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QUEST'ANNO LE VACANZE LE PASSO A CASA TUA

L’home exchange: un modo intelligente ed economico di viaggiare vivendo la vacanza

Le prenotazioni per le vacanze estive non sono state frenate dalla nuvola di cenere vulcanica che, nelle scorse settimane, ha paralizzato il traffico aereo di mezzo mondo. Mentre alcuni hanno già prenotato il loro soggiorno presso alberghi, B&B, agriturismi o villaggi, altri hanno scelto di scambiare la loro abitazione come alternativa alle costose tariffe degli alberghi e alle tipiche vacanze turistiche.
TU PASSI LE VACANZE NELLA MIA CASA E IO NELLA TUA - E’ proprio questo lo “slogan” dello scambio di casa. Un modo diverso di fare vacanza che esiste già da più di 50 anni nei paesi anglosassoni ma che, grazie al servizio e alla velocità offerti dalla rete, si sta diffondendo in tutto il mondo. Basti pensare che ogni anno ci sono circa 250.000 scambi di case situate in 130 paesi nel mondo. Una volta iscritti ad un’associazione specializzata (l’abbonamento costa dagli 80 ai 120 euro l’anno spesso comprensivo di assicurazione), si mettono sul sito delle immagini della propria abitazione, si sceglie il paese d'interesse, si leggono le inserzioni e si contatta il mittente dell’annuncio più interessante. In seguito ci si accorda via mail o per telefono su tutti i dettagli e si è pronti per partire.
I soci possono optare per due tipi di scambio: lo scambio di casa o lo scambio di ospitalità. Il primo consiste nello scambiarsi le abitazioni per un periodo stabilito da entrambe le parti e trascorrere le vacanze ognuno nella casa dell’altro. Oltre alla propria casa nel pacchetto possono essere inserite anche la macchina, la barca o il camper. Lo scambio di ospitalità, invece, prevede che le due parti si ospitino reciprocamente in periodi diversi. Io ospito te e tu ospiti me.
CHI SCEGLIE QUESTO TIPO DI SOLUZIONE PER VIAGGIARE - Gli amatori dello scambio di casa sono persone (single o famiglie) ben educate e rispettose di ogni ceto sociale. Nella maggior parte dei casi sono professionisti, pensionati, medici, avvocati ma anche gente comune desiderosa di scoprire la cultura del luogo ed entrare in sintonia con il paese che si visita. Tutti sono accomunati dalla voglia di viaggiare, scoprire nuovi posti e viverli da abitante. In più possono nascere delle amicizie internazionali che durano nel tempo. Non sono da sottovalutare, inoltre, il risparmio economico ed il vantaggio di avere a disposizione una vera casa con uno spazio molto più confortevole e ampio di una stanza d’albergo. E poi, la vostra casa non resta vuota durante questo periodo e ci sarà qualcuno che si occuperà delle piante e degli animali.
TUTTO E' BASATO SULLA FIDUCIA E SULLA CORDIALITA' - Ma quanto sono sicuri questi scambi? Lo abbiamo chiesto a Cristina Pagetti responsabile dell’ufficio stampa di Scambiocasa.com (referente per l’Italia di HomeExchange.com, leader mondiale dello scambio di casa e di ospitalità per le vacanze): “C’è una polizza contro l’annullamento del viaggio e un meccanismo di feedback che tutela i soci”. Inoltre, prima che l’exchange avvenga, le due parti si scambiano molte informazioni a tal punto che non si possono più definire proprio degli sconosciuti.
QUANTO TEMPO PRIMA DELLE VACANZE BISOGNA INIZIARE A PIANIFICARE LO SCAMBIO? - ”Dipende da dove si vuole andare, ultimamente si cercano anche scambi last-minute anche se è meglio iniziare a pensarci 3 o 4 mesi prima almeno specialmente per lunghi viaggi”. dice Cristina Pagetti. Un buon scambio non si improvvisa. Bisogna dedicare del tempo per conoscere tutte le questioni pratiche e per completare gli accordi. In questi ultimi tempi, inoltre, si stanno diffondendo molto anche gli scambi per un solo week-end.
UN BINOMIO PERFETTO - Come osserva Cristina Pagetti: “una volta provato questo nuovo modo di fare vacanza difficilmente si faranno altri tipi di vacanza visto anche l'arricchimento culturale che ne deriva e, non ultimo, il risparmio economico”. Dunque è un’ottima soluzione per tutti coloro che hanno voglia di vivere la vacanza non da semplici villeggianti ma come degli abitanti del posto e tornare a casa con un bagaglio in più: quello pieno della ricchezza culturale della località visitata.
(di Stefano Girasante - del 2010-06-04) articolo visto 4975 volte
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