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LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA - proviamo a conoscerla - Le misure allo studio inserite nella bozza del disegno di legge sulla riforma della giustizia

PROCESSO PENALE - Modifica del codice per superare la lentezza dei processi. Problema prioritario, quello della ragionevole durata dei processi. Non solo nel penale, ma soprattutto nel civile e nel processo del lavoro. Potrebbero essere introdotti correttivi con strumenti legislativi ordinari, agendo sui codici di procedura ed eliminando una serie di formalismi che comportano l'allungamento inutile e dannoso dei. processi. Si prevede, inoltre, un rafforzamento dei poteri della difesa relativamente alla citazione dei testimoni e alle indagini difensive.
ATTIVITA' INVESTIGATIVA - Autonomia tra polizia giudiziaria e pubblico ministero: la prima non potrà liberamente acquisire le notizie di reato e sequestrare il corpo del reato. I pubblico ministero potrà solo ricevere le notizie di reato. Previste anche modifiche sulla proroga dei termini delle indagini preliminari.
UFFICI GIUDIZIARI - Sarà misurata la produttività. Individuazione di un indice di lavoro per i magistrati al di sotto del quale potrebbero incorrere in valutazioni negative per la carriera.
INTERCETTAZIONI TELEFONICHE - Andrebbero ridotte in modo drastico. Dovrebbero essere consentite non per acquisire notizie di reato ma solo in procedimenti su notizie di reato già acquisite. Andrebbero limitate ai reati più gravi, che colpiscono l'opinione pubblica e creano allarme sociale. E poi divieto rigoroso di pubblicazione di stralci che riguardano persone non indagate, oppure che non hanno rilevanza penale.
CARCERI - Serie di misure per risolvere l’emergenza sovraffollamento tra cui la modifica alle norme sulle gare di appalto per costruire nuovi istituti penitenziari.
LE PROPOSTE CHE PREVEDONO MODIFICHE COSTITUZIONALI - Carriere dei magistrati
Separazione giudici-pubblici ministeri attraverso concorsi diversi oppure scelta definitiva della carriera da intraprendere al momento dell’ingresso i magistratura Sul questa proposta personalmente ho dei dubbi sul fatto che rappresenti la panacea di tutti i mali. Si rischia piuttosto un effetto contrario a quello voluto: quello di creare una sorta di casta dei pubblici ministeri sganciati. dal corpo giudiziario. A meno che non si voglia assoggettare i pubblici ministeri al potere esecutivo del governo. Ma sinceramente non mi pare che nessuno sstenga questa ipotesi.
DOPPIO CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA - Anche il consiglio superiore della magistratura andrebbe riformato, ma è necessaria una modifica, come dicevamo, di carattere costituzionale. La proposta di riforma ne prevede uno per i pubblici ministeri e l’altro per i giudici con una quota di toghe minoritarie in entrambi Sulla composizione alcuni giuristi propongono di intervenire prevedendo una componente togata del 50 per cento e una componente laica, di nomina parlamentare, per la rimanente metà. Con una sola nomina assegnata al Capo dello Stato: quella del vicepresidente. In questo modo l'influenza del presidente della Repubblica sui lavori del consiglio superiore della magistratura sarebbe continua: o esercitata di persona, come presidente del Consiglio stesso, oppure attraverso il vicepresidente da lui indicato».
OBBLIGATORIETA' DELL'AZIONE PENALE -L’obbligatorietà dell’azione penale è un tema delicatissimo che tocca i principi costituzionali di uguaglianza di tutti i cittadine davanti alla legge. Non sarà più obbligatoria per tutti i reati, ma sarà indirizzata dal ministro della giustizia e dal Parlamento in base a delle priorità Il fatto è che andrebbero perseguiti i reati che creano maggior allarme sociale; e questo spesso non avviene, perchè di fatto i magistrati possono esercitare una certa discrezionalità nell'individuare le indagini che hanno la precedenza. Così il Parlamento dovrebbe dire ai pubblici ministeri di perseguire ad esempio gli scippi e le rapine nelle case piuttosto che altri reati. Ma queste sono scelte che dovrebbero essere operate dai pubblici ministeri. Ecco perchè il discorso scivola sulla preparazione professionale dei nostri giudici.
(di Dott. Domenico Carola - Dirigente P. M. - Isernia - del 2009-01-18) articolo visto 1966 volte
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