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FORESTA AMAZZONICA: IL NOSTRO FUTURO E' NELLA SOPRAVVIVENZA

una delle più importanti foreste del Globo è in pericolo ma per fortuna ci sono gli alleati

Le foreste vergini sono essenziali per la vita sulla terra. Nelle foreste si sviluppano quelle biodiversità che rendono la vita un'esperienza meravigliosa, certo più interessante di una sequenza di attività ripetivive e omologamti che il nichilismo occidentale vorrebbe come modello.
Le foreste servono pure per catturare l'anidride carbonica, principale causa dell'effetto serra. Oggi una delle più importanti foreste, per estensione,l'Amazzonia è in pericolo. Sino a qualche anno fa la scarsa presenza di popolazione e delle vie di comunicazione, avevano protetto questo ambiente, ma ora la ricerca di legname e di altre materie prime ha prevalso sulla coscienza ecologica.
Il Presidente Lula ha disatteso le aspettative del suo elettorato di riferimento sul tema della tutela della Foresta Amazzonica e avrebbe dovuto anche mostrare maggiore attenzione ai bisogni degli Indiani brasiliani e salvaguardare le loro terre.Una protesta delle Tribù del Paese è stata portata avanti dal 16 al 20 agosto 2010 a Mato Grosso do Sul.
Inoltre per denunciare questo problema all'opinione pubblica mondiale il registra del film Avatar, James Cameron ha simbolicamente piantato un albero, il pau-brasil (pernabuco) in via di estinzione nel più grande parco della città brasiliana San Paolo, il parco Ibirapuera.
LA DENUNCIA DEGLI INDIGENI SURUI - La foresta amazzonica da sola rappresenta il 40% delle foreste tropicali del pianeta-Negli ultimi anni più di 139 mila Km quadrati, della foresta amazzonica, sono stati distrutti in modo illegale, tra le aree più colpite quella dove vivono gli indios Surui.
Questi indigeni costituiscono una delle più antiche tribù amazzoniche; il loro attuale capo il 32enne Almi Narayamogo, laureato in un campus americano, ha richiesto un aiuto a Google sperando attraverso la rete di sensibilizzare i frequentatori del web, sulla violenza che sta subendo la foresta amazzonica e il suo popolo. Prima di lui altri 11 capi sono stati uccisi nel tenttivo di fermare la deforestazione.
GLI ALLEATI - Google attraverso il servizio Google Earth si è impegnato a digitalizzare tutta l'area per monitorare i 248 mila ettari della riserva dei Surui. Almir Narayamogo ha così fornito gli indios di Gps, Latpot, fotocamere digitali e pc per collegarsi in rete...
Il popolo Surui, ha iniziato a produrre video su You Tube e ad aprire spazi su facebook. L'alleanza con Google è per il capo dei surui importantissima perchè il governo federale brasiliano, guidato da Luis Inacio Lula fa poco per fermare la deforestazione, anzi nel suo programma c'è la costruzione di una bella autostrada,e fa nulla per impedire la violenza nei confronti degli indigeni. Come i precedenti capi uccisi anche il giovane Almir è sulla lista degli indesiderati; è infatti a conoscenza di un premio di 100000 dollari usa per la sua morte.
PENSARE LOCALMENTE AGIRE GLOBALMENTE - La lotta, comunque continua, anche perchè il problema della deforestazione non è solo locale, anche i Surui pensano locale per avere effetti globali e insegnano a noi colti e raffinati nichilisti che, per dirla come Weber, c'è ancora chi agisce in modo razionale rispetto a valori condivisi dalla sua comunità; insomma la coscienza di classe gli indigeni Surui c'è , l'hanno di loro, non hanno bisogno di qualcuno che gliela insegni. Proprio perchè gli indigeni Surui sono portatori di un pensiero forte che fa del bene comune un valore si sono impegnati con l'organizzazione degli Stati Americani con sede a Washinngton a piantare 1 milione di nuovi alberi in sostituzione di quelli abbattuti.
(di Carlo Baratta - del 2010-09-13) articolo visto 6984 volte
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