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SIMONA MOLINARI AL BLUE NOTE CON “CROCE E DELIZIA” (INTERVISTA)

presentato ai nostri microfoni il secondo lavoro della cantante aquilana che ha messo d’accordo critica e pubblico

Un album, “Croce e delizia”, che ha riscosso grandi favori da critica e pubblico (non ultimo il giudizio di un’importante rivista nazionale che lo ha inserito fra i migliori dieci dell’anno), il singolo “Amore a prima vista” che ha addirittura conquistato il disco d’oro per aver superato i 15000 download restando a lungo nei primi dieci posti delle classifiche, una serie di concerti in Asia accolti in maniera incredibile, un tour estivo andato benissimo … insomma c’è da essere veramente soddisfatti!
Il 2010 è l’anno di Simona Molinari, interprete raffinata ed elegante, che con questo suo secondo lavoro discografico ha ammaliato tutti confermando quanto già di buono fatto vedere con il precedente “Egocentrica”.
“Croce e delizia” è un cd incredibilmente bello, fresco e ricco di fascino, si lascia ascoltare con gran piacere traccia dopo traccia. La precisa scelta stilistica di abbandonare qualche funkettino o bossanova un po’ più facili presenti in “Egocentrica” per dare spazio ad intriganti ritmiche jazz poteva sembrare rischiosa ed invece si è rivelata decisamente vincente: siamo di fronte ad uno di quei dischi in cui si rasenta la perfezione.
Insomma un gioiello che non fa che confermare il talento di un’interprete che oggi è senza ombra di dubbio una splendida realtà del panorama musicale italiano. Importante nell’ascesa artistica della Molinari il contributo della Mosca Jazz Band, musicisti strepitosi che la accompagnano anche live: Raffaele Pallozzi (piano), Fabio Colella (batteria) e Fabrizio Pierleoni (basso).
Stasera la cantante aquilana si esibirà in un attesissimo concerto al Blue Note di Milano, un vero tempio della buona musica, locale fra i più importanti in Italia.

“Sono emozionatissima per questa data - così la Molinari ci presenta la serata - è un appuntamento importante per me e lo è anche per la Mosca Jazz Band perché presento il mio nuovo lavoro. So che ci sarà molta gente e tante persone specializzate del settore. Ho voluto dunque omaggiare Milano di uno dei miei incontri musicali avuti in Asia: ci sarà una sorpresa durante lo spettacolo!”.

Nelle sue parole il racconto del suo 2010 da favola.

“Croce e delizia” è il suo secondo lavoro discografico: com’è nato?

R - È un disco più omogeneo e maturo del primo. Avevo già un po’ di idee che poi sono state sviluppate da me con tutta la band, in particolare con Raffaele Pallozzi che ha firmato alcuni brani insieme a me. Contiene nove canzoni, di cui sette inediti (sei sono miei) e due cover, una registrata live ad Hong Kong e l’altra, che fa parte del musical “Jekill & Hyde”, parla di questa prostituta che è molto egocentrica sul palco e descrive il suo stato e quando appunto sul palco la prima volta chiamata dagli uomini del locale dove canta (da qui mi è venuta anche l’ispirazione per “Egocentrica”). Nell’album ci sono varie collaborazioni: oltre a quella importantissima con Ornella Vanoni su “Amore a prima vista”, il primo singolo estratto, anche quelle con Fabrizio Bosso (già presente nel mio primo cd) e i Solis String Quartet , quartetto eccezionale di musicisti che ha arrangiato “Tutto il rumore del mondo”. Ho scritto quest’ultimo brano quando sono tornata a casa per la prima volta dopo il terremoto ed è una piccola riflessione su quello che questa tragedia mi ha lasciato.

Amore a prima vista” è stato subito accolto in maniera incredibile dal pubblico (disco d’oro con oltre 15000 download e presenza fra i primi dieci posti nelle classifiche). Come detto si è così rinnovata la collaborazione con la Vanoni, dopo il meraviglioso esperimento a Sanremo lo scorso anno con “Egocentrica”.

