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Jim Kerr Simple Minds Roma

I SIMPLE MINDS INCANTANO ROMA

La band di Jim Kerr si è esibita lo scorso 27 luglio all’Auditorium Parco della Musica nell’ambito di “Luglio Suona Bene”

ROMA - Jim Kerr e le sue “Menti Semplici” incantano Roma: in un Auditorium Parco della Musica sold out la band scozzese ribadisce di essere in un periodo di forma strepitoso. Il feeling che la lega all’Italia è unico: l’amore che il pubblico nostrano nutre da sempre verso Kerr e soci è qualcosa che pochi gruppi possono vantare.

Un concerto perfetto sotto ogni punto di vista: qualcuno ha parlato di “revival anni’80”, noi non siamo per nulla d’accordo, i Simple Minds sono ben altro! Tanti gruppi di oggi avrebbero da imparare da loro: il carisma ed il magnetismo sul palco di Jim Kerr sono ineguagliabili, è difficile trovare uno come lui nella musica attuale. La line up è ormai consolidata da anni, dopo i tanti cambi in passato, e sa regalare show ad alto tasso energetico: Charlie Burchill (chitarre), unico superstite della formazione originale con Kerr, l’altro storico membro Mel Gaynor (batteria), Andy Gillespie (tastiere), Ged Grimes (basso) e Sarah Brown (cori).

Si parte alla grande con Waterfront e subito Kerr ammalia il pubblico con il classico “Roma, let me see your hands” e tutti battono le mani a ritmo. “Grazie mille, come stai? Che piacere tornare a Roma, sarà una bella sera fresca!”: in perfetto italiano Jim introduce Broken Glass Park, uno degli inediti del best of Celebrate – The Greatest Hits uscito lo scorso anno, che ben si inserisce nel vasto repertorio della band.

Si passa subito alla leggendaria Love Song in cui il basso di Ged Grimes domina la scena ben coadiuvato dalla chitarra di Charlie Burchill. “A song for Mandela”: Kerr annuncia così la storica Mandela Day con la gente che tiene il tempo.

Inaspettata arriva Hunter and the Hunted, direttamente dal capolavoro New Gold Dream (81-82-83-84) in cui il tastierista Andie Gillespie si esalta. Il medley I promised you a miracle/Glittering Prize è spettacolo puro.

“Roma, everything is ok?” chiede ruffianamente Jim Kerr, consapevole di avere in pugno il pubblico. C’è spazio così per Imagination, canzone ancora inedita, che si segnala per i riff di chitarra di Charlie Burchill. I synth di I Travel riportano direttamente ad Empires and Dance, forse l’album più oscuro, ma anche fra i più affascinanti dell’intera carriera dei Simple Minds. Dolphins rende ancor più emozionante l’atmosfera con i suoi morbidi toni.

Kerr lascia il palco e i suoi compagni regalano una strepitosa versione dello strumentale Theme for Great Cities. Sarah Brown si presenta on stage seduta su un trono ed esegue il brano di Patty Smith Dancing Barefoot, già singolo dell’album di cover dei Simple Minds Neon Lights, uscito nel 2001.

Rientra Jim Kerr, presenta la band poi dialoga con il suo pubblico: “Parte finale del concerto, Roma andiamo! Prima era un concerto per mia mamma, bella mamma. Sono stanco, sono vecchio, ho fame ma è normale. Grazie per questa bella serata! Ora balliamo insieme?”.

La gente si accalca così sotto il palco ed il concerto si infiamma: dopo Let the day begin, cover dei The Call, parte Someone Somewhere In Summertime ed ovviamente l’atmosfera si scalda. “Siete fantastici!”, Jim Kerr si diverte sempre più e See the Lights fa da “apripista” all’attesissima Don’t You (Forget About Me): il carismatico leader lascia cantare il pubblico, poi chiede silenzio fino all’immancabile esplosione per il coro finale, infine saluta dando la buonanotte.

Non è finita: i Simple Minds risalgono sul palco … “Non vogliamo tornare a casa, vogliamo suonare la musica giusto?” e regalano un’altra canzone inedita, Big Music, che molto probabilmente farà parte del prossimo album attualmente in lavorazione.

L’attesa è tutta però per New Gold Dream, salutata a gran voce dai fans più storici. La band saluta di nuovo e lascia lo stage. La folla richiama Jim Kerr e soci ancora sul palco: la delicata ballad Let it all come down apre la strada all’infuocato finale. Prima Alive and Kicking e poi Sanctify Yourself chiudono una serata magica che ha ribadito la grandezza dei Simple Minds che dopo una ultratrentennale carriera sanno ancora come ipnotizzare il loro pubblico.

Sul palco risuonano le note di The Jean Genie di David Bowie con Jim Kerr che si diverte a ballare e salutare la folla.

SCALETTA CONCERTO DI ROMA DEL 27 LUGLIO 2014

WATERFRONT
BROKEN GLASS PARK
LOVESONG
MANDELA DAY
HUNTER AND THE HUNTED
I PROMISED YOU A MIRACLE/GLITTERING PRIZE
IMAGINATION
I TRAVEL
DOLPHINS
THEME FOR GREAT CITIES
DANCING BAREFOOT
LET THE DAY BEGIN
SOMEONE SOMEWHERE IN SUMMERTIME
SEE THE LIGHTS
DON’T YOU (FORGET ABOUT ME)

BIG MUSIC
NEW GOLD DREAM

LET IT ALL COME DOWN
ALIVE AND KICKING
SANCTIFY YOURSELF
(di Piero Vittoria - del 2014-08-04) articolo visto 6222 volte

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