Premio Amnesty Emergenti a Carlo Valente

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ROSOLINA MARE – E’ Carlo Valente, con “Crociera Maraviglia”, il vincitore del Premio Amnesty International Italia Emergenti, assegnato ieri sera, domenica 23 Luglio a Rosolina Mare (RO), nell’ambito della 20a edizione di Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty, il festival musicale sostenuto da Amnesty International Italia che unisce musica e diritti umani.
Gli altri premi sono andati a Elisa Erin Bonomo, che ha vinto il Premio della Critica, e agli Amarcord che si sono aggiudicati il Premio della Giuria Popolare.
Le giornate del festival, ricche di dibattiti sul tema dei diritti e concerti, hanno visto le performance di artisti come Psycodrummers, The Bastard Sons of Dioniso, Diodato e Lele. Ad completare il tutto tre installazioni di arte contemporanea, legate al tema dei diritti umani: “Inalienabile” del collettivo PianoB, “Sos – Save Our Souls” di Achilleas Souras e “Il peso delle parole” di Andrea Dodicianni.
La 20a edizione di “Voci per la Libertà”, che ha visto un’importante presenza di pubblico, si è conclusa con l’emozionante esibizione di Nada, che ha ritirato il Premio Amnesty International Italia riservato ai big per il suo brano “Ballata triste”, dedicato al delicato e purtroppo attuale tema della violenza sulle donne.

Nada ha dichiarato: “Quando ho scritto ‘Ballata triste’ sapevo di trovarmi davanti a un tema difficile, doloroso; avevo timore a scriverla, ma poi mi è uscita proprio così come la sentite. Non ho cambiato nemmeno una parola. Evidentemente queste cose le avevo già dentro di me. È una canzone molto asciutta, racconta una giornata normale di una coppia in cui si arriva alla tragedia. Una ragione che porta alla follia che scatena la violenza come quella alle donne nasce secondo me dal fatto che oggi ci sono molte solitudini, ci si rinchiude in se stessi. Questo riguarda anche gli uomini. Non si parla con nessuno dei problemi di coppia, e questo servirebbe forse a superare certi problemi, a non perdere la testa. Ci vorrebbero luoghi di aggregazione, confronto”.
Per tutto il festival, inoltre, Amnesty ha promosso la campagna “Coraggio”, che Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Italia, ha descritto così: “La campagna vuole difendere donne e uomini che difendono i diritti umani. Dal 1961, anno in cui Amnesty è nato, non è mai successo che contemporaneamente presidente e direttore di una sezione nazionale di Amnesty fossero arrestati come è successo ora in Turchia. Se persino Amnesty finisce in galera significa che la situazione è grave. Ma in Turchia anche 130 giornalisti sono stati arrestati”.
In più, rispetto al tema del femminicidio, Noury ha dichiarato: “In Italia è ormai un fenomeno che annualmente supera le tre cifre, siamo a oltre 100 casi. Ed è ormai un fenomeno strutturale. L’Italia pensa solo alla punizione dei reati, ma poi taglia i fondi ai centri anti-violenza. Così facendo le dichiarazioni contro i femminicidi sono solo retorica”.