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INTEGRAZIONE RAZZIALE: QUALE SARA’ IL FUTURO DEL POPOLO FILIPPINO IN ITALIA?

Il punto di vista del Presidente dell’Associazione Filippini Abruzzesi, Cherryl Caras

L’integrazione razziale è fenomeno di difficile interpretazione e che spesso lascia dubbi sui suoi esiti. E’ un vocabolo di uso frequente che da sempre suscita reazioni differenti e che ancora oggi, divide l’opinione pubblica. Pertanto necessita di adeguati approfondimenti in primis per conoscere meglio il prossimo . Spesso infatti le incomprensioni che purtroppo talvolta sfociano in vere e proprie discriminazioni razziali nascono da una disinformazione e mancata conoscenza degli usi e costumi di altri popoli. Avere davanti qualcuno che ha usi e costumi differenti dai nostri, e che porta con sé una cultura secolare alle spalle spesso viene visto come una minaccia più che un’opportunità.
Nel nostro viaggio tra le differenti etnie che si stanno diffondendo negli anni nel nostro paese abbiamo quello del popolo Filippino, forse poco conosciuto nella sua tradizione ma che negli anni si è costruito una sua positiva reputazione. Abbiamo chiesto al presidente dell’Associazione Filippini Abruzzesi, Cherryl Caras il suo punto di vista sulla situazione in Italia della popolazione filippina. Abbiamo già avuto modo di presentare la sua Associazione in occasione della presentazione del Torneo Interregionale di pallacanestro che quest’anno ha coinvolto Marche ed Abruzzo e che mira ad una maggiore integrazione attraverso il canale dello sport.
E’ possibile leggere l’articolo integrale presente nella nostra Redazione Abruzzo (guarda l’articolo).

Come è nata l’idea di creare un’Associazione di Volontariato pro Filippini? Cosa si prefige?

L’Idea è nata dall’esigenza di aiutarci tra di noi. Il nostro scopo è di favorire l’integrazione dei filippini in Italia.

Da molto tempo risiede in Italia? Quali impressioni ha raccolto in questi anni di permanenza? Come ha vissuto il passaggio in una nuova realtà?

Risiedo in Italia da circa 8 anni. Credo che l’Italia sia un paese pieno di contraddizioni, ci sono cose bellissime e alcuni problemi da risolvere, tra cui l’atteggiamento di alcune persone verso le diversità. Per quanto mi riguarda mi sono ambientata bene, anche se i primi due anni sono stati molto duri.

Cosa può dirci sul fenomeno di integrazione della popolazione Filippina emigrata in Italia e a che punto siamo oggi?

La nostra popolazione in Italia sta aumentando anche perché siamo una comunità con una buona reputazione che trova lavoro specialmente nel settore domestico. Credo che siamo destinati ad aumentare ulteriormente perché c’e grande richiesta di manodopera filippina specialmente badanti, babysitter e colf.

Rispetto ad altre popolazioni che risiedono in Italia come vede la posizione della comunità dei Filippini? Ci sono differenze di trattamento da parte degli abitanti e delle istituzioni rispetto alle altre popolazioni giunte qui?

I filippini godono di una buona reputazione. Sono dei lavoratori affidabili ed onesti e normalmente sono persone di buonumore, solari e disponibili. Credo che rispetto ad altre comunità straniere siamo trattati meglio, perché riusciamo ad adattarci bene sia per la religione, che per il nostro tipo di cultura. Inoltre spesso diventiamo parte integrante delle famiglie nelle quali lavoriamo. Il problema principale è quello della lingua, una volta imparata le cose vanno subito meglio.

Quali prospettive offre la nostra nazione a livello lavorativo e di relazioni sociali per chi giunge in Italia?

Non è facile trovare lavori diversi da quelli domestici. Alcuni uomini trovano lavoro in Fabbrica. I nostri titolo di studio non hanno valore in Italia. Il nostro scopo è quello di migliorare le condizioni di vita dei nostri parenti nelle filippine, per cui è consuetudine mandare parte dei nostri guadagni nelle filippine.

Quali sono i motivi più consueti che spingono a trasferirsi in Italia?

I motivi che ci spingono a venire in Italia sono quello di cercare fortuna, guadagnare di più per poter aiutare i familiare. L’Italia gode di buona fama per clima, storia e cultura anche se una volta arrivati ci si rende conto che non è tutto rosa e fiori come ci si era immaginati prima di partire.

Cosa potrebbero fare le istituzioni italiane e la popolazione per permettere un futuro più roseo al paese salvaguardando lo scambio e l’integrazione culturale con altri popoli?

Credo che andrebbero incentivati gli scambi culturali e i momenti di integrazione. È nostro compito però in qualità di ospiti nel vostro paese di comportarci bene, adeguarci alle vostre tradizioni, fare conoscere le nostre e condividere gli aspetti in comune. Tante persone che ci temono per il nostro aspetto diverso se solo ci conoscessero di più scoprirebbero che abbiamo tanto in comune.
(di Alessandro Gulizia - del 2009-07-15) articolo visto 7965 volte
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