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Rodolfo e Maria

MAYERLING - PILLOLE DI STORIA

Interazione tra intelligenza, comportamento e vita vissut

Se Rodolfo d’Asburgo, figlio della celeberrima Sissi e di Francesco Giuseppe e nipote di Ludwig di Baviera (notoriamente instabile) fosse sopravvissuto alla tragedia di Mayerling, sarebbe stato da liberale l’erede al trono austriaco e forse non ci sarebbe stato un agguato a Serayevo che fu la scintilla dell’inizio della prima guerra mondiale e forse nemmeno la rivoluzione russa del 1917.

Scherzi del destino? Ecco i personaggi: Francesco Giuseppe,Rodolfo, Sissi, Maria Vetsera. Il 30 gennaio 1889 si consumava a Mayerling, una amena località non lontana da Vienna, una delle più discusse e misteriose tragedie del XIX secolo sulla quale ancora oggi gli storici indagano. Rodolfo d'Asburgo-Lorena, Arciduca d'Austria e Principe della Corona d'Austria, Ungheria e Boemia fu trovato morto insieme alla sua amante, baronessina Maria Vetsera in Baltazzi, nella camera da letto del casino di caccia imperiale situato nel Baden (Lower Austria). L'inchiesta immediatamente avviata formulò l'ipotesi che l'arciduca, temporaneamente squilibrato, avesse ucciso con un colpo di rivoltella la sua amante prima di suicidarsi.

La filmografia (Mayerling per la regia di Terence Young) ha convalidato questa tesi in forma romantica e suggestiva anche se diversi storici hanno visto nel gesto un movente legato ad una crisi esistenziale anzichè no. Con il senno del poi si potrebbe ritenere una prevedibile conseguenza di alcuni fattori ereditari (stretta parentela con i Wittelsbach), rapporti difficili con il padre Francesco Giuseppe, non presenza della madre Sissi (Elisabetta di Baviera)costantemente in viaggio e affetta da immaginarie malattie, continui capricci ed insofferenza della vita di Corte, crisi coniugale tra l'Imperatore e la citata Imperatrice etc. etc.

Sarebbe anzi interessante cogliere la strana analogia tra la vita di Sissi e quella più recente di Diana Spencer affette entrambe dalla medesima repulsione per il protollo ufficiale. Entrambe appartenenti alla piccola nobiltà, si sono trovate all'apice della Storia e della notorietà internazionale manifestando le medesime idiosincrasie. Ma come Billy Wilder fa dire all'attore Lou Jacobi nel film Irma la Dolce..."questa è un'altra storia". Raccontare la vicenda di Rodolfo D'Asburgo-Lorena sarebbe superfluo.

É sufficiente documentarsi su Internet. É interessante invece pensare a ciò che avrebbe potuto essere il corso della Storia se non ci fosse stato questo dramma. Se Rodolfo fosse sopravvissuto, spirito liberale e socialisteggiante,forse avrebbe adottato una politica distensiva nei confronti degli Slavi di Serbia accomunati all'Impero considerando i suoi amichevoli rapporti con l'Ungheria; forse non avrebbe subito l'influenza di Berlino seguendo piuttosto la moderazione britannica della Regina Vittoria e del futuro Edoardo VII tra l'altro maritato con la primogenita del Re di Danimarca. Insomma....tanti forse e tanti se!!

Per concludere, a differenza dell'intransigente cugino Francesco Ferdinando succedutogli quale erede al trono dopo la sua scomparsa, forse... non sarebbe stato assassinato a Serayevo ma avrebbe provato a mantenere integro l'Impero senza traumi impossibili. Probabilmente non ci sarebbe stata la Grande Guerra e nessun Rasputin avrebbe potuto approfittare della debolezza caratteriale di Nicola II in involontaria combutta con i nihilisti rivoluzionari della Russia dell'epoca. Almeno per i 70 anni successivi al 1917 il mondo sarebbe stato diverso e privo di quelle tensioni micidiali che hanno caratterizzato l'ultima parte del XX secolo. Per finire e per curiosità dei lettori: se consultate l'attuale carta geografica d'Europa confrontandola con quella storica di quegli anni cruciali, noterete che Stati e Staterelli si sono riassestati come quasi 100 anni fa.
(di Andrea Cristiano - del 2015-05-13) articolo visto 3719 volte

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