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SHOP VIRTUALI: UN COMPUTER PER ACQUISTARE CAPI

E-Fashion, Social Shopping e Club di Vendita, cambiano le frontiere d'acquisto

I cambiamenti rivoluzionari che internet ha imposto a livello culturale, d’informazione, d’intrattenimento, di relazioni personali, di business, sono ben noti e accrescono costantemente il loro potenziale. La stessa vita delle imprese è stata coinvolta direttamente, dato che per essa si è prospettato, accanto al mercato reale, l’esistenza di uno virtuale, cyberclienti, cyberconcorrenza, cybermeriari che ha comportato un nuovo modo di fare economia e business, di comunicare, di promuovere, di vendere e fare marketing.
Per questo motivo il commercio elettronico, non più inteso come semplice supporto alle transazioni commerciali (inviare documenti, come ordini d’acquisto o fatture in formato elettronico), è considerato come realtà di confronto e di verifica se offre buone opportunità di comparazione per qualità e prezzo, sia del prodotto, sia del servizio.
Per il consumatore è uno strumento rapido, comodo, in cui spesso c’è la possibilità di risparmiare. È possibile acquistare di tutto in rete, dall'oggettistica all'elettronica e addirittura l'alimentare. Con una semplice registrazione gratuita ai vari siti si può entrare nel centro commerciale più grande e più fornito del pianeta: Internet. Acquistare su Internet non è una mera attività di tendenza o di moda, è ormai un vero e proprio veicolo per acquistare comodamente da casa, una valida alternativa allo shopping reale.
É una possibilità concreta e per certi versi vantaggiosa, ma da evitare solo quando ciò che si deve acquistare ha bisogno di riflessioni attente e di essere osservato dal vivo. Comprare online, infatti, permette di visitare tanti “negozi” virtuali, in molto meno tempo rispetto a quelli reali, e di trovare prodotti a prezzi davvero competitivi. Si tratta di una realtà in costante aumento nel panorama web, soprattutto nel settore abbigliamento.
E-FASHION, LA MODA CONQUISTA IL WEB - E’ superato il dogma del commercio tradizionale in boutique e atelier, in cui commesse artefatte proponevano abbinamenti talvolta inaccettabili; visibilmente alleggerite le lunghe code e prove in camerino, perchè il mercato della moda si propone on line e il suo potenziale cresce di mese in mese. Il sistema e-commerce convince anche i più importanti brand della moda internazionale, proponendo store virtuali nei propri siti.
Acquistare sul web non spaventa più il consumatore, anzi s’innesca ciò che i pubblicitari chiamano “fidelizzazione del cliente”, sostenuta dal passaparola e da garanzie, come la veloce sostituzione o il rimborso totale e in alcuni casi l’assistenza post vendita. Davanti allo schermo del proprio computer si possono passare in rassegna intere collezioni, riempiendo il carrello virtuale e aspettando con impazienza la consegna dell’oggetto dei desideri nel curatissimo packaging.
SOCIAL SHOPPING E CLUB DI VENDITA: NUOVE FRONTIERE D’ACQUISTO - I Social shopping, consistono in siti internet che quotidianamente propongono servizi o prodotti nella propria città o in tutta Italia, con sconti che variano tra il 30 e il 70%. Offerte che durano pochi giorni e che devono trovare un minimo di aderenti (un gruppo, appunto). Differenti rispetto ai Social shopping, sono i Club di vendita.
Il meccanismo è simile, ma questi siti offrono soprattutto abbigliamento e accessori di grandi marche (in stock o delle collezioni precedenti), acquistabili con “offerte lampo”, anche da singoli clienti. Net-a-porter.com, e-luxury.com e yoox.com sono le boutique virtuali multimarca più cliccate. Quest’ultimo, un esperimento tutto italiano, vanta 4 milioni di contatti al mese, 200 dipendenti e 1,2 milioni i capi consegnati.
COME FUNZIONANO - Subito dopo l’iscrizione sul sito internet (Groupon, City-deals, Kgb deals, Glamoo, TuangOn, per citare i più conosciuti), si sceglie la propria città e il tipo di servizio per cui si desidera ricevere le offerte. Lo scopo è quello di raggruppare un determinato numero di persone geograficamente vicine (solitamente città o provincia) che siano interessate ad acquistare voucher (buoni) per un prodotto o un servizio locale.
Se il gruppo minimo non si forma, non si perde niente, ma nessuno potrà usufruire dell’offerta; in caso positivo, invece, ci si potrà godere un weekend in un agriturismo al prezzo di una cena o un abbonamento annuale alla palestra al prezzo di uno semestrale. Gli iscritti sono già milioni in Italia e all’estero, sono giovani adulti (25/40enni), laureati, lavoratori, divisi a metà tra uomini e donne (anche se le donne prevalgono di poco), residenti in grandi città e acquistano spesso dal posto di lavoro.
(di Giorgio Vulcano - del 2011-04-13) articolo visto 5321 volte
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