L'Opinionista Giornale Online - Notizie del giorno in tempo reale
Aggiornato a:
 

PICCOLI RIMEDI PER DIFENDERSI DALL’ANSIA

Molti la definiscono il male del secolo, in realtà non è così

Sembra paradossale tuttavia è una sorta di opportunità, tutti i sintomi lo sono. Sono il campanello d’allarme che ci informa che qualcosa non va. E allora eliminare i sintomi e successivamente capirne la causa è una grande possibilità, quella che ci conduce verso la pienezza della nostra esistenza, verso la libertà di trovarci un giorno a star bene in qualunque luogo, nel buio e nella luce, nel disordine e nell’ordine, nelle difficoltà e nella gioia.
La prima cosa da fare quando ci assale l’ansia è non allarmarsi, più facile a dirsi che a farsi, ma in fondo basta pensare che se ci mettiamo a correre per le scale di un palazzo senza fermarci i sintomi che avvertiamo sono gli stessi, palpitazioni, nodo in gola, sudorazione, senso di vertigine. Questa consapevolezza ci può aiutare a non interpretare i sintomi ansiosi come pericolosi, ma semplicemente come un’informazione di ritorno che ci sta avvertendo di fermarci un attimo.
E allora facciamolo, fermiamoci, è la natura che prevale, lasciamola sfogare e lasciamola “parlare” , mettendo semplicemente in atto alcuni piccoli accorgimenti. Dopo pochissimi minuti l’ansia decresce naturalmente, anche se noi non facciamo assolutamente nulla. Abbiamo però il desiderio, assolutamente legittimo, di far cessare i sintomi fisiologici che ci provocano allarme e fastidio.
Una delle soluzioni è respirare profondamente e ad intervalli lenti nel classico sacchetto di carta (la busta del pane per intenderci!), in questo modo si va a diminuire l’alcalosi respiratoria che sopraggiunge durante un attacco ansioso. Altro consiglio è di portare con sé, almeno all’inizio, un elastico stretto da mettere attorno al polso. La sensazione dolorosa e costrittiva ci distoglie dalla focalizzazione sui sintomi ansiosi e dalla loro interpretazione, che poi è in fondo la causa del mantenimento del disturbo.
Sono piccoli accorgimenti, comprensibilmente difficili da mettere in atto in un momento di disagio, ma non c’è nulla che l’essere umano non riesca a fare. Per cui, se il sintomo è di origine psicogena, e di questo avremo la certezza evitando di psicologizzare subito tutto e andando dal nostro medico per escludere cause organiche, ricordiamoci che sono le nostre interpretazioni a mantenere i sintomi. Allora, invece di interpretarli come pericolosi, proviamo ad agire e a mettere in pratica quei piccoli consigli.
Resteremo stupiti di quanto potere abbiamo!
(di Dott.ssa Maria Lucia Potere - IGEA Centro Promozione Salute - del 2012-11-29) articolo visto 3374 volte
sponsor