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ADDIO A BORGONOVO: "ATTACCANTE NATO" NEL CALCIO E NELLA VITA

A soli 49 anni si è spento l'ex attaccante di Milan e Fiorentina

Ieri pomeriggio Stefano Borgonovo ci ha lasciato. L’ex attaccante di Milan e Fiorentina si è dovuto arrendere alla Sla, malattia infida e che non lascia scampo, a soli 49 anni. La “Stronza”, come lui chiamava la malattia, lo aveva colpito una decina di anni fa. É allora che Stefano ha iniziato a manifestare i primi sintomi: camminava a fatica, a volte inciampava senza aver trovato alcun ostacolo davanti a sé.
Il suo corpo aveva iniziato a non rispondergli. Quando arriva la diagnosi, è in pratica una sentenza di morte: Sla, malattia incurabile che ti logora piano piano, fino a non lasciarti scampo. É in questo momento che Borgonovo fa emergere il suo carattere da combattente. Chiunque altro si sarebbe lasciato andare, avrebbe invocato una morte rapida invece di quella lenta agonia, ma lui no. Dopo il primo momento di comprensibile scoramento, Borgonovo decide di combattere come era sempre stato abituato a fare sul campo di calcio.
É allora che diventa un simbolo della lotta alla Sla. Nel 2007, rimane 4 mesi in ospedale a causa di frequenti crisi respiratorie. Sembra sul punto di lasciarci, ma si salva grazie ad una tracheotomia. Decide quindi che è giusto raccontare la sua storia, far conoscere la sua storia e le sue lotte, così nel 2008 esce allo scoperto. Da questo momento inizia una nuova fase della sua vita: inizia a raccogliere fondi per sostenere la ricerca di una cura, scrive un libro “Attaccante nato” in cui racconta la sua lotta e le sue angosce, sensibilizza tutto il mondo del calcio su una malattia che colpisce più frequentemente di altri, chi fa il calciatore di mestiere.
Da Baggio, suo grande amico fin dai tempi della Fiorentina, a Maldini, da Ancelotti a Beckham, tutto il mondo del pallone si è stretto in questi ultimi 5 anni attorno a lui, ammirandone il coraggio e la voglia di non mollare. La sua casa era diventata un viavai di persone che andavano a trovarlo per incoraggiarlo e finivano per essere incoraggiati da lui. Nonostante ormai potesse comunicare solo grazie ad un sintetizzatore vocale, Borgonovo era diventato anche un collaboratore della Gazzetta, elargendo consigli e punzecchiature sempre con lo stile pacato che gli si riconosceva. Borgonovo da calciatore ha avuto l’amore dei tifosi di due squadre, Fiorentina e il Milan, ma come uomo ha conquistato il cuore di tutti. Nella Fiorentina, con Baggio, alla fine degli anni 80, ha fatto impazzire un’intera città, formando la famosa B2 con il Divin Codino.
Nel Milan, ha vinto tutto sotto la guida di Sacchi e con gente come Van Basten, Ancelotti e Baresi come compagni. Ora che non c’è più, tutti noi sentiamo un vuoto dentro. Stefano non lascia solo la sua famiglia, la moglie Chantal e i suoi figli, lascia un mondo intero di persone che ne hanno amato il coraggio, lo spirito e la voglia di vivere. Ciao, Stefano, ci mancherai.
Foto tratta dalla copertina del libro: "Attaccante nato" scritto da Stefano con la collaborazione di Alessandro Alciato (edizioni Rizzoli)
(di Davide Luciani - del 2013-06-28) articolo visto 4456 volte
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