Attualmente in Italia il 77,3% delle compravendite riguarda l’abitazione principale, il 16,3% l’investimento e il 6,4% la casa vacanza. La percentuale di acquisti per investimento cresce sensibilmente se si considerano solo le grandi città, con una media che si attesta al 23,2% su totale delle compravendite. Tra le città più attive su questo segmento da segnalare Napoli, con il 35,0% di compravendite concluse per investimento, a seguire Palermo con il 31% ed al terzo posto Bologna con il 30,5%”.
La tipologia più compravenduta in Italia rimane il trilocale che compone circa un terzo sul totale degli acquisti (34,0%). Anche in questa prima parte del 2021 al secondo posto si piazzano le soluzioni indipendenti e semindipendenti che, come già successo nel 2020, superano quota 22% e confermano il gradimento degli acquirenti grazie alla presenza di spazi esterni e di ampie metrature. Diminuisce l’età media degli acquirenti, nel primo semestre del 2021 ben il 28,9% delle compravendite è stato concluso da persone con un’età inferiore ai 35 anni. Si tratta di una percentuale in costante crescita negli ultimi semestri, spinta anche dai bassi tassi sui mutui presenti sul mercato. Nei prossimi mesi, inoltre, questa tendenza potrebbe ricevere ulteriore slancio grazie alle garanzie statali sui mutui agli under 36.
L’analisi dei flussi in entrata nelle grandi città per l’acquisto dell’abitazione principale non ha segnalato inversioni di tendenza negli ultimi tre anni: la percentuale di acquirenti in arrivo da fuori città si conferma sempre intorno al 15% sul totale delle compravendite concluse in città. L’analisi dei flussi in uscita ha invece evidenziato, tra il 2019 ed il 2021, un aumento della percentuale di coloro che hanno deciso di acquistare l’abitazione principale al di fuori della città di residenza. Nel primo semestre del 2021 ben il 32,0% dei residenti in una grande città ha comprato casa nell’hinterland o in un’altra provincia, mentre nel 2019 la percentuale di residenti che si spostava fuori città era solo del 25,0%. Questi numeri ci confermano come, con l’arrivo della pandemia, sia aumentata la propensione a spostarsi fuori dalle grandi città.
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