EFFICIENZA ITALIANA
Le Poste in Italia
Parliamo un pò delle Poste Italiane. Sono privatizzate ed ormai molto somiglianti ai punti vendita o botteghe dove si vende di tutto e di più. Questo va bene ed è conveniente per il cittadino..la concorrenza è l'anima del commercio e conviene alla comunità. Ma che dire della originaria e principale funzione? La consegna dei plichi ed il loro avventuroso e lungo viaggio molto vicino all'epopea americana dei pony express dell'old west (St. Joseph (Missouri), a Sacramento (California).
Soltanto che da allora sono passati 150 anni e l'unica differenza sta nel fatto che i postini non vengono presi più d'assalto. Una ragione potrebbe essere quella che i portalettere ed i corrieri legati a Poste Italiane ormai viaggiano a sbalzi, come gli agenti segreti. Non si sa mai quando arrivano e se arrivano. Guai poi se ci sono semifestività o festività settimanali. il ritardo cresce in modo esponenziale. Turni ed avvicendamenti causuali(?), carenza di personale disponibile (?), mancanza di organizzazione (?) ... le cause potrebbero essere molteplici ma altrettanto misteriose. Un fatto è certo! una semplice cartolina del cavolo fa un giro pazzesco prima di raggiungere (se) il destinatario.Potrebbe finire a Palermo per essere consegnata ad Aosta. Se la porti a piedi fai prima!
Non parliamo poi se la posta arriva dall'estero....! A tale proposito fa testo proprio il link delle Poste https://telefonoassistenza.net/numero-telefono-csi-milano-linate/ con annesso Forum dove le proteste sono continue e quasi oscene.
Un esempio è d'obbligo:
Una spedizione raccomandata pervenuta a Milano Linate il 26 maggio e trasferita al Centro CSI in data 29 maggio è stata inviata al CMP di Pescara il 4 giugno. Oggi 6 giugno la tracciatura dice che il pacco è ancora in fase di trasferimento. Mi chiedo!? ma questa gente come lavora? eppure è pagata profumatamente per il lavoro di concetto assegnato dall'azienda. A tale proposito ricordo che qualche anno fa andò smarrita un'assicurata per la quale fu inoltrato normale ricorso. Il valore dell'oggetto (un oggettino d'argento) era irrisorio. Ebbene: nonostante i ripetuti solleciti telefonici con varie inutili promesse di intervento, non se ne è saputo più nulla. Del rimborso poi: nemmeno a parlarne. Evviva l'Italia!
(di Andrea Cristiano - del 2015-06-16)
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