ROMA – Trasferire alla Regione oltre 100 funzioni attualmente in capo allo Stato: è la richiesta del Piemonte per ottenere maggiore autonomia differenziata su tutte le 23 competenze previste dagli articoli 116 e 117 della Costituzione. A Roma il Presidente della Regione, Alberto Cirio, ha voluto incontrare il Ministro degli Affari regionali Mariastella Gelmini, insieme al Presidente della Commissione Autonomia del Consiglio regionale, per dare il via alla Fase 2 del percorso già avviato, prima della pandemia. È iniziata quindi la negoziazione con il Governo sul dossier trasmesso a Roma a fine 2019.
Il prossimo passo sarà l’approvazione della Legge cornice nazionale, che il Ministro intende portare all’approvazione del Consiglio dei Ministri già entro l’estate, e in cui poi verranno incardinate le richieste di autonomia delle singole Regioni. L’orientamento del Governo è di riconoscere interamente alle Regioni le risorse spese attualmente sulle funzioni che passerebbero alla gestione regionale. Significa, ad esempio, che se lo Stato spende 100 e la Regione 80 per gestire la stessa materia, il risparmio generato resterà nelle disponibilità del territorio.
La delibera approvata nel dicembre 2019 dal Consiglio regionale del Piemonte, ha ampliato la richiesta presentata dalla precedente amministrazione e chiede in particolare maggiore autonomia differenziata su: Governo del territorio; Beni paesaggistici e culturali; Protezione civile e infrastrutture; Tutela e sicurezza del lavoro, istruzione tecnica e professionale, istruzione e formazione professionale e istruzione universitaria; Politiche sanitarie; Coordinamento della finanza pubblica e governance istituzionale; Ambiente; Fondi sanitari integrativi; Rapporti internazionali e con l’Unione Europea.
“Avere più autonomia ci consentirà di snellire la burocrazia, di avere più risorse, ma soprattutto di gestirle meglio perché più vicini al territorio e alle esigenze reali e concrete dei cittadini che lo vivono ogni giorno”, ha sottolineato il Governatore del Piemonte, Alberto Cirio.