A Frontiere “Sotto il cielo del Congo” con la testimonianza di Salvatore Attanasio, padre dell’ambasciatore ucciso

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ROMA – Dal 2017 l’ambasciatore nella Repubblica Democratica del Congo era Luca Attanasio: giovane, brillante, generoso, ricco di curiosità e umanità, ucciso lo scorso 22 febbraio in un agguato in una parte d’Africa che cercava di aiutare, insieme al carabiniere che ha tentato di fargli da scudo con la sua stessa vita. “Sotto il cielo del Congo” è la puntata di “Frontiere” di oggi, sabato 3 aprile, condotta da Franco Di Mare alle 16.30 su Rai3, che racconta la vita dell’ambasciatore, il suo grande amore per l’Africa, il giallo legato alla sua morte, la storia tragica di un paese ricchissimo, il Congo, e la passione sofferente della sua popolazione in attesa di una rinascita.

Il Congo è l’ombelico del mondo, con 82 milioni di abitanti divisi in oltre duecento gruppi etnici. Vulcani, laghi, foreste equatoriali, legni pregiati come ebano e mogano, un paradiso della biodiversità, ma sotto terra? Un vero tesoro, e insieme la maledizione di questo Paese che nonostante queste ricchezze è uno dei più poveri del pianeta. In tanti l’abbiamo riscoperto all’improvviso lo scorso 22 febbraio, quando è arrivata la notizia della morte del nostro ambasciatore, insieme al carabiniere addetto alla sua scorta Vittorio Iacovacci, e all’autista Mustapha Milambo.

Il 19 febbraio Attanasio si sposta, accompagnato da Iacovacci, nel nord Kivu per una missione che li porta a circa 2.500 km di distanza lungo il confine orientale con il Ruanda, in una serie di villaggi per verificare i progetti di cooperazione e sostegno del Pam (Programma Alimentare Mondiale) finanziati dalla cooperazione italiana.

La mattina del 22 doveva andare allo Tzuru, a visitare un centro scolastico. Partono da Kinshasa su un volo della Monusco, la missione delle Nazioni Unite per la stabilizzazione del Congo. Tutto il Paese e in particolare il Kivu è terra di sfruttamento e rapina, in cui vince chi imbraccia il kalashnikov. E lì avviene la tragedia. Il magistrato militare che indagava sulla morte di Attanasio e Iacovacci il 2 marzo è stato a sua volta ucciso in un’imboscata lungo la stessa strada dell’agguato precedente.

La puntata è ricca di testimonianze, a cominciare dal padre di Luca, Salvatore Attanasio che racconta di come il figlio si sia battuto per riuscire ad organizzare il rimpatrio di un centinaio di italiani bloccati in Congo, impauriti dalla situazione di violenze e dalla diffusione del Covid. Con la sua determinazione, le persone rimpatriate diventeranno 300, aggregando all’Italia anche i colleghi di altri Paesi per il rientro dei propri connazionali. Ancora ospiti: il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, il vice presidente dell’ISPI Paolo Magri, il missionario Padre Giulio Albanese, l’inviato della Stampa Domenico Quirico, l’editorialista del Corriere della Sera Maurizio Caprara. “Frontiere” è firmato da Franco Di Mare, Paola Miletich, Stefano Pistolini e Pietro Raschillà con la produzione di Adriana Sodano e la regia di Anna Grossi.