ROMA – Il ministro dello sviluppo economico, Luigi Di Maio, attacca sulla proposta di abolire l’abuso d’ufficio avanzata dal ministro dell’interno Matteo Salvini: ‘Se un sindaco agisce onestamente non ha nulla da temere. Non è togliendo un reato che sistemi le cose. Il prossimo passo quale sarà? Sia chiara una cosa, per noi il governo va avanti, ma a un patto: più lavoro e meno stronzate!’.
“Il reato di abuso d’ufficio esiste quando un incaricato di pubblico servizio, un dirigente o un politico ad esempio, nello svolgimento delle sue funzioni fa qualcosa che, intenzionalmente, procura a sé o ad altre persone a lui vicine un vantaggio ingiusto, arrecando ad altri dunque un danno. Volete un esempio? Un sindaco, un ministro, un presidente di Regione o un qualsiasi altro dirigente pubblico che fa assumere sua figlia per chiamata diretta, invece di convocare una selezione pubblica e dare a tutti la possibilità di ambire a quel posto di lavoro”, scrive Di Maio in un post su Facebook.