Venezia, operazione “Venice Jouney”: caccia ai furbetti del B&B

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Venezia operazione Venice JourneyVENEZIA – “Beautiful palazzo in quiet corner of Venice”: con questo annuncio un cittadino italiano, proprietario di una palazzina di pregio nel centro storico di Venezia, pubblicizzava la sua struttura ricettiva su diversi siti internet.

La locazione della magione, al prezzo variabile tra 13.000 e 25.000 euro a settimana, è dedicata soprattutto a una clientela straniera, interessata a servizi aggiuntivi di lusso quali vasca idomassaggio, bagno turco, terrazza panoramica e attracco privato per l’ingresso diretto dal canale.

Quando i militari del I Gruppo della Guardia di Finanza di Venezia con la collaborazione degli agenti della Polizia Municipale lagunare sono giunti presso la struttura, ad accoglierli hanno trovato un maggiordomo e personale di servizio in livrea: servizi aggiuntivi richiesti dal cliente di turno, evidentemente molto esigente. Peccato che l’attività di locazione fosse completamente sconosciuta al fisco ed al Comune di Venezia.

Per il proprietario e gestore, oltre all’irrogazione delle sanzioni amministrative per la violazione della normativa regionale e comunale in materia turistica, c’è stata la segnalazione al competente Reparto della Guardia di Finanza per l’esecuzione dei necessari approfondimenti, visto l’irregolare impiego dei lavoratori e l’esiguo reddito dichiarato al fisco.

L’operazione “Venice Journey” prosegue e continua a riservare sorprese. Oltre a locazioni di lusso ed affitti turistici “fai da te”, in un caso gli operanti hanno anche individuato un vero e proprio ostello, nel sestiere Cannaregio, nel quale venivano ospitati fino a 20 turisti a notte in condizioni igieniche disastrose e con scarsa sicurezza.

In un altro caso, invece, un controllo documentale ha portato a denunciare un affittacamere abusivo. Un pattuglia delle Fiamme Gialle, infatti, ha eseguito un controllo nei confronti di un cittadino pachistano mentre faceva alcune foto nei pressi del Ghetto ebraico a Venezia. Il cittadino straniero, risultato poi un tranquillo turista in visita alla città, dichiarava di aver soggiornato in una struttura ricettiva trovata on –line: immediati i controlli con la segnalazione dell’affittacamere abusivo alla Procura della Repubblica per la mancata comunicazione degli alloggiati.

Negli ultimi due mesi di attività, sono stati scoperti nr.29 immobili abusivi gestiti da 24 persone fisiche, contestati circa 50.000 euro di sanzioni amministrative e denunciati nr.10 persone per la mancata comunicazione degli alloggiati alla Questura. L’attività di controllo economico del territorio ha anche permesso di acquisire numerosi elementi di interesse ai fini fiscali.

L’attività svolta ha avuto anche l’effetto di aumentare la compliance dei cittadini, tanto che, nel terzo trimestre del 2015, prima di dare avvio all’operazione “Venice journey”, erano state censite poco più di 200 comunicazioni di inizio attività quali “locazioni turistiche”, mentre alla data odierna ne risultano inserite circa 1900, con un incremento di nuove attività emerse di oltre 1600 in valore assoluto, e dell’800% in valore percentuale.

L’operazione “Venice Journey” continuerà anche nei prossimi mesi per salvaguardare gli imprenditori che operano nella legalità e che rispettano le regole, oltre che la sicurezza dei cittadini veneziani e dei turisti che soggiornano a Venezia.