Proprio il rapporto tra la strada e la musica è protagonista di Street Music, un ciclo di tre incontri al MAXXI a cura dei giornalisti e critici musicali Ernesto Assante e Gino Castaldo, in occasione della mostra “La Strada. Dove si crea il mondo” (in corso fino al 28 aprile 2019). Un rapporto ricco, complesso e fecondo che è nato con la musica stessa, passando attraverso il folk, il rock, il blues e, oggi, il rap.
Primo appuntamento giovedì 28 marzo, alle ore 18 (Auditorium del MAXXI. Ingresso 5 €), con l’incontro dal titolo “Il Rock”, in cui Assante e Castaldo racconteranno le strade che il rock ha celebrato, e dalle quali ha preso linfa vitale, ispirazione e respiro. Una chitarra, un sogno e lo scenario ideale, quello della strada, nel quale provare a iniziare un percorso per arrivare alla vetta, o nel quale ambientare e raccontare storie. Le strade percorse ogni giorno, di città in città, per portare la propria musica in giro per il mondo, quelle dei quartieri periferici o delle città di provincia, quelle delle grandi capitali o quelle dei paesini più nascosti, sono tutte strade del rock e non ci sarebbe rock senza la strada.
In apertura dell’incontro, Micol Picchioni renderà omaggio alla musica di Bruce Springsteen con un’esibizione live in arpa.
Come la leggenda che narra di una sera in cui Robert Johnson si recò a mezzanotte al centro di un crocevia e lì si mise a suonare in attesa di un qualcosa che lui stesso non sapeva cosa potesse essere.
A un certo punto arrivò un uomo scuro e misterioso, gli prese la chitarra e iniziò a suonare un motivo sconosciuto, per poi restituirgli lo strumento.
Con il passare degli anni l’inverosimile storia dell’incrocio e del “patto con il diavolo” si è sempre più diffusa.
Proprio il “crossroad” è la strada più mitica del blues, che Johnson ha cantato nell’omonima canzone, il primo di molti incroci, di mille strade, che i bluesmen hanno fisicamente percorso con le loro chitarre e le loro storie.
La mostra “La strada. Dove si crea il mondo”, a cura di Hou Hanru e dello staff curatoriale e di ricerca del MAXXI, ospita nelle gallerie del museo oltre 200 opere di più di 140 artisti da tutto il mondo (fino al 28 aprile 2019). La mostra – con lavori di Alfredo Jaar, Kendell Geers, Marinella Senatore, Olafur Eliasson, Santiago Sierra, Jimmie Durham, Barbara Kruger e molti altri – porta all’interno del museo la vitalità, il caos, le battaglie e le proteste civili, la sperimentazione e la creatività della strada – con tanto di gettata di asfalto lungo uno dei corridoi – intesa come manifesto della vita contemporanea, luogo in cui si crea una nuova visione del mondo.
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