L'Opinionista Giornale Online - Notizie del giorno in tempo reale
Aggiornato a:
 

IL PROBLEMA ENERGETICO

come affrontarlo: informare e sensibilizzare

Il problema energetico, sempre attuale, è molto complesso perché è il risultato dell'intreccio di vari problemi riconducibili essenzialmente al fatto che le fonti fossili di energia, sempre più richieste, sono sempre più in esaurimento, mentre le emissioni di gas serra, dovute al loro utilizzo, sono sempre più in aumento e concorrono all'intensificarsi delle variazioni climatiche, nonostante il protocollo di Kyoto.
Il problema energetico, che ha una dimensione globale, deve essere affrontato mettendo in atto una forte cooperazione tra Paesi perché gli interessi da tutelare sono di tutta l'umanità, ma soprattutto cercando di superare la fase netta di contrapposizione tra sviluppo e ambiente. Secondo Steven Chu, Segretario del Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti e Premio Nobel per la Fisica il problema energetico sarà risolto dalla ricerca internazionale, puntando sulla energia pulita. “La Scienza può e deve contribuire a risolvere le questioni economiche globali e le sfide energetiche climatiche.”(25/5/2009).
In Italia la situazione energetica è molto critica in quanto produciamo solo il 12% dell'energia di cui abbiamo bisogno, mentre per l'88% dipendiamo totalmente dall'estero. Dato che i nostri consumi energetici sono molto elevati, come pure il costo delle nostre bollette, bisognerebbe rivolgersi con più convinzione verso le fonti energetiche rinnovabili ed orientarsi verso una capillare educazione al risparmio energetico. Il concetto di “energia pulita” viene ripreso da Carlo Rubbia Nobel per la Fisica, che invita ad investire di più nel sole, soprattutto l'Italia, che non fa registrare progressi nell'utilizzo dell'energia solare. In una intervista a Repubblica del 29/11/2009, lo scienziato inoltre avanza dubbi sul nucleare, legati sia alla ubicazione di una centrale sia allo smaltimento delle scorie radioattive.
Nell'ottica di uno sviluppo sostenibile dunque il nostro futuro energetico deve avere come protagoniste le fonti rinnovabili (solare, geotermico, fotovoltaico, eolico..), che non si esauriscono e non hanno impatto ambientale perché non producono gas serra. In particolare il nostro paese, povero di fonti energetiche esauribili, potenziando l'utilizzo di quelle inesauribili, può raggiungere vari obiettivi quali: creare nuovi posti di lavoro, ridurre la dipendenza dalle importazioni di greggio, abbassare il livello di inquinamento delle nostre città, migliorando la qualità della vita.
In particolare si discute molto sull'utilizzo dell'energia eolica,cioè della conversione dell'energia cinetica del vento in altre forme di energia, per lo più quella elettrica. Infatti l'impatto ambientale dell'eolico non è nullo se l'area scelta ha un alto contenuto naturalistico o è vicina ad una zona che ha vincoli ambientali. Inoltre l'area scelta, perché l'impianto sia produttivo per la comunità, deve essere particolarmente votata all'operazione per le caratteristiche del vento. Si sono registrati pareri favorevoli o contrari di cittadini o di associazioni ambientaliste in merito alla realizzazione di “parchi “ eolici nelle varie regioni d'Italia. Di certo sarebbe necessario porre maggiore attenzione alla compatibilità dei progetti con le zone individuate per realizzare i suddetti impianti, ma soprattutto vigilare su giri di affari più o meno leciti per ottenere finanziamenti pubblici per realizzare parchi eolici destinati alla produzione di energia. E' di qualche giorno fa l'intervento di WWF e LIPU per manifestare la loro opposizione alla realizzazione del parco eolico d'Introdacqua, in un area di interesse naturalistico, situata tra due riserve naturali e due parchi nazionali. Dato che l'Abruzzo ha un ruolo riconosciuto di “regione verde” e punta molto sul turismo ambientale e sulla valorizzazione dei suoi parchi e delle aree protette bisognerebbe verificare con molta attenzione la fattibilità dei progetti, se pure questi si prefiggono l'obiettivo di concorrere alla risoluzione del problema energetico.
(di Donatella Di Biase - del 2009-12-10) articolo visto 18306 volte
sponsor