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L’ORDINE DI VITTORIO VENETO DELLA REPUBBLICA ITALIANA

I criteri di concessione, l'insegna

PREMESSA - Abbiamo modo oggi, di parlare di un particolare Ordine Cavalleresco istituito nel 1968 e dichiarato cessato nel marzo 2010, è l’Ordine di Vittorio Veneto, il quale era sostenuto da un’unica classe di cavalieri.
La legge del 18.03.1968, creò appunto questo importantissimo riconoscimento che venne conferito ai partecipanti della 1^ guerra mondiale. L’attribuzione poteva avvenire ai sensi e per gli effetti del 1° articolo della medesima Legge dello stato solo in favore di coloro che avevano prestato il loro autorevole servizio in guerra e per un minimo di mesi 6 al fronte.
CRITERI DI CONCESSIONE - La concessione ovviamente non era automatica ma era possibile ottenerla solo tramite una formale istanza presentata al Ministero della Difesa attraverso il Sindaco del Comune di residenza del reduce.
Fino allo scorso anno l’Ordine di Vittorio Veneto era costituito e diretto da un Gran Consiglio di nr 4 membri, tutti alti ufficiali delle forze armate italiane e le cariche (nominative) venivano decretate dal presidente della Repubblica su espressa proposta del Ministero della Difesa. Particolare interesse è segnalare che i titolati dell’Onorificenza ottenevano anche un assegno vitalizio senza ritenute.
L’INSEGNA - Era una croce greca, dove sul fronte vi era caricato una stella a 5 punte, mentre sul retro il cassetto protettivo (simbolo) della 1^ guerra mondiale 1914 – 1918. La croce greca è appesa ad un nastro di seta costituito da 15 pali, i quali si alternavano nei colori verde bianco e rosso, su due file laterali a destra e sinistra, rappresentando la bandiera italiana. Al centro invece un palo centrale celeste affiancato da due pali bianchi. Il motivo della cessazione dell’Ordine di Vittorio è dato dal decesso degli ultimi insigniti partecipanti alla 1^ guerra mondiale.
(di Rino Berardi - del 2012-03-21) articolo visto 4932 volte
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