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GLI ANTICHI ORDINI MILITARI PORTOGHESI (1°parte)

Ordine Militare della Torre e della Spada, del Valore, Lealtà e Merito

In questo articolo avremo modo di conoscere le onorificenze del sistema premiale portoghese, iniziando dai c.d. “Antichi Ordini Militari Portoghesi”, partendo dall’Ordine Militare della Torre e della Spada, del Valore, Lealtà e Merito.
Istituito nel 1459 a Lisbona dal Re Alfonso V (che a soli 6 anni di età, succedette al padre morto di peste). L’atto istitutivo venne emesso proprio per premiare i propri militari che al suo fianco con valore, lealtà e merito affrontarono la battaglia e relativa conquista della città marocchina di Alcácer-Ceguer contro i Musulmani. Il fondatore dell’ordine in trattazione morì nel 1481, dopo essersi ritirato a vita privata in un convento nei pressi di Lisbona e sepolto successivamente nel monastero di Batalha.
L’ordine cavalleresco della Torre e della Spada di Valore, Lealtà e Merito, nel corso dei secoli andò ad estinguersi, fino a quando nel 1808 in condizioni di extra territorialità (Rio de Janeiro)in occasione di una visita ufficiale da parte della famiglia reale portoghese, l’onorificenza venne nuovamente riconosciuta tale.
L’anno 1832, vede invece l’attribuzione giuridica di ordine al Merito, con la capacità di premiare le personali e oggettive attività rese da parte dei militari nell’espletamento del loro servizio ovvero nella carriera.
Fino al XIX secolo, l’Ordine era costituito da quattro classi di merito: gran Croce, Comandante, Ufficiale e Cavaliere. Con l’avvento della Repubblica (1910) numerose sono state le modifiche attribuite all’ordinamento statale e con esse anche nel settore delle onorificenze. Per la circostanza svariati ordini cavallereschi vennero si aboliti, ma quello della Torre e della Spada restò immutato. Unica prerogativa che venne adottata fu ovviamente quello di riconoscere nel Presidente della Repubblica, la figura di Gran Maestro,come titolare (pro-tempore) del patrimonio giuridico. Il Capo di Stato del Portogallo, è legittimato a proporre al Consiglio dei Ministri ovvero ai singoli rappresentanti di Governo, proposta di conferimento dell’onorificenza. Per contro anche le altre autorità statali possono avanzare richieste sui generis, fermo restando che il decreto è obbligatoriamente presidenziale. Nelle varie fasi, che hanno inizio con la “segnalazione” del nominativo aspirante al titolo onorifico, numerose sono le prescrizioni previste che legano il corretto iter procedurale amministrativo.
Continua nel prossimo numero...
(di Rino Berardi - del 2011-01-27) articolo visto 2588 volte
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