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Mia madre il film

MIA MADRE: LA RECENSIONE

Dal 16 aprile il nuovo film di Nanni Moretti. Fonte: www.newscinema.it

A quattro anni da Habemus Papam, Nanni Moretti torna al cinema il 16 Aprile con Mia Madre, una storia toccante e commovente, di cui egli stesso è protagonista insieme a Margherita Buy, Giulia Lazzarini e John Turturro. Il regista e attore romano torna ad elaborare il tema del lutto dopo La Stanza del Figlio e Caos Calmo, ma lo fa con una nuova maturità e l’ombra di un’esperienza diretta che arricchisce ulteriormente la sceneggiatura e la messa in scena del film.

TRAMA - Margherita è una regista di successo che sta lavorando ad un film, in cui un ruolo è affidato ad una star americana interpretata da Turturro. Mentre le riprese vanno avanti tra alti e bassi, la vita di Margherita risente dei problemi con la figlia adolescente, con il compagno e con la madre gravemente malata che va a trovare tutti i giorni in ospedale. Il fratello, interpretato da Nanni Moretti, la aiuta a sostenere questa situazione, ma Margherita deve affrontare le sue paure e il suo dolore, cercando anche un nuovo modo di relazionarsi con le persone che la stimano e le vogliono bene.

RECENSIONE - Nanni Moretti è un regista che ha bisogno del suo spazio e dei suoi tempi per realizzare un progetto che spesso però si rivela solido ed interessante, ed emotivamente impegnativo. La sceneggiatura di Mia Madre è nata dalla collaborazione del regista con Francesco Piccolo e Valia Santella, ed è costituita da dialoghi e situazioni che presentano una storia drammatica, attraversata da sentimenti, reazioni ed effetti intensi e coinvolgenti. Quello che sorprende è l’accordo equilibrato tra pathos e gravitas che diventa la chiave per aprire il cuore dello spettatore e raggiungere la sua intimità. L’amore, il dolore, il distacco, sono i temi principali che scuotono il percorso personale e privato dei vari personaggi, soprattutto di Margherita. La Buy regala un’interpretazione costellata di mille volti, con una parte più ironica, e una parte riflessiva e malinconica, che deve fare i conti con la perdita di una persona cara e le difficoltà nel relazionarsi con la figlia adolescente e i colleghi di lavoro. Il suo sentire e i suoi pensieri alternano momenti di realtà al sogno e all’immaginazione, con cui il regista si diverte ad illudere il pubblico, trasportandolo in una dimensione particolare, che ha bisogno di essere decifrata e compresa.

Oltre alla bravissima Giulia Lazzarini, grande attrice di teatro prestata al cinema in questa occasione, che interpreta l’anziana madre della protagonista gravemente malata, una presenza fondamentale è John Turturro. Il suo personaggio eccentrico, stravagante e spesso sopra le righe, riesce a creare delle scene esilaranti con Margherita Buy, scuotendo il ritmo del film con energia e donando qualcosa in più alla figura della protagonista, che, grazie a lui può sfogarsi e lasciar andare le sue ansie e lo stress che la circondano. Come un alter ego di Nanni Moretti, la Buy convince pienamente nei panni di una regista determinata ed esigente, con un costante senso di inadeguatezza che la accompagna sia nelle relazioni sentimentali che in quelle professionali e familiari. Mia Madre è un film emozionante e commovente, a tratti ironico e brillante, che ritrova un Nanni Moretti più simile ai suoi esordi sul grande schermo. Un film da vedere.
(di Letizia Rogolino - del 2015-04-16) articolo visto 1723 volte

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