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PIANO CASA, UNO SGUARDO SULLA RIFORMA DEL GOVERNO BERLUSCONI

Il governo Berlusconi ha da tempo varato il “Piano Casa”: cerchiamo di saperne di più

COSA PREVEDE L'INTESA Ecco in estrema sintesi cosa prevede l’intesa:
1. Per gli edifici residenziali uni-bifamiliari o comunque di cubatura non superiore a 1000 metri, possibilità di ampliamento entro il limite del venti per cento della volumetria esistente;
2. Demolizione e ricostruzione, possibilità di ampliamento per edifici a destinazione residenziale entro il limite del 35% della volumetria esistente, al fine di migliorarne qualità architettonica ed efficienza energetica, nonché di utilizzare fonti di energie rinnovabili;
3. Semplificazione delle procedure per velocizzare la concreta applicazione di quanto previsto.
Sono esclusi interventi edilizi di ampliamento su edifici abusivi o nei centri storici o in aree di inedificabilità assoluta. Il Governo avvierà congiuntamente con le Regioni e le autonomie locali uno studio di fattibilità per nuovi insediamenti urbanistici da edificare con risorse pubbliche e private, in aggiunta a quelle già stanziate. Chi deciderà di ampliare la prima casa avrà uno sconto del 50% sul balzello che si deve ai Comuni per la costruzione.
PRO E CONTRO DELLA RIFORMA? - Astenendoci da incentivare “querelle” politiche esaminiamo i pro ed i contro della riforma. Di primo acchito pare proprio che a beneficiarne in primis siano i cittadini, ma alla resa dei conti saranno quelli coinvolti in un modo o nell’altro nell’edilizia, dagli appaltatori agli ingegneri ai semplici muratori e così via, facendo in generale da traino alla nostra economia, e in tempo di crisi non sarebbe malaccio. Naturalmente, come in ogni riforma che si rispetti, non sono mancate le polemiche. In particolare si teme l’integrità estetica dei centri storici e del paesaggio in genere; la probabilità di un aumento dei contenziosi legali a livello civile; il sovraccarico rovesciato sulle Soprintendenze che, senza aumento dell’organico attuale, non avranno le risorse per rispondere nei termini di legge alla domanda straordinaria cui si troveranno di fronte. Tutte critiche più o meno condivisibili. Ma se il Piano verrà attuato e regolamentato con buon senso ogni svantaggio potrà essere col tempo “bonificato”.
MA I PROBLEMI DA RISOLVERE SONO BEN ALTRI… - Di certo l’iniziativa del Governo, al di là degli svantaggi più meno concreti, sarà bene accolta dalla maggioranza della cittadinanza, ma c’è da chiedersi se non fosse più opportuno dedicare in primis la propria attenzione ad altri problemi che attanagliano il cittadino medio, dal posto di lavoro sempre più in bilico (per chi ce l’ha), alla sicurezza pubblica che non sembra preservare la vita delle persone, sempre più vittime di rapine in villa, stupri, omicidi e così via. Per non parlare di molti settori, come la sanità, versanti in condizioni di arretratezza inconcepibile per uno Stato come il Bel Paese. E del clientelismo che sempre più la fa da padrone dalle nostre parti. Ed a ricordarcelo ci pensano le varie trasmissioni tipo Striscia La Notizia, Le Iene, AnnoZero e Report, inclini a mettere il dito nelle varie piaghe cui sempre più dobbiamo fare i conti. E poi, vogliamo parlare dell’inquinamento atmosferico o sarà meglio stendere un velo pietoso? Se poi a risolvere i problemi anziché la Giustizia ci debba pensare una trasmissione TV tipo “Mi Manda Rai3”, beh, vuol dire che qualcosa, in questo Paese, non va. Insomma, che vi sia a governarci Destra o Sinistra i soliti problemi rimangono purtroppo sempre al …centro dell’attenzione.
(di Alberto Sigona - del 2009-05-11) articolo visto 2686 volte
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