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CUORI INFRANTI? SOS CIBO

quando la gola viene in soccorso a situazioni di disagio, depressione post delusione sentimentale

SINTOMI PATOLOGICI ... - Colmare il vuoto nel cuore è la prima ed unica esigenza per sopravvivere dopo la fine di un amore. È un insopportabile senso di solitudine, è come precipitare silenziosamente e costantemente senza raggiungere mai il fondo, non c’è un fondo. Serve immancabilmente un appiglio al quale aggrapparsi per arrestare la corsa verso il basso, una valvola di sfogo per un malessere che, anche se celato forzatamente agli occhi del mondo, esiste e logora l’anima fino a diventare vera e propria disperazione.
Non per essere tragici, ma per dirla in termini più esplicativi potremmo pensare ad un processo di autodistruzione che segue un corso standard per tutti e che, se non fermato opportunamente con una qualche sorta di espediente, può portare ad esiti molto spiacevoli. Bisogna stare attenti però.. Proviamo infatti a rivolgere l’attenzione proprio a questi “appigli”, per valutare le conseguenze di una loro scelta sbagliata. E se invece di trovare una soluzione al nostro problema ne creassimo un altro?
CIBO AMICO/NEMICO - Reazione tipica per eccellenza ai dolori del cuore? Tv e schifezze dalla mattina alla sera! Buttarsi a capofitto sul cibo è più facile di quanto si possa pensare. Anche i soggetti generalmente più attenti alla propria alimentazione ed alla cura del proprio profilo fisico, cadono nella trappola. È scientificamente provato; esiste uno stretto legame tra psiche e alimentazione.
Il cibo rappresenta da sempre la nostra prima valvola di sfogo. Immediata e a portata di mano! Una buona percentuale di motivazioni per le quali mangiare non ha nulla a che vedere con le nostre esigenze nutrizionali. Si può mangiare per rabbia, per solitudine, per noia, per abitudine, per inerzia o per mancanza d’affetto.. cerchiamo di riempire un vuoto esistenziale scavatosi in seguito a delusioni e depressione. Studi hanno dimostrato che esistono molte sostanze nutritive che possono essere efficaci nella gestione dello stress, integratori che sono in grado di combattere e di neutralizzare i suoi effetti negativi.
Da qui spieghiamo il “bisogno di dolcezza” che avanziamo come pretesto quando mangiamo cioccolato e altri dolci. L’effetto positivo in particolare dei dolci e di tutto ciò che fa parte della categoria “schifezze”, ci viene in soccorso nei momenti in cui dobbiamo dimenticare qualcuno ma il cuore non vuole saperne, non riesce a farlo. A lungo andare tuttavia sorgerebbero solo disagi..
DA UN ECCESSO ALL’ALTRO - Nella molteplicità delle reazioni degli esseri umani al dolore ed alla solitudine sembra quasi riduttivo fermarsi qui. Se poi continuiamo a focalizzare la nostra attenzione sul campo alimentare l’altro caso sul quale potremmo soffermarci è proprio quello opposto a quello analizzato finora, sarebbe a dire l’anoressia. Innumerevoli i casi di anoressia per motivi prettamente estetici, per la fissa illegittima del fisico. Spesso e volentieri però “perdere l’appetito” è sintomatico di sentimenti di dolore, di delusione e di abbandono.
Gli psichiatri Lasegue e Gall hanno affermato che l’anoressia è una malattia di origine nervosa. Può essere considerata una forma di protesta per il modo con cui è stato trascurato il desiderio d’amore. Un messaggio silenzioso, un’implicita richiesta d’aiuto rivolta all’altro non verbalmente ma attraverso il corpo e la sua anomala magrezza.
EQUILIBRIO INSTABILE - Esiste un delicato e complicato rapporto tra cibo e cuore. Due fattori essenziali nella nostra vita a tal punto da essere entrambi necessari in egual misura per poterci definire sani e felici. Stimola le nostre riflessioni la constatazione che nel momento in cui l’amore viene a mancare, si spezza l’equilibrio del rapporto con l’alimentazione e da questa rottura si scatena un effetto domino che nel peggiore dei casi porta al crollo sia fisico che psicologico del soggetto.
Non basta il cibo per sopravvivere, viviamo d’amore e senza non vogliamo più vivere … Non è solo romanticismo, ma un dato di fatto!

(di Alessia De Luca - del 2009-05-19) articolo visto 5268 volte
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