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MATEMATICA SEI UN OPINIONE?

Teoria del caos, algoritmi e frattali lo farebbero supporre

“Se torturi i numeri abbastanza a lungo, confesseranno qualsiasi cosa”. Gregg Easterbrook
Come ci ricorda il padre della sociologia italiana, Vilfredo Pareto (1848-1923), gli uomini agiscono generalmente in modo non logico, che precisa, non significa irrazionale. Ciò succede perché, in quasi tutte le circostanze in cui ci possiamo trovare o non riusciamo a definire bene gli obiettivi, per informazioni parziali o non possediamo tutti gli strumenti necessari.
Quindi si procede normalmente per prova ed errori, in tutti questi casi l'apporto della matematica serve solo a limitare lo stress a formulare ipotesi e a costruire modelli. La matematica, il fare calcoli per capire l'universo è un concetto vecchio, tardo rivoluzionario. Misurare, valutare dati di fenomeni, dove le variabili sono note, quali la distanza di pianeti, l'ammaraggio di una navetta spaziale, volumi complessi di solidi, traiettorie di proiettili è diverso da valutare e misurare fenomeni con variabili non sempre note.
Come noto, qualche problema è sorto nel capire come sono fatti degli insignificanti elettroni, che come ha dimostrato Heisenberg, col suo principio sull'indeterminazione, si può avere una conoscenza parziale. La scienza del 900 sarà ricordata come teorizzazione del caos suo principio cardine è il “sistema dinamico non lineare”, per capirci una frana, sassi che rotolano, la matematica che descrive questi fenomeni si basa sulla provabilità.
Se poi dal mondo reale si passa a quello socio-economico l'incertezza cresce e la matematica utilizzata si basa su algoritmi, serie di eventi attesi che possono andare in direzioni diverse. L'algoritmo è pensato per descrivere pezzi di fenomeni, mai per prevederli o anticiparli.
Un altro artificio simbolico è il frattale, quest'ultimo è un oggetto geometrico che si ripete nella sua struttura allo stesso modo su scale diverse. Anche il frattale serve per tratteggiare in modo spaziale fenomeni, mai per prevederli o modificarli.
In campo economico, ricordo che non c'è stato nessun modello macroeconomico e nessun economista che, come dicono loro ex ante, cioè prima, abbia previsto o anticipato il buco finanziario che ha portato al crollo dell'economia mondiale.
Anzi nei mercati più matematizzabili come quelli finanziari c'è chi ha elaborato la Random Walk Theory o teoria del cammino casuale secondo la quale il prezzo di un prodotto finanziario si muove percorrendo una traiettoria indipendente dal percorso coperto in precedenza. Questi mercati sono un esempio di azioni in carenza di informazioni, qui i dati che filtrano sono sempre drogati a volte falsi, i bilanci certificati dalle agenzie internazionali della Parmalat sono un drammatico esempio.
La matematica, infine, anche a causa degli orologi atomici sta perdendo quell' aplomb nei confronti delle cosiddette scienze dure il tempo ha sostituto lo spazio nei ragionamenti e il calcolo sta diventando sempre più semplice strumento, non è un caso che i matematici moderni si limitano a creare algoritmi più o meno complessi per intervenire sui mercati finanziari.
La matematica nei sistemi complessi è sempre più un opinione e ciò succede perché l'uomo è creativo e questa qualità fa saltare tutti i calcoli precedenti l futuro è sempre imprevedibile, il crollo dell'URSS lo dimostra. Essere creativi significa che l'uomo inteso come persona che agisce, a differenza dei sassi o dei fluidi quando impara a risolvere un problema se ne pone degli altri.
(di Carlo Baratta - del 2011-02-15) articolo visto 4920 volte
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