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STAR NEI FORNELLI: ITALIA LA NUMERO UNO

La cucina Made in Italy si mantiene ai vertici delle classifiche mondiali.

La cucina italiana, da sempre, è la più apprezzata del mondo ed è naturale che ad esprimerla al meglio siano i nostri cuochi: la loro indubbia fortuna è data da un insieme di fattori. Innanzitutto il loro repertorio culinario è formato da ricette che fanno parte della dieta mediterranea, da sempre apprezzata in tutto il mondo, e soprattutto consigliata per una corretta alimentazione; nel 2008 l’Italia ha presentato ufficialmente all’UNESCO la candidatura della dieta mediterranea nella lista rappresentativa del patrimonio immateriale dell’umanità, e nel 2010 è entrata ufficialmente a farne parte.
PROFETI IN CASA PROPRIA - Di solito si dice che chi è un professionista nel proprio lavoro non venga mai apprezzato nella sua terra e debba andare a cercare fortuna altrove. Questo non è certamente il caso dei nostri cuochi che, sebbene siano ormai presenti in tutto il mondo, riescono ad essere meglio apprezzati in Italia dove nei loro ristoranti, possono usufruire di prodotti freschi e di una tradizione enogastronomica millenaria.
Ed è cosi che grazie ai nostri cuochi che con la loro cucina attirano gente da ogni angolo del pianeta, la gastronomia in Italia rappresenta il 15% del Prodotto Interno Lordo; una percentuale di tutto rispetto se si considera che la gastronomia è anche parte fondamentale un settore importantissimo come il turismo e che molte regioni d’Italia puntino tutto o quasi sulla gastronomia per la promozione del proprio territorio.
I MIGLIORI CHEF DEL MONDO - Un recente studio dell’università di Buenos Aires ha confermato che i cuochi italiani si mantengono ai vertici mondiali nel settore della ristorazione e degli hotel; sempre questo studio rivela che la maggior parte dei cuochi italiani mantiene la sua fama all’estero presentando una cucina italiana tradizionale importando, per circa l’80%, prodotti direttamente dalla nostra penisola.
Tuttavia da questa ricerca è altresì emerso che la maggior parte di loro incontra serie difficoltà nel reperire prodotti tipici sia per la scarsa promozioni di questi prodotti all’estero, sia per la mancata tutela delle tipicità da parte delle istituzioni, che contribuisce ad aumentare il mercato del prodotto falso.
CUOCHI AMBASCIATORI - Come abbiamo detto la promozione turistica di molte regioni della nostra penisola concentra la maggior parte delle proprie forze sulla promozione dell’enogastronomia locale. Facendo un rapido excursus delle nostre regioni vediamo in testa il Piemonte che oltre ad essere stata la regione che ha dato i natali a SLOW FOOD (“pasto lento”, un associazione internazionale nata in provincia di Cuneo come risposta alla moda dei moderni Fast food) ed a altre iniziative culinarie di grande rilievo internazionale, punta molto sul ruolo dei cuochi italiani nel mondo.
Nel 2005 ha raccolto 70 tra i più importanti chef italiani nel mondo per discutere su un progetto a dir poco ambizioso: far si che gli oltre 500 hotel del gruppo virtuale di cuochi italiani nel mondo si trasformassero in ambasciate per l’enogastronomia italiana. Il gruppo virtuale di cuochi italiani nel mondo è un gruppo ormai consolidato che tramite un proprio forum ed i più importanti social network comunica e scambia ricette idee e consigli per tutti i componenti di questa meravigliosa famiglia.
Non so se possa essere fattibile l’idea di “un ambasciata per ogni hotel” ma sta di fatto che la nostra economia non può prescindere dallo sfruttare questo settore, essendo uno dei pochi dove la concorrenza straniera è in vantaggio e soprattutto dove il nostro prodotto è richiestissimo.
(di Francesco Creato - del 2011-04-05) articolo visto 4876 volte
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