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IL GRANDE RITORNO DEI LITFIBA

Il rock italiano ritrova la sua migliore espressione nel “Reunion Tour 2010”

I Litfiba sono tornati! Il rock italiano ha dunque finalmente ritrovato il suo marchio più glorioso e storico. Piero Pelù e Ghigo Renzulli di nuovo insieme, dopo quasi undici anni: messi da parte i dissapori di questo lungo periodo di separazione artistica, fra i due oggi spazio ad una forte e rinnovata alchimia, forse in realtà mai smarrita per strada. Lasciatisi con un lungo strascico di polemiche nel 1999, da allora i loro percorsi non si erano più incontrati: Ghigo ha portato avanti con dignità e ottima qualità il nome Litfiba fra vari cambi di line up ma con la costante presenza alla voce di Gianluigi “Cabo” Cavallo (sono così arrivati tre dischi di buona fattura, di cui il migliore è stato sicuramente “Insidia”), Piero ha dato spazio ad una carriera solista fra alti e bassi.
Dopo l’abbandono di Cabo c’è stato anche il tentativo di risorgere ancora una volta con l’inserimento di un altro vocalist (Filippo Margheri) che però è naufragato quasi subito non riuscendo a catalizzare l’attenzione sulla band del pubblico, ma soprattutto di case discografiche e mass media. Di qui la clamorosa decisione: ripartire da dove tutto era finito e tornare a far musica insieme.
Piero e Ghigo lo hanno capito, i fans hanno recepito alla grande questo ennesimo capitolo della saga Litfiba, tanto atteso quanto forse inaspettato … il sogno mai nascosto di rivederli insieme è dunque ora realtà.
Il successo dell’operazione è andato ben oltre le più rosee previsioni: palazzetti pieni all’inverosimile, come non si vedeva da tempo, per il “Reunion Tour 2010” che ha toccato Milano, Firenze, Roma ed Acireale. Noi siamo stati testimoni di un concerto incredibile nella prima delle due serate nel capoluogo toscano: palco minimalista, nessuna trovata scenica, ma solo la voglia di ripresentarsi nella classica formazione voce, chitarra, basso, tastiere e batteria per oltre due ore di puro e sano rock!
Una scaletta decisamente ben dosata, studiata a tavolino per accontentare sia i fans più oltranzisti del primo periodo della loro carriera sia chi li ha conosciuti successivamente con i dischi del grande successo commerciale: ben 24 canzoni per una sorta di “best of” (sono stati volutamente tralasciati i brani “post Pelù”) che alla fine dei conti ha lasciato tutti soddisfatti. Ecco la cronaca di un live memorabile. Si parte con “Proibito” che subito fa capire di che pasta sono fatti i “nuovi” Litfiba, per continuare alla grande con “Resta” (eseguita in maniera fantastica), “Cangaceiro”, “Paname” (in un’eccezionale versione molto simile all’originale), poi “Bambino” dedicata polemicamente al Pontefice, una commovente “Il volo” nel ricordo del compianto batterista storico della band Ringo De Palma.
Grande carica con “Sparami”, poi spazio a “Lulù e Marlene” introdotta da un piano da brividi, e “Dio”, con la parte centrale ritoccata ed offerta al pubblico in una rinnovata ed interessante veste. Piero istiga la sua gente con fare istrionico al grido “Questa è una liturgia molto rock’n’roll …. siete pronti a liberare il vostro spirito?” per introdurre un’infuocata “Spirito”.
Arriva così la tanto attesa “Tex” per l’occasione accompagnata da “Ferito” (in realtà non molto riuscito questo esperimento, ma sarà un dettaglio in questa magica serata). La sequenza seguente (“Fata Morgana”, “Animale di zona” e “A denti stretti”) non fa che ribadire il concetto: i Litfiba sono il rock!
“Cuore di vetro” viene accolta fra il tripudio di quelli che amano le atmosfere cupe di “Litfiba 3”. Segue un trittico che stende definitivamente il pubblico: “Gioconda”, “Ritmo 2”, e “Ci sei solo tu”, quest’ultima in nome della parte di pazzia che, a detta di Piero, è in ognuno di noi.
Si conclude qui la prima parte di uno show perfetto in ogni dettaglio, dalle luci ai suoni: fra un riff di chitarra di Ghigo e la mimica teatrale di Piero tornata prepotentemente a dominare la scena, tutto è apparso curatissimo ed i due sono di nuovo complici sul palco come ai tempi d’oro e … la cosa da fuori appare evidente!
La parte finale lascia senza fiato: “Maudit”, “Dimmi il nome”, “El Diablo” nel primo bis e poi “Lacio Drom” e “Lo Spettacolo” chiudono nella maniera più giusta una serata consegnata direttamente alla storia!
Difficile trovare una nota negativa in questo concerto: se proprio volessimo fare un’annotazione dovremmo segnalare l’assenza nella scaletta di brani quali “Apapaia” , “Eroe nel vento” o “Gira nel mio cerchio” … ma non si può proprio avere tutto.
I Litfiba si sono ripresi il posto che spetta loro di diritto e Piero lo ha ribadito citando i versi della canzone che ha chiuso lo show “… lo spettacolo deve ancora cominciare” … quasi un modo per proclamare la ferma intenzione di scrivere ancora pagine importanti di una storia musicale che in Italia non ha eguali.
La band è prossima alla pubblicazione di un doppio cd live che conterrà il meglio del “Reunion Tour 2010” ma anche due inediti (del primo singolo estratto, “Sole nero”, si fa già un gran parlare). In estate ci sarà anche una nuova lunga serie di date che toccherà le migliori località della nostra penisola.
Il rock italiano aveva bisogno di una boccata d’ossigeno e chi meglio dei Litfiba poteva offrirla? Bentornati dunque! Info: www.litfiba.net.
Si ringrazia Marco Vittoria per aver gentilmente concesso in esclusiva le foto del concerto. SCALETTA CONCERTO DI FIRENZE (16 APRILE 2010)
Proibito
Resta
Cangaceiro
Paname
Bambino
Il volo
Sparami
Lulù e Marlene
Dio
Spirito
Tex
Ferito
Fata Morgana
Animale di zona
A denti stretti
Cuore di vetro
Gioconda
Ritmo 2
Ci sei solo tu

I BIS:
Maudit
Dimmi il nome
El Diablo

II Bis:
Lacio Drom
Lo spettacolo

(di Piero Vittoria - del 2010-04-22) articolo visto 3216 volte
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