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Donne unite contro violenza

LA CAMPAGNA “TUTTI INSIEME, TUTTI PIU’ FORTI”: LA DONNA SI RIBELLA

La Nazionale di Pallanuoto Femminile è scesa in campo

Una donna su tre (33 %) ha subito violenza fisica e/o sessuale dopo i 15 anni: per ricordare gli abusi “silenziosi” e per promuovere azioni di sensibilizzazione a riguardo, scende in campo anche la Nazionale di Pallanuoto Femminile. Non esiste estrazione sociale, titolo di studio o quant’altro ad accomunare le donne che subiscono maltrattamenti, significa che c’è dietro qualcosa di molto più intrinseco di quanto si possa mai immaginare.

La violenza contro le donne però, come tutti i drammi sociali, riflette un intreccio di motivazioni causali, alcune sociali, altre legate alle singole persone e la nostra cultura è solo una tra queste. La povertà, l’alcolismo, la droga, la sofferenza psichiatrica, la bassa scolarità sono fattori almeno altrettanto importanti.

Facendo un’analisi di questo momento storico, la donna che subisce violenza si sente isolata, incapace di avere aiuto, colpevole e abbandonata in una società senza apparenti valori, in cui le persone sono e appaiono disorientate e fragili ed è forte la presenza dell’Io singolo e una poca attenzione all’unione.

Nell'ultimo anno sono in calo i reati di violenza, stalking o di abusi contro le donne. Secondo i dati del Viminale, aggiornati al 3 marzo, gli omicidi con vittime di sesso femminile sono stati 137 (-22,6%), di cui 102 in ambito familiare (-16,3%). In calo anche gli atti persecutori (-24,8%) mentre aumentano gli allontanamenti del partner violento.

"Tutti i reati con vittime di sesso femminile sono in diminuzione", ma "ancora c'è da lavorare e nessuno deve girare la testa dall'altra parte", commenta il ministro dell'Interno, Angelino Alfano. I dati del Viminale segnalano che nell'ultimo anno (4 marzo 2014/3 marzo 2015) sono complessivamente in calo (-15,4%) gli omicidi (pari a 427 in totale). Sono 137 quelli che riguardano le donne, quasi uno ogni tre giorni; un dato che registra un calo del 22,6%. In ambito familiare, nell'ultimo anno gli omicidi sono stati 163 (-7,9%), di cui vittime di sesso femminile 102 (-16,3%).

Seppure in totale sono calate le violenze sessuali (-22,3%), le donne registrano una percentuale molto alta: nel 91,7% dei casi sono loro l'oggetto di abusi sessuali. Calano anche le lesioni dolose (-13,80%), le percosse (-17,04%), le minacce (-17,04%), i maltrattamenti in famiglia o verso i fanciulli (-14,79%). "Le buone leggi sullo stalking e sulla violenza di genere - ha spiegato Alfano - hanno prodotto ottimi risultati. La battaglia non è ancora vinta, ma tantissime donne coraggiose, nell'ultimo anno, hanno potuto allontanare da casa i mariti violenti e hanno avuto il coraggio di denunciare sentendosi più protette dalle nuove leggi".

"Ringrazio di cuore - ha proseguito il ministro - tutte le donne che hanno avuto la forza di denunciare, così come ringrazio tutti coloro che hanno avuto la forza di testimoniare e che lo Stato proteggerà in ogni modo, assicurando loro assoluta riservatezza. Andiamo avanti su questa strada - ha concluso - che non è ancora completata, ma è quella giusta".

Anche le grandi aziende soprattutto se producono espressamente per le donne, sono scese in campo. Un esempio è la Fashionadvices che promuove una campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, che in Europa presenta numeri particolarmente allarmanti: una su tre (33 %) ha subito violenza fisica e/o sessuale dopo i 15 anni (dati FRA).

La stessa attenzione ce l'ha lo sport. Per ricordare gli abusi “silenziosi” e per promuovere azioni di sensibilizzazione a riguardo, è scesa in campo anche la Nazionale di Pallanuoto Femminile con le immagini del Creative Director Marco Scorza che ha dato vita ad una campagna sociale innovativa contro la violenza sulla donna denominata “L’unione fa la forza”: perché l’impatto comunicativo delle immagini forti e innovative stimolano le donne ad una positiva ribellione. Spesso nelle campagne contro la violenza sulla donna, l’oggetto della violenza viene ritratto nel suo momento di sconfitta e del maltrattamento subito, al contrario le immagini della campagna ritraggono la donna forte, capace di unirsi e ribellarsi.

Lo sport è un momento di vera coesione tra le persone perché necessita della partecipazione di tutti per ottenere risultati, dell’amore verso un unico obiettivo. Solo grazie all’unione, all’amore e alla coesione le donne possono ribellarli alla violenza e uscire da un tunnel tendendo la mano proprio come avesse una squadra a supportarla.

“Il Setterosa” ha usato, per le foto della campagna, l’alta gioielleria, costituita dai preziosi pendenti in diamanti, oro e argentium, del brand Giamore di Danilo Giannoni e la luxury bag di Gabriella Reznek: mondi lontani che anche in questo caso uniscono sport e luxury per dire “Tutti insieme tutti più forti”.

D’amore non si muore dicevano le nonne, ma d’amore in realtà si può davvero morire. Lo sanno tutte le donne che, mai come in questi anni, sono state vittime di violenze e soprusi, molto spesso perpetrati da chi diceva di amarle. Cosa non funziona? Se non possiamo trovare una spiegazione, forse possiamo impegnarci, per prime noi donne, a trovare una soluzione, un nuovo linguaggio che insegni il rispetto e il valore del genere femminile a questa e alle prossime generazioni.
(di Adina Verì - del 2015-03-22) articolo visto 2018 volte

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