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MICKEY MOUSE, MINIERA DEL SORRISO SENZA TEMPO

La nascita ed affermazione di una star, tra cinema e fumetti

INTELLIGENTE, OTTIMISTA E CORAGGIOSO - Occhi generosi con riflessi carezzevoli, pantaloncini rossi con due bottoni gialli, guanti bianchi, scarpe fuori misura “ per dargli l’aria del ragazzino che indossa quelle del papà” –diceva Walt- ma soprattutto grandi orecchie a disco disegnate in modo aprospettico, modellate sulla silhouette di una cinepresa dell’epoca con due bobine della pellicola bene in evidenza. Pieno di buon senso, carismatico con gli amici, non deve inporre niente a nessuno per trovarsi con naturalezza in vista e affermarsi come leader che resta “acqua e sapone”. Un attore a tutti gli effetti che trae le sue migliori risorse dall’intelligenza contrapponendole con successo alla brutalità degli avversari. Ecco il ritratto di mickey Mouse, per noi italiani Topolino, indiscussa icona animata del Novecento, accreditata a livello planetario, un eroe conattivo oltre 120 film animati per il cinema , sei lungometraggi, tre nomination all’Oscar.
NASCITA DI UNA STAR - Traversie lavorative e una dura gavetta segnano Walter Elias Disney (il nome completo del papà di Topolino) e si presentano come un vecchio ricordo la sera del 18 novembre 1928 , dopo una proiezione del cortometraggio animato “Steamboat Willie” e si avvaleva di un commento musicale in ottima sincronia con le scene animate. Al Colony Theater di Broadway, Il pubblico reagisce, come riporteranno i giornali dell’epoca, con un entusiasmo senza eguali al debutto del divertente protagonista del film: un topo dalle orecchie a disco chiamato Mickey Mouse. Nato nel 1901 a Chicago, Illiinois, cerca di adoperarsi con disegni animati, prima in uno studio pioneristico all’interno di un garage, poi in California, dove nel 1923 fonda una propria compagnia con il fratello Roy. Nel 1928, Topolino, nelle speranze di Walt, diventerà la futura icona della Disney e continuerà a mietere successi in tutto il mondo, anche in Italia, dove il primo e i successivi cortometraggi animati di Mickey Mouse saranno diffusi nelle sale fin dal 1929. Proprio nei titoli di testa dei corti, il protagonista sarà chiamato Topolino. Il Nome orecchiabile sarà ripreso per Mickey Mouse anche nei primi fumetti tradotti nel nostro Paese, nel 1930 sull’illustrazione del “Popolo”, supplemento settimanale del quotidiano torinese “La Gazzetta del Popolo”.
DAL CINEMA AI FUMETTI - La trasposizione nei fumetti di Topolino era maturata in fretta negli Stati Uniti grazie all’interessamento del “King Features Syndacate”, fondato dal magnate della carta stampata e appassionato di fumetti William Randolph Hearst, accredidatosi presso Whalt Disney per distribuire la striscia di Mickey Mouse a livello mondiale . per Topolino si trattava di una grossa opportunità: un’agenzia distributrice e, a volte produttrice, di strisce in bianco e nero (daily strips) e di tavole a colori (Sunday pages), destinate ai quotidiani e ai loro supplementi domenicali. Il debutto di Mickey Mouse a striscia avviene sui giornali degli stati uniti il 13 gennaio 1930 , dopo esserer già comparso in sedici cortometraggi. Whalt Disney in persona ne mette a punto le prime gag e spetta al suo socio, il fenomenale animatore Ublwerks, il compito di disegnare queste prime storie.
TOPOLINO DIVENTA UN GIORNALE - Topolino è sempre più popolare e si pone – seppure non attore in carne ed ossa - come uno dei più amati interpreti cinematografici, al punto che, nel 1932, Walt riceve un premio Oscar speciale per la sua creazione. Anche la stampa italiana da molto risalto all’avvenimento, il che stimola l’edicolante ed editore Giuseppe Nerbini, intraprendente imprenditore fiorentino, a studiare un intero giornale illustrato da dedicare alla creatura di Walt. Il primo Topolino si presenta come un giornale tabloid, con otto paginone stampate in tricromia su un solo foglio tipografico, piegato in quattro prima di raggiungere le edicole. Per poter leggere la pubblicazione, l’acquirente avrebbe dovuto refilarsela da solo con l’aiuto di un tagliacarte: una pratica assai diffusa in quel lontano periodo. Dai fumetti con Mickey Mouse per protagonista , il settimanale pubblica con regolarità l’eccellente produzione quotidiana e domenicale. Ma il materiale disneyano non è sufficiente a riempire le pagine del settimanale, perciò è obbligatorio che Topolino giornale si caratterizzi come un contenitore di cose diverse. oltre alle rubriche, ospita anche storie realizzate da autori italiani e quelle di altri importanti eroi del fumetto americano avventuroso.
