BEPPE GRILLO: "LO STRAGISMO STA TORNANDO"
Il comico genovese sul suo blog: "Bomba o non bomba, arriveremo a Roma". E intanto si accettano cv per il Comune di Parma
Beppe Grillo cita una canzone di Antonello Venditti e agita lo spettro dell'attentato dinamitardo. "Bomba o non bomba, arriveremo a Roma", ha scritto il comico genovese sul suo blog. "Nell'aria - afferma - c'è odore di zolfo, ma il cambiamento non si puo' arrestare. Se tre indizi fanno una prova, allora ci sono ottime probabilità del ritorno di una stagione stragista".
Grillo si riferisce al ferimento di Adinolfi a Genova, alla bomba di Brindisi e alle continue esternazioni sul ritorno del terrorismo. "Per ora - dice il leader del Movimento Cinque Stelle - le nuove sigle e i nuovi bombaroli non sono all'altezza di piazza Fontana, che bloccò le aperture a sinistra di Aldo Moro, o della stazione di Bologna, alla quale fecero seguito un decennio di craxismo e un ventennio di berlusconismo. Forse ritengono che alzare il tiro non sia ancora necessario", avverte ancora.
Poi un riferimento alla scomparsa di Giovanni Falcone: "In questi giorni ricorre il ventennale della morte di Falcone, un uomo di grande intelligenza e di immenso coraggio che sapeva di dover morire. La sua morte fu un monito a chiunque volesse un cambiamento radicale, un rinnovamento. Falcone viveva a Roma, lavorava al ministero di Giustizia, era pedinato dalla mafia e poteva essere ucciso con un semplice colpo di pistola in ogni momento. Lo sventramento di Capaci fu un messaggio, un monumento di sangue. Quanti, tra coloro che oggi lo piangono pubblicamente, sono stati a guardare mentre veniva macellato in vita? Lo stesso trattamento fu riservato a Borsellino, che sapeva perfettamente di essere un morto che cammina, un Cristo laico che si avviò consapevole al martirio, tradito da una parte dello Stato di cui era esemplare servitore".
Grillo poi conclude: "Nei momenti di cambiamento, o meglio in cui il cambiamento si manifesta possibile, le forze che vogliono mantenere gli interessi costituiti, economici e politici, bussano alla porta con grande energia. Le bombe e gli attentati sono il loro biglietto da visita. I fatti del dopoguerra ci hanno insegnato che godono dell'impunità. Bomba o non bomba, arriveremo a Roma...". Parallelamente a questo, il partito di Grillo inizia ad attrezzarsi per governare Parma, dove alle ultime elezioni amministrative si è imposto il suo candidato sindaco Federico Pizzarotti. In un post pubblicato un paio di giorni fa, infatti, il buon Beppe lancia un appello: "A Parma abbiamo bisogno di aiuto. Cerchiamo una persona con esperienza della gestione della macchina comunale per la carica di direttore generale al più presto. Incensurata, non legata ai partiti, di provata competenza". E poi aggiunge: "La Rete non deve lasciare soli i sindaci del MoVimento 5 Stelle. Tutto è avvenuto molto in fretta e c'è la necessità di ricoprire ruoli operativi". Gli interessati possono inviare il proprio curriculum a Beppegrillo.it.
Intanto c'è già il primo impegno concreto preso dalla neonata amministrazione: no all'inceneritore, sì alla raccolta differenziata. "Ribadiamo - si legge su Parma5stelle.it - che il nostro obbiettivo rimane lo stop alla costruzione dell’inceneritore e la conversione della struttura esistente in un centro di riciclo e recupero. Le materie che attualmente vengono considerate rifiuti sono invece da valorizzare come materie prime/seconde da reimmettere nel ciclo produttivo. Materiali di cui la nostra società ha molto bisogno, visto che viviamo in un pianeta dalle risorse finite. Possiamo raggiungere questo obbiettivo con una raccolta differenziata spinta porta a porta incentivando i cittadini con l’applicazione della tariffa puntuale che consenta di pagare in base alla reale quantità di rifiuto prodotto".
(di Redazione - del 2012-05-26)
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