Perugia, Love Film Festival: successo per il convegno “L’amore sbagliato”

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PERUGIA – “L’amore sbagliato”. È stato questo il titolo del convegno organizzato da Mede@, Associazione Contro la Violenza in Genere e di Genere, nel Palazzo dei Priori a Perugia, in occasione della 5^ edizione del Love Film Festival a cura di Daniele Corvi, Direttore Artistico. A moderare l’incontro, la giornalista e scrittrice Catia Acquesta che ha anche presentato il suo decalogo: “Come Non Finire Ammazzata”.

“Sono solo dei consigli che mi sento di dare a chi in questo momento è più sfortunato di me – dichiara – perché, mettendo in pratica questi accorgimenti, mi sono salvata la vita e oggi sono qui e posso raccontarlo. Dopo un grande trauma dobbiamo trovare la forza di uscire dal ruolo di vittima e diventare artisti della nostra vita creando bellezza”. Un convegno improntato anche sulla resilienza. Tra i relatori presenti, la giornalista e scrittrice Ileana Speziale che, partendo dal significato greco del termine “trauma” = “rottura”, ha condotto il ragionamento sul prima, il durante ma soprattutto sul post trauma offrendo la sua personale testimonianza di resilienza, raccontata nel suo romanzo “Sedotta e Sclerata”.

Ileana ha spiegato cosa prova una persona traumatizzata da un evento violento ma sopratutto si è concentrata sugli elementi fondamentali che aiutano il soggetto colpito a dare un senso al proprio futuro, cercando nel profondo di se stessi: “Grazie alla squadra, ovvero la Rete, composta da quegli elementi fondamentali che ci aiutano a non sentirci soli, la famiglia, gli amici, le associazioni, i medici, sono riuscita a trovare la resilienza che è in me”.

A supporto di quanto sia importante la resilienza, l’intervento di Guity Mohammadi, Professional & Personal Coach: “La conoscenza di sé e delle proprie risorse – afferma – è l’inizio della libertà! Parto da questo presupposto per aiutare professionisti e imprenditori a scoprire le loro risorse interne per sviluppare la leadership e affrontare le sfide attraverso strumenti di coaching che allenano la resilienza. Ogni individuo ha le potenzialità per trasformare un’esperienza traumatica in un vissuto positivo e in un’opportunità di crescita”.

Il Presidente di Mede@, l’avv. Alberto Polini, e il coordinatore nazionale Daniele Natalizia, hanno spiegato nei dettagli cosa sta facendo l’Associazione e quali sono i prossimi step futuri, come l’apertura in questo mese a Ostia di uno sportello Mede@, in uno dei beni confiscati alla mala vita. Francesco Longobardi, Responsabile Nazionale Enti Locali, ha ricordato tra le varie cose, il lavoro che si sta portando avanti di prevenzione e la realizzazione di un film contro la violenza.

Era presente anche la Senatrice Urania Papatheu, membro della Commissione Parlamentare sul Femminicidio, che ha evidenziato la necessità di una svolta culturale a fronte delle tante, troppe donne che muoiono nel silenzio di un sistema che ancora oggi non le protegge adeguatamente. L’avvocato Anita Mangialetto, Responsabile Nazionale Area Legale Mede@, ha illustrato gli strumenti giuridici a tutela delle vittime che il parlamento sta discutendo.

A tale proposito è intervenuta Fabiola Furnari, Sostituto Procuratore presso la Procura Generale di Caltanissetta che, tra l’altro, ha espresso alcune riflessioni critiche sul provvedimento definito Codice Rosso come ad esempio il termine di tre giorni, dall’iscrizione dei fatti denunciati nel registro dei reati, per ascoltare una donna che decide di uscire da una condizione di violenza.

Patrizio Gemello, Sociologo ANS, ha trattato il rapporto di genere in particolare nel mondo militare con tutte le sue distorsioni, una su tutte il “nonnismo” fonte di violenza sulle donne. E con l’intervento del Dott. Alessandro Diotallevi, costituzionalista, si è affrontato il tema della necessità di uno spazio di “agibilità” delle associazioni ai processi di costruzione degli strumenti legislativi sulla materia.

La seconda parte della giornata è stata dedicata a una tavola rotonda moderata dalla giornalista Chiara Paduano con discussione e dibattito sul Codice Rosso e sul DDL sulla violenza di genere e Carta della Non violenza. Tra i presenti Catia Acquesta, giornalista e scrittrice che ha parlato della sua esperienza personale di stalking durata tantissimi anni e di quanto sia importante avere il coraggio di raccontarsi per aiutare se stessi e chi ci ascolta.

Fabrizio Rasimelli, Presidente AVIS, ha parlato tra le varie cose del significato del loro slogan contro la violenza, “Il sangue si dona ma non si versa”, e ha sottolineato quanto sia fondamentale denunciare una violenza che notiamo e non tacere, aiutare chi si trova in difficoltà e non girarsi dall’altra parte.

Al dibattito è intervenuta anche l’avvocato Elena Bistocchi, presidente di ‘Liberamente Donna’, associazione che da’ accoglienza, sostegno e consulenza alle donne in difficoltà. E con Mytutela, un “app” a difesa della vittima, si è visto come utilizzare i messaggi di minacce ricevute in sede di tribunale. La giornata si è conclusa nel tardo pomeriggio con alcune dimostrazioni pratiche a tutela della vittima di difesa personale ”Nelson Tello”.

Fondatore e Direttore tecnico dell’A.I.K.F. e con la consegna del premio Grifo D’Oro di Mede@ a Vittorio Mauri, ex allenatore della Nazionale Italiana Giovanile che ha raccontato come ha trasformato i suoi dolori in una grande forza, a Fabio Lovino per il suo documentario “L’amore cambia il mondo”, a Bruno Tarallo per il suo progetto filmico contro la violenza di genere dal titolo “Al di là delle parole” e a Francesca Orciuolo per il suo successo sul web a sostegno delle donne.