R - La canzone è entrata immediatamente nella top ten dei singoli più scaricati in Italia ed è piaciuta molto a Linus che l’ha mandata a ripetizione su Radio Deejay, ma devo dire con gran gioia che è andata bene anche nelle altre radio. Non smetterò mai di ringraziare Ornella: è una persona fantastica, l’ho chiamata quando ho scritto il pezzo pensando che nessuno meglio di lei l’avrebbe potuto cantare, viste le sue sonorità. Non pensavo avrebbe accettato, invece mi ha richiamato dicendomi che le piaceva e l’ha registrato. Con lei c’è un rapporto bellissimo che continua: ci siamo esibite insieme anche al Wind Music Award a Verona dove ho ritirato il premio dalla Fimi, per me motivo di grande soddisfazione.

Analizzando le tracce del disco personalmente sono rimasto molto colpito da “Eclissi”: com’è nata?

R - In realtà molto merito va a Carlo Avarello, mio produttore, il testo non è mio ma di Maurizio Vultaggio ed è una bossanova calda sul tema di due amanti che vengono descritti come fossero satelliti e costellazioni. Il ritmo è qui arricchito dalla tromba di Fabrizio Bosso che sembra duettare con me allo stesso livello: si sente il suono di un vero maestro!.

“Portate gli uomini” e “Single per l’estate” mettono in evidenza un’altra faccia dell’universo Simona, più ironico. Ci parla di questo aspetto della sua musica? R - Penso che nella vita normale mi porto dietro tanta ironia ed autoironia, credo sia una cosa che viene dalla mia atavica napoletanità. C’era dell’ironia anche in “Egocentrica”: me la porterò dentro in generale nella vita. Mi sono divertita in particolare con “Single per l’estate”: vuole essere un po’ uno sfottò ai singoli per l’estate che diventano poi i tormentoni del momento.

“Egocentrica” e “Croce e delizia”: due lavori che sembrano l’uno la continuazione ideale dell’altro. In quest’ultimo, però, ha privilegiato sonorità più jazz: come mai questa scelta?

R - Perché è quello che mi piace maggiormente. Appoggiandomi poi ai musicisti della Mosca Jazz Band come arrangiamenti è venuto tutto da sé, loro sono molto forti in questo genere ed ho voluto lasciarli liberi di esprimersi al meglio.

Nel cd c’è una dedica molto toccante alla sua famiglia e soprattutto alla città de L’Aquila (ormai tutti la considerano aquilana). Voi come artiste avete prima fatto il concertone “Amiche per l’Abruzzo” a San Siro raccogliendo una folla incredibile e poi qualche mese fa è uscito il dvd per continuare a raccogliere fondi. Cosa pensa lei dell’attuale situazione nel capoluogo abruzzese?

R - Innanzitutto ci tengo a dire che io mi sento aquilana a tutti gli effetti. Si è mosso tutto il mondo per dare una mano. Il fatto che la ricostruzione sia un po’ in alto mare forse è dovuto a previsioni inizialmente sbagliate di cui si sentono i risultati ora. Non so come si potrebbe migliorare la situazione: sicuramente bisognerebbe portare a livello di informazione in tutta Italia la realtà qual è. Non mi sento di dare giudizi, penso semplicemente che uno dovrebbe venire a L’Aquila qualche giorno per capire come stanno le cose.

Il tour asiatico di qualche mese fa è stato un grandissimo successo: si sarebbe mai aspettata un’accoglienza del genere?

R - Sinceramente prima di partire non sai mai cosa troverai dall’altra parte del mondo, rimani sempre un po’ sbigottito. Non me l’aspettavo assolutamente, ma mi ha reso felicissima. La cosa più bella è che torneremo in ottobre lì allungandoci fino a Tokyo in Giappone dunque ci hanno richiamato.

Appuntamento dunque stasera alle 21.00 al Blue Note di Milano: un’occasione da non perdere per scoprire il mondo di Simona Molinari … un mix di classe, finezza, eleganza ed ottima musica!
(di Piero Vittoria - del 2010-09-30) articolo visto 3609 volte
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