Acquistare casa tra i vigneti, cresce il desiderio di casali e rustici

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MILANO – Acquistare una casa tra i filari delle vigne e vivere circondati da panorami collinari è un desiderio che post lockdown è cresciuto. Parliamo di un mercato di nicchia, spesso caratterizzato da un’offerta limitata o costosa. Ad essere interessati sono stranieri innamorati delle nostre terre, investitori che vogliono lanciarsi nel settore turistico e famiglie che le cercano come abitazione principale.

“Questo trend – spiega Fabiana Megliola, Responsabile Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa – ha portato ad un generale aumento delle compravendite di soluzioni indipendenti e semindipendenti che rappresentano il 22,1% del totale di quelle realizzate dalle nostre agenzie. Dato in aumento rispetto a due anni fa quando si attestava al 18,5%. A questo risultato ha contribuito anche la possibilità di usufruire del superbonus. Chi cerca queste tipologie desidera tassativamente uno spazio esterno, meglio se con la possibilità di costruire una piscina. Per il target estero pesa la panoramicità, per quello locale i collegamenti con i comuni o le città e la presenza di servizi”.

MONFERRATO

VIGNETI. Costigliole è zona di Barbera e, in parte, Moscato. I vigneti sono ricercati soprattutto da aziende vinicole.

Per quanto riguarda i terreni agricoli seminativi non si supera 1 euro al mq, mentre per i vigneti (prevalentemente a Barbera) a Costigliole d’Asti e dintorni si può arrivare a circa 40 mila € all’ettaro; mentre i vigneti a Moscato, in ottimo stato e buona esposizione, sulle colline nel versante verso la provincia di Cuneo, hanno raggiunto 70 mila-80 mila € (all’ettaro). Ci sono anche terreni coltivati a nocciole (le cui quotazioni variano ogni anno, in base anche alla quantità della produzione) valutati mediamente 10.000 € a giornata (unità di misura piemontese che corrisponde a 3.810 m2).

RUSTICI

“A Costigliole d’Asti, comune del Monferrato, al confine con le Langhe, dopo un periodo di rallentamento dovuto alle limitazioni degli spostamenti a causa della pandemia, – spiega Laura Caracciolo, Affiliata Tecnocasa – il mercato dei casali e dei rustici di campagna ha visto un accresciuto interesse da parte di acquirenti stranieri provenienti dal Nord Europa. Sono attirati dalla possibilità di acquistare un casale nelle terre dichiarate Patrimonio Unesco. Infatti, spesso si recano in queste zone grazie a Tour operator dei loro paesi di origine e, una volta conosciuti i luoghi, decidono di acquistare. L’esplosione, anche in questa zona, del fenomeno dell’e-bike consente di esplorare zone più distanti dove, talvolta, poi si acquista. Chi arriva da fuori Italia chiede tassativamente la posizione panoramica con vista sulle colline e la possibilità di costruire la piscina. Acquistano sia soluzioni in buono stato sia da ristrutturare. Utilizzano l’abitazione come casa vacanza e spesso l’affittano anche ai loro connazionali.  La casa in campagna, come casa vacanza, è ricercata anche da persone residenti in Lombardia e Piemonte che valutano di usufruire delle agevolazioni del superbonus 110%. La possibilità di lavorare in smart working ha portato anche ad un incremento di richieste di case di campagna come abitazione principale e, in questo caso, si cerca una soluzione con una camera in più da adibire a studio. Gli astigiani, che aspirano ad un punto di riferimento in campagna per trascorrere il week end con la famiglia, destinano all’acquisto di un rustico da ristrutturare cifre contenute (40-50 mila € al massimo). La fascia di prezzo dipende dalle condizioni dell’immobile: per un cascinale di campagna indipendente, completamente da ristrutturare, i prezzi vanno da 80 a 120 mila €; mentre per un immobile già ristrutturato, con caratteristiche di pregio e vista panoramica sulle colline (ad es. affreschi/facciate in mattone a vista/piscina/ampio giardino pianeggiante) si può arrivare a 400 – 450 mila €, incrementabili in caso di annesso vigneto produttivo”.

VALLE D’ITRIA

RUSTICI

In Puglia, una delle aree maggiormente apprezzate, da chi cerca una casa in campagna, è quella che si sviluppa intorno a Locorotondo e Martina Franca; a seguire Ostuni, Monopoli e Fasano.

“Le richieste sono in aumento come casa vacanza – afferma Pietro Biasi, Affiliato Tecnocasa – da parte di chi risiede in regioni del Nord Italia.  L’interesse è in crescita anche tra gli stranieri, in particolare da chi proviene dai paesi del nord Europa e dall’America.  In questo caso la tipologia ricercata è la soluzione già ristrutturata, che non necessita di interventi.  In tanti hanno venduto negli ultimi anni e sul mercato c’è disponibilità di offerta. Il budget dei potenziali acquirenti può andare da 150 a 450 mila €. Per chi cerca il trullo, la soluzione media ambita è di 3-4 coni, con una metratura minima da 60 mq ad un massimo di 100 mq, un terreno di almeno 2000 mq fino ad un massimo di 5000 mq. Una soluzione di questo tipo, ristrutturata e con piscina, può costare da 180 mila € fino ad un massimo di 250 mila €. Se invece si opta per una casa di campagna o una lamia di 70-100 mq, in buono stato, con giardino circostante e possibilità di piscina, le cifre vanno da un minimo di 150 mila € ad un massimo di 200 mila €. I potenziali acquirenti locali prediligono ubicazioni servite e facilmente raggiungibili dal centro abitato, mentre la domanda proveniente dall’estero o dalle altre regioni d’Italia, predilige posti con più privacy e distanti dal centro. Tra gli acquirenti si contano anche investitori che realizzano strutture ricettive che, in questa zona, hanno resistito alla pandemia e si sono dimostrate importante fonte di guadagno e supporto per l’economia locale”.