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LE NUOVE TECNOLOGIE TRA USO ED ABUSO DA PARTE DEI RAGAZZI: QUAL’E' IL RUOLO DELLA SCUOLA?

Chat ed SMS offrono ai ragazzi un nuovo e potente canale di comunicazione che spesso, però, viene abusato diventando uno strumento che non sviluppa, ma al contrario, impoverisce le competenze relazionali dei giovani. Come può la Scuola rispondere a questo fenomeno che si sta traducendo in una vera “emergenza educativa”?

Negli ultimi anni la diffusione della tecnologia informatica ha introdotto notevoli cambiamenti nello stile di vita di ogni individuo ed ha rappresentato anche un importante elemento di innovazione e supporto alla didattica nelle scuole di ogni ordine e grado. L’uso del PC e di tutti i “gadget informatici” (cellulari al primo posto) è ormai un elemento caratterizzante la vita quotidiana di ognuno di noi. I ragazzi, possessori di questi strumenti in età sempre più precoce, hanno fatto della loro presenza un mezzo indispensabile per le proprie dinamiche di relazione interpersonale. Telefonini e social network in internet rappresentano per i giovani delle estensioni illimitate alle proprie possibilità di comunicazione e rapporto con gli altri. Per loro, inoltre, queste tecnologie multimediali si caratterizzano anche come delle importanti risorse da imparare a conoscere a scuola e da utilizzare in quel contesto per potenziare l’efficacia della propria formazione culturale. La didattica, infatti, risulta ampiamente facilitata dall’ingresso di queste strumentazioni nel mondo dell’insegnamento. Ma quest’uso enormemente intensificato di cellulari e PC negli ultimi anni ha cominciato a far emergere anche problemi nuovi legati proprio al loro abuso o utilizzo disfunzionale tra i giovani e gli adolescenti.
L’USO ATTUALE DEI NUOVI STRUMENTI TECNOLOGICI TRA I GIOVANI - Il Segretario generale dell’Eurispes, Prof. Marco Ricceri, ha illustrato nel corso della Prima Conferenza Internazionale su Media ed Educazione, dati e risultati emersi in particolare dal Rapporto Italia 2007 e dal 7° Rapporto Nazionale sulla Condizione dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Tali dati denunciano che ormai in Italia il 56% dei bambini tra i 9-10 anni ha un telefono cellulare, il 38,7% lo utilizza soprattutto per inviare dei messaggi sms, il 30,2% fa in media da una a tre telefonate al giorno, il 32,5% lo spenge solo prima di andare a dormire. I giovani fra i 16 ed i 24 anni si inviano in media 15 messaggi al giorno.”
Uno studio condotto dal prof. Daniele La Barbera dell’Università di Palermo su un campione di oltre 2.200 studenti delle scuole superiori e pubblicati dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, evidenzia che un adolescente italiano su cinque soffre di comportamenti disfunzionali rispetto all’uso di cellulari, di Internet e dei nuovi tecno-apparati. Questi risultati identificano con chiarezza una forma di disagio che, in assenza di contromisure, rischia di innescare perfino vere e proprie forme di dipendenza. Il 22% dei giovani oggetto dell’indagine ha infatti manifestato un atteggiamento eccessivamente ‘immersivo’, trascorrendo troppe ore al computer o mostrando forme di attaccamento quasi maniacali nei riguardi dei ‘gadget’ tecnologici. Questo tipo di tendenza tra i giovani è ormai riscontrata da numerosi studi in campo medico e psicologico.
Lo Psichiatra Vittorino Andreoli analizzando l’impatto che i cellulari ed Internet producono sugli adolescenti sottolinea che, quando questi mezzi vengono loro affidati senza alcun processo educativo, se ne determina spesso una fruizione che “è contraria alla socialità intesa come relazione” e conduce “ad una forma di ‘autismo digitale’ dove alle persone si sostituisce la loro immagine virtuale”.
QUALE RUOLO PUO’ ASSUMERE LA SCUOLA IN RISPOSTA A QUESTO FENOMENO? - È chiaro che con chat, forum e messaggi SMS è nato un nuovo tipo di comunicazione, sintetica, concisa e veloce. Ma che tipo di comunicazione, di dialogo, di relazioni sociali, di cultura si esprime attraverso i messaggi SMS di un telefono cellulare? I giovani di oggi costantemente immersi nella nuova comunicazione digitale, rischiano che il cellulare o lo schermo del computer si trasformino per loro in mediatori delle proprie relazioni interpersonali. Tali mezzi quindi, piuttosto che rappresentare un fattore di ampliamento e di sostegno per affrontare le difficoltà di confronto con gli altri, diventano uno strumento per gestire abitualmente le relazioni. In tal modo è possibile che la “comunicazione telefonica o telematica” diventi un sostituto della “comunicazione reale”.
La Scuola in tutto ciò, ponendosi il fine della formazione olistica dell’individuo, deve cercare di rispondere a questa moderna emergenza educativa. Ed in questo senso quello che essa può fare è cercare di prevenire il rischio di impoverimento delle capacità personali di comunicazione e relazione interpersonale che la fruizione sconsiderata dei mezzi tecnologici comporta nei ragazzi. A tal proposito la più importante tipologia di intervento è quella di permettere agli studenti di seguire, insieme a tutte le altre discipline curriculari, anche un percorso psico-educativo teso a promuovere lo sviluppo delle competenze socio-emotive dei giovani. In un mondo ormai caratterizzato dalla tecnologia e dalla multimedialità, la Scuola non può esimersi dal perseguire un fine di “alfabetizzazione” che riguardi le nuove forme ed i nuovi linguaggi della comunicazione. Tutto ciò per evitare che, senza un’adeguata educazione, gli adolescenti non si pongano come fruitori consapevoli dei nuovi media rischiando così di sviluppare atteggiamenti disfunzionali rispetto al loro uso e ricevendo, di conseguenza, danno e non beneficio da quelli che dovrebbero essere in realtà solo dei supporti di facilitazione comunicativa.

FONTI:
Daniele La Barbera; “Tecno-dipendenze: ne soffre un adolescente su cinque” - Comportamenti disfunzionali legati all’uso di cellulari, Internet e nuove tecnologie. www.cnr.it/news; 02/08/2007
First International Conference on Media Education, Riyadh, 4-7 marzo 2007
Vittorino Andreoli “La vita digitale” Rizzoli, 2007
(di Federica D'Agostino - Psicologa - del 2008-11-13) articolo visto 89594 volte
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