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Lewis Hamilton

F1: HAMILTON CAMPIONE DEL MONDO

L'inglese domina la gara e si aggiudica il secondo mondiale in carriera

TRIONFO HAMILTON - Lo scontro fra le due Mercedes che tutti gli appassionati si aspettavano è sostanzialmente durato 23 giri. I problemi all'Ers sulla macchina di Rosberg hanno precluso la possibilità al tedesco di sperare sino all'ultimo nella prima vittoria in un campionato di Formula 1. La gara è stata poi comunque dominata dal britannico nonostante un tentativo finale di rimonta da parte di Massa che ha concluso la gara al secondo posto e a 2.6 secondi da Hamilton.

L'inglese ha così potuto festeggiare, davanti agli occhi di papà Anthony e del principe Harry, il secondo successo in un mondiale dopo quello del 2008. Un Hamilton particolarmente emozionato ha commentato così poi a fine gara: "Non ho parole, voglio solo dire un enorme grazie a tutti i fan arrivati fin qui, alla mia famiglia e al team che per tutto l'anno ha fatto un lavoro incredibile: senza di loro non sarei qui. Vale più della prima volta, anzi mi sembra di essere ancora alla prima volta, mi sento privilegiato. È stata una battaglia incredibile per tutta la stagione, è indescrivibile spiegare quello che provo".

Il campione del mondo non manca poi di elogiare il compagno di squadra Rosberg, autentico rivale al titolo 2014: "Ha lottato in modo incredibile tutto l'anno, è stato un avversario fantastico e mi spiace che non avesse la macchina veloce per combattere fino alla fine con me".

MONDIALE PRO MERCEDES - Finito un mondiale, è tempo di bilanci. Quello del 2014 è stato, per la classifica costruttori, uno dei campionati più a senso unico degli ultimi anni. Basti guardare le classifiche per rendersi conto dello strapotere della Mercedes sulle altre scuderie. Il team di Toto Wolff si è aggiudicato 701 punti, ben 296 in più della Red Bull. Un distacco davvero clamoroso considerando l'egemonia durata quattro anni da parte di Vettel. Un mix di innovazioni tecnologiche e di abilità dei piloti ha determinato una spaccatura fra il mondiale disputato da Hamilton e Rosberg e quello delle restanti 10 scuderie.

FALLIMENTO FERRARI - Il processo di rivoluzione della scuderia di Maranello in seguito al fallimento della stagione 2014 ha visto come ultimo tassello l'avvicendamento al ruolo di team principal di Maurizio Arrivabene a Marco Mattiacci, che solo sette mesi prima aveva preso il posto del dimissionario Stefano Domenicali. Il restyling della Ferrari era cominciato con il cambio di presidenza, con l'addio di Montezemolo a favore di Marchionne, e con l'indiscrezione poi divenuta conferma negli ultimi giorni dell'addio di Fernando Alonso e l'ingaggio di Vettel. Ancora una volta la Ferrari decide di resettare piuttosto che aggiustare, nella speranza che il mondiale che inizierà fra quattro mesi e mezzo non ricalchi la scia di quelli appena trascorsi.

IL FUTURO DI ALONSO - È col cuore in gola che Fernando Alonso dà l'addio alla Ferrari. Non è mai semplice per un pilota rinunciare al cavallino, ma dopo anni di insuccessi su una vettura non più competitiva come una volta, è ragionevole per un vincente nato come l'iberico cercare altrove, nel suo caso nella scuderia della MecLaren, lo slancio per nuovi successi. Le cinque stagioni in Ferrari rimarranno per lui, nonostante non sia mai riuscito a conquistare il titolo, un importante passaggio della sua carriera, testimoniato dalle sue parole ai microfoni di Rai Sport: "Un saluto a tutti i tifosi, grazie per questa bella esperienza, penso che tutti i piloti dovrebbero fare qualche anno in Ferrari; non si può spiegare quello che sperimenti". Non manca poi un commento sul campione del mondo ed ex rivale di scuderia Lewis Hamilton: "Ha fatto una stagione super, ha vinto 11 gare: ci ha polverizzato. Era giusto che vincesse lui".
(di Federico Durante - del 2014-11-25) articolo visto 4316 volte

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