PROTAGONISTI E COMPLICI DI SIMPATIA - Nel 1940 Topolino fu uno dei protagonisti di quello che i critici cinematografici hanno definito il migliore cartone animato di tutti i tempi: Fantasia. Ma al suo esordio nelle sale cinematografiche, questo film di animazione non fu accolto da molti consensi, infatti il tentativo di visualizzare la musica classica (colta) con l'uso dei cartoni animati (arte povera) fu visto come un vero e proprio delitto culturale. Topolino apprendista stregone è qui l'aiutante di un potente mago che impossessatosi del suo capello magico, riesce ad animare delle scope, ma perde il controllo della sua magia e combina un "mare" di guai. ll successo di Topolino lo si deve senza dubbio anche a tutti i personaggi che lo hanno accompagnato nelle sue storie, primo fra tutti Pippo, il suo migliore e inseparabile amico.
Nell’originale americano Pippo venne chiamato Goofy, che significa "sciocco, buffo" e sicuramente questo nomignolo è molto azzeccato vista la sua personalità. Infatti Pippo, contrariamente a Topolino è perennemente distratto, pronto a combinare qualche guaio. Nonostante tutto più di una volta, è riuscito a risolvere delle situazioni intricate che lo hanno visto protagonista. Pippo è un personaggio buono, sensibile e poetico. In una storia che lo vedeva divertirsi nel fare delle bolle di sapone, mentre Topolino si disperava per problemi più pratici, si faceva notare come Pippo avesse sviluppato maggiormente l'emisfero celebrale destro (quello della creatività e dell'arte), mentre Topolino, essendo più pragmatico, doveva aver sviluppato maggiormente l'emisfero celebrale sinistro (quello della razionalità, dell'intuito e del senso pratico), questo ci fa capire come questi personaggi si completino a vicenda.
Pluto, il cane di Topolino è molto affettuoso, fedele, sensibile, curioso e molto spesso combina guai, ma in molte storie ha aiutato Topolino a catturare il ladro di turno, grazie anche al suo infallibile fiuto. Fa il suo esordio nel 1930 all'interno della serie Mickey Mouse Cartoon. Pluto riflette anche una contraddizione stilistica dei personaggi, infatti è un cane che si comporta come un cane (anziché parlare abbaia), mentre Pippo, Topolino e tutti gli altri sono degli animali antropomorfi, che parlano e si comportano come fanno normalmente gli esseri umani.
Topolino sin dalla sua prima apparizione, viene accompagnato dalla dolce fidanzata Minnie. Questo personaggio ha incarnato da sempre la figura femminile della nostra società e pur cambiando come atteggiamenti con il passare delle mode, Minnie è rimasta sempre dolce, sensibile, combattiva e dal temperamento forte, nonostante nella sua prima apparizione reciti il ruolo della donna indifesa, come veniva stereotipata la figura femminile in quel periodo. Minnie compare nelle storie di Topolino, nella maggior parte dei casi mentre cucina qualche torta, mentre prende il tè insieme alla sua amica Clarabella (una mucca antropomorfa) oppure mentre è intenta ad organizzare qualche iniziativa (feste, vendite per beneficenza, ecc...). Da sempre la coppia di Topolino e Minnie rappresenta quella degli eterni fidanzati.
UN SUCCESSO COSTANTE - La vera rivoluzione, destinata ad influenzare per decenni i costumi degli italiani, avviene solo nel dopoguerra. Walt Disney in persona, chiede a uno dei figli di Arnoldo Mondadori, Giorgio, di trasformare il periodico da pubblicazione antologica quale è stato fin dal’32, in un albo che contenga esclusivamente materiale Disney. Nasce così Topolino di piccolo formato, il cui successo sorprende lo stesso editore, proponendo al pubblico ingredienti di un gran piatto: situazioni appassionanti, avventure divertenti e notevolmente originali, tali da legare trame e linguaggio alla nostra attualità. Topolino conta al proprio attivo oltre cento cartoons da protagonista ed un giro di merchandising (fumetti e gadgets) che sfiora i 4 miliardi e mezzo di dollari l’anno.
Note: Tutti i nomi, immagini e marchi registrati sono di copyright © Disney , e vengono qui utilizzati esclusivamente a scopi conoscitivi e divulgativi.
(di Giorgio Vulcano - del 2011-01-18) articolo visto 2358 volte
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