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LO STRESS: FEMMINILE O MASCHILE

Identificata un'area del cervello che si attiva in riposta allo stress in modo differente negli uomini e nelle donne

Che il cervello abbia un sesso è ormai dimostrato da diverse ricerche scientifiche. Alcune zone del cervello femminile risultano più voluminose ed attive rispetto alle stesse nel cervello maschile.
Per esempio il corpo calloso, ma anche la corteccia frontale dorso laterale che ha uno spessore maggiore nelle donne ed è collegata con le cosiddette aree limbiche, ossia quelle che sono la sede dell’emotività e che sempre, nella donna, a parità di stimoli, si attivano più intensamente. Questa differenza è stata dimostrata riflettersi anche in condizioni di stress.
Un studio effettuato dagli scienziati della School of Medicine dell’Università della Pennsylvania ha identificato l’area del cervello che si attiva in risposta allo stress differentemente negli uomini e nelle donne.
"Abbiamo scoperto che diverse parti del cervello si attivano con diversi profili sia spaziali che temporali negli uomini e nelle donne, quando si trovano di fronte a situazioni legate allo stress", afferma JJ Wang, autore principale dello studio. Trentadue soggetti sani - 16 femmine e 16 maschi - sono stati sottoposti a fMRI (risonanza magnetica funzionale) con scansioni prima, durante e dopo essere sottoposti ad un impegnativo compito di aritmetica (sottrazione seriale di 13 da un numero di 4 cifre) sotto pressione.
Per aumentare il livello di stress i ricercatori hanno chiesto ai partecipanti di eseguire il compito rapidamente e di riavviarlo nel caso in cui non avessero risposto correttamente. Come termine di controllo ad un basso tasso di stress, i partecipanti sono stati invitati a compiere il medesimo calcolo ma senza pressione. I ricercatori hanno misurato la frequenza cardiaca, i livelli di cortisolo (ormone dello stress), i livelli di stress soggettivi percepiti nel corso degli esperimenti, e il flusso ematico cerebrale regionale (CBF - cerebral blood flow), indicatore della funzione cerebrale regionale.
Negli uomini si è accertato che lo stress è associato ad un aumento del CBF nella corteccia prefrontale; nelle donne invece, durante le condizioni di stress suddette, si è verificata un’attivazione del sistema limbico, la parte del cervello principalmente coinvolta nelle emozioni.
Inoltre l’attivazione del cervello si è protratta in entrambi i sessi oltre il compito stressogeno, ma la risposta si è manifestata in modo più duraturo e consistente nel cervello femminile. In più la risposta neurale tra gli uomini è stata associata a livelli più elevati di cortisolo rispetto alle donne, nelle quali non sembra ci siano considerevoli associazioni tra attivazione del cervello allo stress e modifiche di cortisolo.
Questa diversità neurobiologica può aiutare a spiegare il motivo per cui l'incidenza di disturbi come l'ansia e la depressione variano tra i sessi.
“Le donne hanno il doppio del tasso di incidenza di depressione e disturbi d’ansia rispetto agli uomini”, osserva il Dottor Wang “sapere che le donne rispondono allo stress incrementando l’attività in zone del cervello coinvolte con le emozioni, e che questi cambiamenti durano di più rispetto agli uomini, ci può aiutare a cominciare a spiegare le differenze di genere in termini di incidenza dei disturbi dell’umore". Possiamo aggiungere inoltre che la conoscenza delle diverse reazioni del cervello maschile e femminile può suggerire la scelta di eventuali strategie di fronteggiamento dello stress (coping) più funzionali e adattive.
(di Laura Gazzella - IGEA Centro Promozione Salute - del 2010-11-18) articolo visto 2286 volte
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