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CHI BEVE NON GUIDA

Linea dura contro le stragi

La delinquenza stradale, cruenta guerra quotidianamente e forsennatamente combattuta ogni giorno sulle strade ..., è tra le più pericolose: • sia sotto il profilo della pericolosità oggettiva, per l'elevato numero delle vittime, gli ingenti danni patrimoniali e gli elevati costi sociali e sanitari di miliardi sottratti a finalità di sviluppo civile e tanto evitabile dolore. • sia sotto il profilo della pericolosità soggettiva, poiché il delinquente stradale è una vittima fungibile: una specie di bomba sempre innescata, pronta ad esplodere contro chiunque, e spinto alla condotta imprudente per carenza di intelligenza (con conseguente incapacità di previsione degli effetti della propria condotta); per disturbi di personalità, vivendo in termini aggressivi il ruolo di utente della strada; per imitazione di subculture comportamentali stradali scorrette; per guida sotto l'azione di sostanze stupefacenti od alcoliche; e, comunque, per indifferenza, insensibilità e carente rispetto per la vita e l'incolumità altrui. A tanta incontestabile pericolosità, non fa però riscontro una pari percezione sociale, ma piuttosto immeritati indulgenzialismi e benevolenze sia del legislatore, sia della magistratura, sia della pubblica opinione, in quanto i più ... (si) identificano anziché con la vittima (come invece accade per i reati di furto, rapina, omicidio non stradale), piuttosto con l'autore del reato stradale, in quanto essi stessi conducenti di veicoli , ... poiché ... detto conducente non si considera pericoloso, deviante, antisociale e, tanto meno, criminale. Anche se per la negletta vittima non è del tutto appagante morire di omicidio colposo, anziché doloso. Gli incidenti stradali costituiscono in Italia, così come in altri Paesi della Comunità Europea, la prima causa di morte segnatamente tra i giovani ed una delle maggiori cause di invalidità (più della metà dei traumi cranici e spinali sono attribuibili a questi eventi). Nei primi nove mesi dell'anno i morti sulle strade sono stati più di centosessanta. Anche se sono in lieve flessione rispetto allo stesso periodo dell’anno-precedente, sono comunque tantissimi. Le statistiche dicono che gli incidenti sono diminuiti del 9,5%, quelli mortali del 6,4%. mentre le vittime sono calate del 7.1%. Tra le cause degli incidenti con esiti mortali, la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto delle droghe resta tra le principali. Nei primi nove mesi dell’anno gli automobilisti che sono risultati positivi al test etilico sono stati circa il dieci per cento. Ciò significa che su 206.965 controlli circa 19.000 persone sono state trovate in stato di ebbrezza. E da maggio, quando è entrata in vigore la nuova disciplina, sono state confiscate circa quattromila auto. E il divieto di somministrare superalcolici negli autogrill e nei locali vicini alle autostrade? Dal 2001 è valso dalle 22 alle 6 del mattino e dal 2003 il divieto è stato esteso a tutta la giornata. Grosse violazioni non ne sono state riscontrate, anche se la vendita degli alcolici superiori ai 21 gradi non è mai rientrata nel divieto. Intanto al Senato, dove si sta discutendo il disegno di legge sulla sicurezza, è stato presentato un emendamento che prevede la stop della somministrazione degli alcolici dalle 02,00 del mattino in tutti i locali pubblici e del divieto di vendere, nelle stesse ore, bottiglie di alcolici. Inoltre sta trovando molti proseliti la proposta che vuole abbassare il tasso alcolemico per chi guida dall’attuale 0,5 g/l allo 0,2. Non si tratta di proibizionismo ma di una delle tante strade da percorrere per porre fine alle stragi che hanno come comune denominatore l’uso e l’abuso di alcol. Non bisogna dimenticare che l’alcol è la prima causa di morte per i giovani di età compresa tra i 16 e i 24 anni. Praticamente ci si potrà mettere al volante solo se si sarà completamente sobri. Ma alla Camera si sta discutendo una ulteriore proposta di legge che dovrebbe essere approvata entro la fine di gennaio in cui si prevede un inasprimento della sanzione con la sospensione della patente, inizialmente di sei mesi, che viene aumentata in caso di recidiva e che può arrivare fino al ritiro. L’obiettivo è quello di avvicinarsi al sistema americano dove per incidenti del genere vengono comminati più di trenta anni di carcere. E’ il minimo che si possa fare davanti a questa strage continua che nelle ore dell’alba del venerdì e del sabato notte continua a mietere vittime innocenti tra i giovani che un irresponsabile circuito del divertimento rende facile preda dell’alcol, della droga o semplicemente di micidiali colpi di sonno dovuti alla stanchezza o alla carenza di riposo. Si chiede e si vuole tolleranza zero. Tra droga ed alcol non ci sono differenze. Tutte queste sostanze dovrebbero essere trattate giuridicamente in eguale misura, perchè il fine settimana dei giovanissimi nella disco e negli happy hour è ormai diventato terra di nessuno. A detta degli esperti due le misure che dovrebbero essere adottate se si vogliono veramente evitare le stragi sulle strade correlate al consumo di alcoli: innanzitutto una maggiore educazione per chi si mette alla guida, ma in primis è necessario quanto urgente attuare politiche di controllo efficaci e stringenti soprattutto per i più giovani. In Italia si eseguono ogni anno un milione di alcol test, contro i dieci milioni della Francia; praticamente l’automobilista italiano ha una possibilità ogni 74 anni di essere fermato per un controllo. Addirittura la Germania ha attuato la tolleranza zero già da tempo proibendo l’uso di alcolici alla guida a tutti i giovani con meno di 21 anni. A dimostrazione che se si vogliono veramente evitare le stragi sulle strade correlate al consumo di alcol è necessario attuare politiche di controllo efficaci e stringenti soprattutto per i più giovani.
(di Dott. Domenico Carola - Dirigente P. M. - Isernia - del 2009-02-04) articolo visto 1839 volte
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