato il primo couturier americano (1906-1978).

L'esposizione sarà focalizzata sul particolare approccio che James applicava alla moda, in cui utilizzava metodi scultorei, matematici e scientifici per costruire abiti da ballo rivoluzionari e dai tagli sartoriali innovativi.

La sua enorme eredità artistica, finora ignorata dal pubblico, va celebrata degnamente”, spiega il curatore del Costume Institute Harold Koda, “anche ricostruendola letteralmente da zero”. Il vero problema infatti è la fragilità dei suoi abiti che oggi non permette di vederli indossati: non esistono neppure loro filmati e non poterli vedere in movimento toglie fortemente alla sua opera.

È per questo che il MET ha ricostruito uno dei suoi abiti più celebri, il “Clover Leaf Ball Gown” (disegnato negli anni ’50 per Austine Hearst, moglie del magnate dell'editoria che scatenò le invidie di tutte le donne dell'alta società) la cui gonna vista dall'alto richiama la forma di un quadrifoglio: per la presentazione è stato indossato da Elettra Wiedemann (la figlia di Isabella Rossellini) e poi sarà "sezionato" al computer per ricrearne tutti i movimenti in un'animazione 3D.

In mostra vi saranno circa 100 delle sue creazioni più esclusive che meglio rappresentano la ricerca quasi ossessiva della perfezione, realizzati nel corso della sua carriera dal 1929 fino al 1978, compresi capi d'archivio, disegni, modelli, che tracciano il percorso di studi e di vita dello stilista, vissuto tra Parigi e New York. La retrospettiva sarà disposta in due ambienti, al primo piano del museo con gli abiti da sera creati negli anni '40 e '50 e nella nuova galleria “Lizzie and Jonathan Tisch” nell'Anna Wintour Costume Center.

James iniziò la sua carriera come cappellaio a Chicago, dove letteralmente scolpiva le sue creazioni sulle teste dei suoi clienti. Proprio come un cappellaio, considerava il corpo femminile come un'armatura sui cui costruire opere scultoree. Non a caso a lui si devono gli statuari e innovativi abiti da cerimonia, oltre al vitino da vespa di cui farà poi tesoro Christian Dior.

Così come sono una sua creatura i vestiti senza spalline che permettevano di esplorare il corpo femminile in una maniera mai sperimentata fino ad allora. Lui non disegnava, ma lavorava direttamente sul tessuto, creando strutture portanti di stecche e crinoline modellate con le tecniche che aveva imparato facendo cappelli. I suoi abiti arrivavano a pesare anche 15 chili, ma erano concepiti in modo da non gravare sul corpo, per permettere a chi li indossava anche di ballare. Cominciava a modellarsi così quello stile unico che influenzerà le generazioni future di stilisti.

Charles James non è il miglior couturier d'America. È il miglior couturier in assoluto, punto e basta". L’elogio è di Cristobal Balenciaga. Dello stesso avviso anche Christian Dior, che in diverse interviste era solito spiegare quanto il lavoro di James avesse influito sull'ideazione del suo “New Look”.

Oltre la moda, perché non era solo stile, ma una ricerca continua di proporzioni, uno studio senza sosta dell'anatomia femminile e delle modalità migliori per esaltarla, officiarla, vestirla.

Lui era il couturier. Non c'è dubbio, merita di essere celebrato.

The Metropolitan Museum of Art

1000 Fifth Avenue

New York, New York 10028-0198

May 8 – August 10, 2014

Credits: © Courtesy of Communications/The Costume Institute – The Metropolitan Museum of Art
(di Rosalba Radica - del 2014-04-09) articolo visto 6492 volte

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