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CHRISTIAN LOUBOUTIN: VENT’ANNI DI CARRIERA

Il genio di Christian Louboutin a 20 anni dalla creazione del marchio osannato in un libro edito da Rizzoli

Strumenti di seduzione, oggetti da collezione, gioielli senza tempo: le calzature di Christian Louboutin sono questo e molto più. Le sue produzioni sono dei capolavori indiscussi. Opere (e non semplicemente accessori) diventate un must have e oggetto di culto globale.
Il genio dell’eclettico shoes designer viene ripercorso e osannato da una pubblicazione di primo ordine: “Christian Louboutin“, edito da Rizzoli New York. La storia per immagini di un brand in un volume unico e prezioso che racconta il mondo di monsieur Louboutin e i 20 anni di carriera tra curiosità e immagini assolutamente esclusive.
Vent'anni di chaussures da urlo, immortalate per l'occasione dal fotografo Philippe Garcia e dal regista David Lynch, in un libro che ripercorre il mondo estetico del suo creatore. Prenotato, atteso e ambitissimo dai collezionisti, si propone come l’evento editoriale dell’anno. Una straordinaria monografia sul più famoso stilista di scarpe di lusso che contiene il catalogo di tutte le sue creazioni.
Il design eclettico ed esotico del creatore Christian Louboutin è ormai una presenza costante sui red carpet di tutto il mondo e questo primo libro è un oggetto straordinario che, con pagine a battente e uno straordinario pop up, rende perfettamente.
Il libro si articola in sei capitoli che attraversano e raccontano con maestria il mondo di Louboutin in un viaggio davvero speciale tra le sue creazioni, i luoghi del suo lavoro e gli aneddoti più affascinanti sulla sua carriera. Una carriera costellata di collaborazioni importanti con grandi maison come Chanel, Roger Vivier e Yves Saint Laurent. Non mancano focus sui modelli più esclusivi realizzati espressamente per alcune delle donne più belle e celebri del mondo ed un capitolo realizzato in collaborazione con il regista David Lynch. La prefazione è a cura di John Malkovich, straordinario attore e grande amico di Louboutin. Il tutto è corredato da bellissime (quanto dissacranti) foto inedite di still life ad opera dello stesso Linch e del grande Philippe Garcia.
La suola rosso carminio di Louboutin, vero e proprio simbolismo cromatico, è un segno distintivo capace di trasformare una scarpa in oggetto di culto, ambito e sognato da tutto l'universo femminile. (Non c’è donna che non abbia mai desiderato, almeno una volta nella vita, un paio di Louboutin ai piedi!). Tutte tenute in scacco con una suola. Letteralmente.
L’inconfondibile suola rossa Pantone 186c, l’immancabile tacco vertiginoso e l’appeal iper-sensuale: è così che da vent’anni l’immagine delle scarpe di Christian Louboutin fa il giro nel mondo della moda. Scarpe in effetti, anche se scorrendo le immagini del catalogo risulta riduttivo definirle così. Le sue incredibili calzature affascinano e conquistano. Tacchi da altezze vertiginose, (che accentuano sensualmente la curvatura del piede), tessuti preziosi, forme voluttuose e poi l’iconica suola che da 20 anni caratterizza tutte le opere del Maestro.
E pensare che l’avventura di questo grande designer è nata per caso. Solo un artigiano zelante insoddisfatto del primo prototipo. "Gli schizzi per la collezione Pensées (autunno/inverno '93-'94) erano a colori, ma quando presi in mano la prima scarpa, un modello di crêpe rosa, constatai che non poteva essere più diversa dal disegno", confessa Loubutin nel libro.
"Qualcosa non andava e ci misi qualche tempo per comprendere: la colpa era della suola nera. Strappai dalle mani della mia assistente un flacone di smalto per unghie rosso e lo rovesciai dietro alla scarpa. Grazie al colore, il modello prese vita: così nacque il mio marchio di fabbrica".
Un gesto fortuito che ha determinato il successo planetario del designer francese, un pifferaio magico capace di vendere oltre 500.000 mila paia di scarpe l’anno.
Accessori ricchi, preziosi, da collezione, non pensati per il comfort ma per piacere e affascinare. Scarpe che impongono il bello e fanno della scomodità “cronica” un valore aggiunto: “ll comfort è un concetto orribile”, spiega Louboutin. Il suo obiettivo è semplice ed ambizioso al tempo stesso: rendere le donne sempre più attraenti, allungando le loro gambe il più possibile.
Genio e sregolatezza. Nato nei sobborghi di Parigi da una famiglia medio-borghese, il giovane couturier, dopo aver disegnato per Charles Jourdan e collaborato come freelance per Chanel e Yves Saint Laurent, nel 1992 inaugura la sua boutique parigina. Un successo che s’impone nel mondo della moda con modelli di scarpe dai tacchi sottili, alti, lussuriosi, soprattutto inconfondibili per quella suola rosso scarlatto, ormai marchio di fabbrica, suggerita dalla lacca per unghie della sua assistente.
Sono le luci e le ambientazioni dei nightclub la principale vena artistica di Louboutin; in tutte le sue creazioni è possibile assaporare quelle ambientazioni trasgressive e surreali ispirate ad una Parigi “vieux style”, che rivive oggi anche grazie alla sua incessante opera creativa. Non è un caso che tra le sue tante amicizie, vanti un rapporto molto stretto con Dita Von Teese, per la quale ha disegnato e disegna tuttora le calzature indossate nei suoi Burlesque.
Proprio la famigerata suola rossa, da oggetto del desiderio di tutte le donne diventa oggetto di contendere e finisce in tribunale. A combattere per il diritto esclusivo di tingere di rosso le suole delle scarpe dai tacchi vertiginosi, due colossi del settore: il celebre couturier e il conterraneo marchio Yves Saint Laurent, colpevole (secondo quanto si legge dagli atti depositati presso il tribunale federale di Manhattan) di aver copiato la storica suola frutto di un'intuizione dello stilista che negli anni ‘90 regalò il glamour dello smalto rosso lacca alle sue scarpe.
Un lampo di genio che spinse Louboutin a brevettarlo nel 2007, proprio perché già simbolo immediato della sua creatività. Secondo l’Alta corte di New York “la suola rossa non è un’esclusiva”, così risponde alla denuncia di plagio, sostenendo che “nell’industria della moda, il colore svolge funzioni ornamentali decisive per alimentare la competizione”. Il tribunale di New York ha quindi respinto la richiesta di risarcimento e Louboutin promette battaglia, sicuro com’è della paternità del suo laccato copyright. La suola rossa più famosa della moda non sarà più ad appannaggio dello stilista che l'ha resa celebre.
Ma nonostante questa spiacevole parentesi legale, il successo della maison Louboutin è inarrestabile, consacrato da migliaia di fan adoranti, celebrities, testimonial d’eccezione come Dita Von Teese, Sarah Jessica Parker (notevole il contributo di Carrie Bradshow, l'eroina di Sex and the City), Madonna, Blake Lively e una distribuzione capillare con 46 negozi monomarca nel mondo.
Quale modo migliore di celebrare i 20anni di carriera se non un libro? Jill Abramson, primo direttore donna del New York Times, dice delle suole rosse: “te le infili e non temi più nulla”.
Christian Louboutin”, testi di Eric Reinhardt e John Malkovich, fotografie di Philippe Garcia e David Lynch, Rizzoli Illustrati, pp. 352.
(di Rosalba Radica - del 2011-11-11) articolo visto 8332 volte
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