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DIARIO A MADRID …

indimenticabile evento con il giornale ospite al Bernabeu

22 maggio 2010, una data che suona a festa per il popolo neroazzurro, per la moltitudine di persone che hanno passato 45 anni nell'attesa di poter vivere una notte come quella di Madrid.
Una notte speciale anche per chi, come noi, ha scelto di seguire la strada dell'informazione e che ha vissuto l'indimenticabile esperienza del Bernabeu come una tappa significativa del processo di crescita che sta portando in alto il nome del giornale.
Lo strano destino ci ha voluto presenti, per la prima volta, in un'occasione così importante, e allo stesso tempo così significativa per l'Inter e per quella fetta di italiani che crede ancora che dietro una squadra di club italiana possa essere forte il senso di patriottismo.
Un invito speciale a sedere tra i big del palcoscenico mediatico internazionale, in quella sala stampa che farebbe tremare anche chi di calcio non ne capisce niente.
Il nostro inviato atterra a Madrid alle 10.55 e si dirige verso l'impianto che per molti rappresenta il “tempio del calcio”. Non a caso proprio le origini della prestigiosa competizione trovano perfetta corrispondenza nel nome della squadra più blasonata della capitale spagnola.
Il primo passo è stato quello di ritirare l'accredito stampa dagli organizzatori della UEFA, che alle 11.40 hanno consegnato il prezioso pass, presso il Palazzo del Congresso, solo dopo aver scattato la foto da inserire nel documento.
Giro all'esterno dell'imponente struttura che nemmeno l'obiettivo della macchinetta riusciva con semplicità ad immortalare.
Il caldo torrido ricorda l'arrivo dell'estate e di quella che si sarebbe presentata come la notte più calda per i tifosi dell'Internazionale...
Doccia in albergo e un piccolo riposo prima di tornare ad assaporare quegli spazi intorno allo stadio già da diverse ore popolati di gente allegra che attendeva quel fischio di inizio come in un lungo sospiro, come nel giorno del primo appuntamento...
Si perché per molti il football è più di un semplice calcio al pallone e ne è la prova tangibile quella moltitudine di persone così organizzata e festosa per la storica.
Certo, grandi eventi, grandi feste ma anche l'altra faccia della giornata, quegli individui che con il calcio hanno poco da spartire e che soprattutto in queste occasioni danno il meglio o il peggio di sé.
Il riferimento va ai numerosi “furfanti” che hanno letteralmente dato assalto, ai portafogli ed oggetti di valori dei malcapitati di turno.
Abili a destreggiarsi tra la polizia e la gente, ci hanno riferito siano dei veri e propri “professionisti” del furto. Che ci sia anche una vera e propria scuola è lecito domandarselo.
Il count down volgeva al termine quando quel cancello si spalancava verso l'immensa sala che faceva da “balcone” al teatro della “corrida” che alle ore 20.45 avrebbe atteso le due finaliste.
La voce del pubblico, il calore di tanti sostenitori, divisi per bandiere, ma uniti nell'amore per il calcio: si aprono le danze, in un ritmo incalzante che lascia quasi senza fiato.
E' il preambolo alla gara tra i boati della gente che scandisce la presentazione e l'ingresso dei beniamini nel rettangolo di gioco.
Quel fischio di inizio dà il via a tutto quello che i giornali e gli altri mezzi di comunicazione vi hanno già raccontato.
Ricordiamo i gol di Diego Milito e la presenza della stampa tedesca (impassibile nell'occasione) che faceva ricordare come anche se a breve distanza si possono provare due sensazioni diametralmente opposte.
Il fischio, il triplice, che chiude i giochi, forse mai veramente aperti: i fuochi d'artificio, la Coppa che brilla nella notte più lunga, il ritornello cantato, strillato, vissuto in silenzio tra le lacrime.
Tutto questo è un piccolo, grande giorno da ricordare, di un'esperienza che segna e che per quanto forte sia, è capace di trasmettersi a chi gli sta vicino.
Per questo i tasti riempiono lo schermo bianco, per questo un Diario a Madrid può essere ricordato come “il giorno dei giorni” ...
(di Leonello Gulizia - del 2010-05-30) articolo visto 1806 volte
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