L'Opinionista Giornale Online - Notizie del giorno in tempo reale
Aggiornato a:
 

GREEN ECONOMY

economia ed ambiente: binomio vincente?

La Green Economy vive oggi un periodo di grande popolarità diventando un termine utilizzato in maniera sempre più crescente tra i giornalisti, i politici ed i diplomatici.
Un nuovo modello di sviluppo economico in contrasto con quello attuale basato sul concetto di sostenibilità e sviluppo sostenibile rilevabile nel “Rapporto Our Common Future” della World Commissionon on Environment and Development. Affronta l’interdipendenza delle economie umane e naturali; degli ecosistemi; dell’impatto negativo delle attività economiche sul cambiamento climatico e del riscaldamento globale del pianeta.
AMBIENTE E SVILUPPO ECONOMICO A “BRACCETTO” - Il maggior sviluppo economico e l’industrializzazione degli ultimi decenni non hanno avuto solo esiti positivi ma hanno anche provocato molti danni: alcuni irreparabili, altri difficilmente rimediabili. Il capitale ambientale (l’insieme delle risorse naturali), è limitato e solo in parte rinnovabile, pertanto l’accumulo di un debito ambientale, quando si verifica, produce gravi emergenze a cui si associano anche rilevanti costi economici. Ecco quindi la necessità di considerare sia l’ambiente che lo sviluppo economico non più in modo distinto, ma come elementi strettamente correlati con conseguenti interventi nell’organizzazione economica e sociale finalizzati ad un uso delle risorse sempre più mirato.
Lo sviluppo sostenibile si profila per il nostro pianeta come una delle più grandi sfide del prossimo millennio in campo sociale, economico ed ambientale. Si tratta di realizzare una società che sappia associare la tutela dell’ambiente, lo sviluppo sociale ed economico delle comunità locali per arrivare ad una più equa distribuzione delle ricchezze ed al mantenimento delle risorse per le future generazioni.
LA G.E.I. - In piena crisi economica mondiale, l’United Nations Environment Programme insieme ai maggiori economisti hanno lanciato la Green Economy Initiative. Si chiede ai Governi di sostenere ed incoraggiare la trasformazione economica verde in quanto quest’ultima è in grado di creare nuovi posti di lavoro; di garantire una reale crescita economica sostenibile; di prevenire l’inquinamento ambientale; il riscaldamento globale; l’esaurimento delle risorse ed il degrado ambientale.

La “Green Economy Initiative” si fonda su tre concetti basilari:
1. valutazione ed integrazione delle possibilità nazionali ed internazionali dell’ambiente;
2. creazione di posti di lavoro “verdi”;
3. attuazione di politiche, di strumenti e segnali di mercato capaci di accelerare il passaggio ad una “economia verde”.

Tale iniziativa si basa sullo studio dell’economia degli ecosistemi e delle biodiversità evidenziando sia le implicazioni economiche del loro degrado che il loro collegamento alla povertà.
MA COS’E’ L’AMBIENTE PER GLI ECONOMISTI? - L’ambiente è visto dall’economista essenzialmente come una risorsa economica, spesso non riproducibile che riveste un interesse più che altro strumentale. A seconda dei casi permette di produrre del valore economico o limitarne la crescita.
L’economia e l’ambiente non sono mondi opposti e l’uomo non può fare a meno di entrambe. Attraverso l’analisi economica si può attribuire un valore economico all’ambiente e alle risorse della natura.
In Italia il fatturato della Green Economy è superiore a 5 miliardi di euro. Le aziende italiane operanti nei settori delle energie alternative (eolica, fotovoltaica e biomasse) nel 2008 hanno raggiunto la soglia dei 5,2 miliardi di euro, con una crescita del 44% rispetto al 2007 creando occupazione diretta ed indiretta a circa 20 mila persone. L’energia quindi riveste un’importanza strategica e trasversale in tutti i settori economici e sociali. I crescenti consumi, strettamente legati allo sviluppo economico, sollevano problemi di eco-sostenibilità che impongono soluzioni articolate e tecnologicamente innovative.
A tal proposito bisogna fornire (attraverso la raccolta di dati storici, quantitativi e qualitativi sui mercati energetici), un’analisi sulla congiuntura dei mercati nazionali ed internazionali delle principali fonti energetiche formulando così scenari di previsione.
La migliore scommessa sia per una reale crescita che per combattere il cambiamento climatico e per innescare la creazione di posti di lavoro nel XXI secolo è un nuovo Green Deal. Quest’ultimo ha lo scopo di reindirizzare l’economia mondiale investendo nel settore delle energie rinnovabili; delle tecnologie pulite; dell'agricoltura sostenibile; della conservazione e gestione intelligente degli ecosistemi del pianeta e delle infrastrutture naturali (foreste e suoli).
UNA GREEN ECONOMY COSTERA’ DI PIU’ AI GOVERNI? - La produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili potrebbe aprire nuove prospettive sia nella lotta per la conservazione e la salute del pianeta che per la creazione di posti lavoro. In Italia il settore è in crescita: nel 2008 il fatturato è aumentato del 60% e si prevede ancora un incremento. Stando alla IX Conferenza Nazionale del Mobility Management sarebbero diverse le misure che si possono adottare nel settore trasporti e mobilità per ridurre l’incidenza dei fattori inquinanti e allo stesso tempo garantire un maggior margine di risparmio alle famiglie.
Da ribadire uleteriormente che la Green Economy oltre che contrastare la crisi climatica rilancia anche lo sviluppo economico, in quanto crea nuove professionalità e posti di lavoro. Il rapporto "Green Jobs" dell'ONU stima i lavoratori che troveranno spazio nel business verde in 12 milioni nel mondo di cui 300.000 in Italia. Si segue la direttiva di Obama: uscire dalla crisi costruendo un mondo più pulito, creando 5 milioni di posti di lavoro nei prossimi 10 anni e tagliando l'80% delle emissioni di anidride carbonica entro il 2050. L'energia verde; il risparmio energetico; le fonti rinnovabili; l'innovazione tecnologica del settore verde (bioedilizia - trasporto pubblico - depuratori acquedotti - riciclo dei rifiuti) sono i meccanismi che influiranno sulla crescita una volta terminata la crisi economica globale. Il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia definisce la Green Economy come "la nuova grande frontiera industriale" che gli imprenditori vogliono "comprendere e cavalcare”.
Da non dimenticare, però, che la Green Economy è un programma dove ogni azione deve essere valutata secondo il criterio della sostenibilità.
(di Daniele Berardi - del 2009-10-06) articolo visto 5236 volte
sponsor